venerdì 25 settembre 2015

I croissants della memoria

Questa è una storia di profumi e di ricordi. 
Le mattine d'estate della mia infanzia avevano un odore particolare. Sapevano di erba tagliata di fresco, di fiori, di amarene da mangiare direttamente dal ramo, di terreno riscaldato da sole. 
Soprattutto, avevano l'aroma pungente della focaccia con le cipolle, la colazione che trovavo sempre pronta a casa dei nonni, dove mio padre mi accompagnava prima di andare al lavoro. 
La focaccia era calda e fumante, appena comprata nel panificio, e la divoravo in un baleno. 
Mio nonno ci teneva a farmela trovare pronta quando arrivavo, e usciva di casa prestissimo per andarla a comprare. 
Più tardi la casa si riempiva dei profumi che venivano dalla cucina. I miei nonni, pur non essendo professionisti del settore, avevano fatto della passione per la cucina una vera e propria arte. 
Mio nonno era lo specialista della pasta, ed è stato lui ad insegnarmi a tirare la sfoglia e a fare i ravioli. 
Era un uomo dalla creatività vivacissima e geniale. Era un falegname, anche se questa parola non rende l'idea della sua bravura. Era un artigiano, nel senso che conosceva l'arte di lavorare il legno alla perfezione e quello che usciva dalle sue mani era un capolavoro. I suoi mobili, le sue sedie erano perfetti. I suoi intarsi sembravano dipinti e ancora oggi, a distanza di decenni, ci si può passare sopra il dito senza sentire soluzione di continuità tra un tassello di legno e l'altro. 

Il suo compleanno era il 21 Settembre e, a partire da quando avevo quattordici anni, la torta per la festa l'ho sempre fatta io.
- La mia pasticciona - mi diceva lui ridendo, guardando con orgoglio le mie creazioni e correggendo subito dopo in "pasticcera". 
La torta, di qualunque tipo essa fosse, conteneva sempre dell'uva, in parte perchè era di stagione, ma soprattutto perchè a lui piaceva molto. 
Nonno è morto nel 2009, a 94 anni. Qualche giorno fa, pensando a lui, ho realizzato che se fosse stato vivo quest'anno avrebbe compiuto 100 anni. 

Così ho deciso di dedicare a lui i miei croissants per la sfida di Settembre, per ricordarlo e per augurargli buon compleanno. Ho voluto che nella ricetta ci fosse dell'uva, anche se qui in Australia non è di stagione e trovarla è stato difficile. 

Croissants sfogliati alle mandorle con composta calda di uva e mele 

Ingredienti per i croissants
320 g di farina 00
80 g di farina di mandorle
220 ml di latte
40 g di burro ammorbidito a temperatura ambiente
30 g di zucchero
4 g di lievito di birra istantaneo
9 g di sale
4 g di aceto di vino bianco
un uovo per la spennellatura
mandorle sfilettate per guarnire
200 g di burro per la sfogliatura

Ingredienti per la composta
Un grappolo di uva bianca
Una mela
4 cucchiai di zucchero
Il succo di mezzo limone
semi di vaniglia


Per la ricetta , come da indicazioni, ho seguito quella del blog di Luisa Jane. 
Ho variato solo una cosa: ho sostituito il 20% della farina con farina di mandorle (ho letto dopo che non era consigliata.. per fortuna la pasta non si è strappata).
Oltre a questo, purtroppo non possiedo una bilancia, quindi le misure sono approssimate a cucchiai.
Le foto, purtroppo, sono pietose come al solito -.-

Ho eseguito il primo impasto, l'ho fatto riposare sei ore in frigo, quindi ho spianato il panetto di burro tra due fogli di carta da forno e ho iniziato a fare le pieghe.


Al termine ho fatto lievitare i croissants e li ho cotti secondo indicazioni.


Ho poi preparato la composta di uva e mele facendo cuocere tutti gli ingredienti per circa novanta minuti.


Con questa ricetta partecipo all'MTC di Settembre.