martedì 31 dicembre 2019

Di aggiornamenti, animali e banane

Eh gia', sono ancora qui, anche se sono mesi che non aggiorno il blog. Sorvoliamo sui motivi per cui non mi avete piu' letto, altrimenti scrivo un post che parla d'altro. 

Cos'e' successo in questi ultimi mesi? saro' breve e schematica.
Abbiamo fatto finalmente il test per la cittadinanza australiana. A breve verremo convocati per la cerimonia del giuramento. Ma vi raccontero' di questo piu' approfonditamente in un altro post.

Ho iniziato a fare surf. Non sono una campionessa, sono all'inizio e non riesco ancora a stare in piedi sulla tavola, mettermi a quattro zampe per ora e' il mio record, il Cow Bombie e' ancora lontano (molto lontano!). Ma non importa: quando prendi l'onda, la posizione non conta, vai veloce come un fulmine e l'emozione e' indescrivibile. Mi sento viva.

Ho totalmente abbandonato il desiderio di poter ottenere il riconoscimento della laurea. Da una parte il maledetto IELTS Academic, dall'altra l'Ordine che ha cambiato di nuovo i pre-requisiti per la registrazione, inserendo clausole che rendono vana qualunque speranza e rendono la mia laurea con lode nulla di piu' di un pezzo di carta senza alcun valore. 

Ora basta, tranquilli, vi risparmio il resto e cambio argomento.

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Aneddoto tragicomico dei giorni scorsi, tra parentesi i miei pensieri.

Collega madrelingua inglese: Flavia, ho difficolta' a scrivere una parola, mi aiuti?
Io (che sara' mai? Sternocleidomastoideo? Nitrofurantoina? Micropoliangioite a fenotipo granulomatoso-eosinofilo?): Certo, dimmi pure. Di che si tratta?
Collega: La parola e' BANANA. Con quante N si scrive?
Io (O.O): con due enne...
Collega: Quindi e' BANNANA o BANANNA?
Io: ....

La cosa tragicomica, a parte il fatto che ero convinta che la parola "banana" fosse tra le prime venti che si imparano a scrivere all'eta' di 5 anni, e' che questa mia collega, per il semplice fatto di essere nata qui, non dovra' mai fare un esame di conoscenza della lingua inglese. In caso lo desiderasse, potra' iscriversi all'universita' senza dover preventivamente dimostrare di avere una padronanza totale della lingua. Questa ironia non smette di impressionarmi.

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Per concludere questo post sconclusionato, vi racconto qualche ulteriore incontro con la fauna australiana, che qui, si sa, si incontra ovunque vai.

Verso la fine di Novembre, mio marito ed io siamo andati per un weekend nella cittadina di Albany, sulla costa sud del Western Australia. La temperatura era gia' di inizio estate, per cui il programma era di andare in spiaggia. 
In Western Australia, fuori dalle grandi citta' le spiagge non sono gremite, nemmeno in una domenica nel culmine dell'estate. In quei giorni ancora non estivi, la maggior parte delle spiagge era ancora deserta, nonostante la temperatura fosse gia' sopra i 20 gradi.
Parcheggiamo, prendiamo la borsa con gli asciugamani e, prima di scendere sulla spiaggia, decido di fare un salto al bagno, ovvero un casottino in mezzo alla boscaglia. 
Entro, supero la zona lavandini e mi dirigo verso i gabinetti... e mi blocco di colpo: vicino alla porta di uno di essi c'e' un dugite lungo piu' di un metro.

Il dugite e' uno dei serpenti australiani con veleno letale.
Immagine da Wikipedia
Quando si incontra un serpente, non bisogna muoversi. Occorre stare immobili per non spaventarlo, anche se l'animale ti sta passando sui piedi.
Quante volte ho sentito ripetere questa frase, da quando vivo qui? Mille volte?
Ecco, in caso vi capitasse, e' cosi' che si deve fare.
Io invece mi sono lasciata guidare dall'istinto, mi sono girata e sono fuggita. L'animale, per fortuna, non ha reagito mordendomi. Mi e' andata di lusso, come direbbe mio padre.

Stessa gita, giorno dopo, spiaggia diversa. 
Mio marito e' in acqua che nuota tranquillo, io sono seduta su un asciugamano, a causa della temperatura per me troppo bassa. Sulla spiaggia non c'e' nessun altro.
Se pensate ai pericoli dell'Australia, specificamente a quelli che si possono incontrare in acqua, qual e' la prima cosa che vi viene in mente? 
Gli squali qui sono un problema, tanto che nelle spiagge piu' affollate c'e' un apposito allarme che si attiva quando viene avvistato uno squalo e, in alta stagione, un elicottero sorvola incessantemente la costa con lo stesso obiettivo.
Immaginatevi la scena. L'acqua e' meravigliosa, cristallina, azzurro chiaro, la sabbia candida e bellissima. 
E all'improvviso vedo una pinna che spunta dall'acqua. E si dirige verso mio marito.
Panico. Lo chiamo e lo chiamo, ma e' immerso e non mi sente subito. Intanto mi accorgo che le pinne sono piu' di una. Almeno 4, direi.
Finalmente lui si accorge delle mie urla terrorizzate ma, prima che lui abbia tempo di precipitarsi  fuori dall'acqua, ci rendiamo conto che si tratta di un gruppo di delfini. 
Che ansia, pero'. 

L'ultimo incontro che vi racconto oggi e' avvenuto qui, nella casa dove viviamo in affitto. La proprieta' si trova in mezzo ai campi al limitare della foresta, a 15 km dal paese piu' vicino, ed e' circondata da un ampio giardino pieno di alberi da frutta.
Ero al computer, quando sento un rumore fuori: una specie di tonfo sordo ripetuto, una specie di tonf, tonf, tonf. I nostri vicini piu' prossimi vivono a 2 km di distanza, quindi quando sento rumori fuori mi preoccupo sempre, specie se sono sola in casa. 
Questa volta tutto bene: era solo un emu' (specie di struzzo selvatico australiano) che cercava di raggiungere le prugne saltando. Dev'essere frustrante essere un uccello e non poter volare.
Da quel giorno l'emu' viene nel giardino ogni giorno, pasteggia felice e poi se ne va. 
L'ho chiamato Calogero.

Ora di colazione... vediamo cosa c'e' qui..

Queste prugne sono deliziose!!!

Per ora e' tutto.
Prometto di scrivere piu' spesso e, nel frattempo, vi auguro un meraviglioso 2020.