venerdì 1 febbraio 2013

George, insetti&C.

Avere la casa invasa da scarafaggi enormi è stata un'esperienza abbastanza tremenda, e quando ho finalmente risolto il problema ho tirato un sospiro di sollievo e ho preso tutte le misure precauzionali per evitare che accadesse di nuovo: ho costellato l'appartamento di gocce di gel blatticida e ho chiuso tutte le fessure da cui i mostri potevano entrare.
Ogni giorno inoltre controllavo che fosse tutto pulito e non ci fossero briciole o frammenti di verdura sul pavimento. Man mano che passavano i mesi mi sono tranquillizzata. Sporadicamente ne ho trovato ancora qualcuno, che è stato prontamente freddato, ma nel complesso il problema poteva dirsi risolto.
All'approssimarsi delle vacanze di Natale una sottile inquietudine ha cominciato a serpeggiare di nuovo tra i miei pensieri. Cosa sarebbe successo in quelle due settimane di assenza? Cosa avrei trovato al ritorno? L'ansia era alimentata dal fatto che purtroppo mi ero resa conto che per le blatte c'erano altri punti di accesso alla mia casa, e non sapevo proprio come chiuderli.
In quasi tutte le stanze del mio appartamento, sul soffitto ci sono delle prese d'aria formate da quadrati concentrici, con uno spazio di circa un cm tra un elemento e l'altro. Queste aperture mettono in comunicazione l'appartamento con un'intercapedine sovrastante, dove corrono i tubi dell'acqua e del condizionamento, insomma, il posto ideale per gli scarafaggi. Una in particolare mi preoccupava, quella presente sul soffitto del bagno piccolo, stanza in cui ho rinvenuto una incredibile quantità di blatte.
Su internet mi era stato suggerito di schermare le prese d'aria con dei pezzi di zanzariera, ma la cosa si era dimostrata presto infattibile.

Un giorno, poco prima della partenza per le vacanze, sono entrata nel bagnetto per prendere un detersivo. E' una stanza che da quando ho la lavatrice non uso praticamente mai, soprattutto perchè mi ricorda un bruttissimo incontro avvenuto quasi un anno fa.
Accendo la luce, entro in bagno. Con la coda dell'occhio vedo qualcosa, in alto, proprio sotto la presa d'aria. Alzo la testa e controllo. Non è uno scarafaggio, per fortuna, ma un grosso ragno.
Mi rilasso istantaneamente, i ragni non mi fanno la benchè minima impressione. Lo osservo, pensierosa. Cosa faccio, lo devo catturare? E se mi pungesse? se lo lascio in pace dubito che possa creare qualche problema.
Dopo qualche minuto di riflessione mi sono girata verso di lui.

- Ok, senti, ecco cosa facciamo. Io ti lascio vivere qui, nel bagnetto. Anzi, ti do anche un nome, da oggi ti chiami George. Puoi fare quello che vuoi, ma non devi pungerci per nessun motivo. In cambio ti chiedo di sorvegliare la presa d'aria. Fai in modo che nessuno scarafaggio ci si infili attraverso. Siamo d'accordo?

George è rimasto immobile, forse sconcertato dall'umana pazza e incosciente che aveva davanti. Nei giorni seguenti però si è dato da fare, costruendo una ragnatela fittissima su tutte le fessure della presa d'aria.
A metà Dicembre ho guardato con soddisfazione la ragnatela, ho salutato George e siamo partiti per l'Italia.
Al mio rientro la ragnatela era sempre lì, ma il suo creatore era sparito, e non si è più fatto vedere.

Questo posto comunque pullula di insetti. Oltre agli scarafaggi ci sono le formiche, le vespine che ogni tanto trovo morte sui pavimenti e vorrei tanto sapere da dove arrivano, gli opilioni e così via.
Oltre agli insetti "autoctoni" della casa ci sono anche quelli che introduco io, ovviamente senza volerlo. Ad esempio mi capita abbastanza spesso di mettermi ad impastare il pane e scoprire con un certo disgusto che la farina appena comprata è popolata da piccoli vermetti, probabilmente larve della plodia interpunctella, la tarma del cibo.

Al piccolo zoo casalingo sono comunque abituata, ed ero sicura che niente avrebbe potuto scalfire la mia sensazione di sicurezza. Questo fino a ieri, quando mio marito è rientrato a casa dal lavoro.

- Tesoro, cosa sai sugli scorpioni?  - mi ha chiesto il coniuge, con tono casuale.
- Mmm.. in che senso? quali scorpioni? - ho chiesto preoccupata.
- Oh, quelli che ci sono qui, nel deserto.
- Amore.. non mi stai dicendo che ne hai visto uno in casa, vero? perchè gli scorpioni da queste parti hanno un veleno mortale.
- Ehm.. no, no. E' che a B. ci sono, insomma, si incontrano piuttosto frequentemente.
- COSA?? ma dove? negli appartamenti?
- No, no, negli appartamenti non ci sono - ha dichiarato sicuro.
- E dove sono, allora?
- Beh, a piano terra.
- A piano terra?? cioè, passeggiano nell'ingresso del condominio? - ho chiesto, sconvolta.
- No. Cioè, non lo so. Comunque non si arrampicano, tranquilla. Ho parlato con un tizio che viveva a B. in una casa ad un solo piano, e ogni tanto li trovava dentro.
- Scusa, ma se la casa era ad un solo piano che ne sa lui se si arrampicano più in alto o no?

A frenare gli allarmismi va detto che gli scorpioni pungono molto difficilmente, e d'altro canto in Australia troveremo ben di peggio.
In ogni caso urge scoprire qualcosa di più.

2 commenti:

  1. Mi ha lasciata annichilita l'immagine di te che inizi ad impastare il pane e vedi i vermetti nella farina. Ma appena comprata? Sarà il caldo umido del clima, immagino... Amica mia, che dirti? Il paese di B. mi sembra molto peggio di quello dove vivi adesso...per l'Australia hai tempo per informarti... Ti bacio (Oddio, i vermi nella farina...)

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  2. Purtroppo sì, farina appena comprata. Non ti dico quanto mi fa senso trovarci i vermetti dentro..
    Per ora su B. non ci sono novità, ancora non siamo riusciti a vedere l'appartamento. Vedremo. Nel frattempo incrociamo le dita!
    Un bacione anche a te!

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