sabato 5 maggio 2018

Incontri ravvicinati (di cui avrei fatto volentieri a meno) con la fauna australiana

Insetti
Hai portato la macchina all'autolavaggio e la vettura ne è uscita splendente, tutto è pulitissimo, il parabrezza è assolutamente perfetto. Quanti minuti passano prima che ci sia il primo insetto spiaccicato sopra? 
Ricordo un giorno di qualche anno fa, quando avevo ancora la mia vecchia macchina, Torcina. Avevo passato un'ora a lavarla nel giardino di casa e alla fine era perfetta. Il giorno dopo sono andata al lavoro e lungo la strada un sacco di insettini volanti sono diventati macchie sul mio parabrezza. Ma questo era niente: il parafango era interamente coperto da cavallette spiaccicate, ce ne saranno state cinquanta, mi spiace solo di non aver fatto una foto.

Uccelli
Da queste parti ci sono una marea di pappagalli verdi, mentre guidi volano da una parte all'altra della strada, restando bassi bassi. La prima volta che ne ho colpito uno mi sono sentita un mostro, non volevo più guidare. 
Bellissimi, ma non troppo furbi.
Foto da QUI

Poi c'è stato il secondo, il terzo, poi impari a convivere col senso di colpa. Capisci che purtroppo per raggiungere il posto di lavoro non puoi fare a meno di usare la macchina. Capisci che, per le leggi della natura, una carcassa al lato della strada è cibo e sostentamento per un altro animale.
Questo fino ad un paio di mesi fa. Stavo guidando, sento un TONK, vedo nello specchietto retrovisore una nuvola di piume verdi volare per aria e, colta da un sinistro presentimento, fermo la macchina e vado a controllare. Il pappagallo aveva colpito la macchina di testa ed era rimasto incastrato in quella specie di griglia di plastica che c'è sopra al paraurti (lo so, la descrizione è penosa, non so nulla di macchine, perdonatemi), con la testa e le ali dentro e le zampe fuori. 
Cosa ancora peggiore, era ancora vivo, nonostante fosse ferito mortalmente. Tutti i miei tentativi di tirarlo fuori hanno solo peggiorato la situazione, fino a farlo cadere nell'esiguo spazio tra la griglia e il radiatore. Terrorizzata che potesse essere aspirato in qualche modo dentro al motore, sono rimasta bloccata accanto alla macchina in preda all'indecisione. Infine mi è stato chiaro che il pappagallo era giunto al termine delle sue sofferenze e con molta fatica e molto senso di colpa sono riuscita a tirarlo fuori. 

Conigli
L'Australia è invasa dai conigli, si sa. Nel mio giardino ne ho una famigliola che esce fuori al tramonto e pasteggia con l'erba del mio prato, i miei pomodori e la mia insalata.
Sfortunatamente anche i conigli hanno la brutta abitudine di tagliare la strada alle macchine, e qualche volta succede di colpirli.
La prima volta che ne ho colpito uno ho fermato la macchina, sono inutilmente tornata indietro per vedere se potevo soccorrerlo, sono scoppiata a piangere e sono arrivata al lavoro con i lacrimoni.
Qui i conigli hanno più o meno la stessa considerazione che in Italia abbiamo delle zanzare: bestiacce da eliminare al più presto possibile.

Collega preoccupata, vedendomi piangere: Che succede?
Io: ho colpito senza volerlo un coniglio!!!
Collega: maledette bestie, sono ovunque! Hai fatto benissimo!

Canguri
Il canguro è il simbolo dell'Australia e nel bush sono ovunque, specie dal tramonto all'alba. Se la prima volta che ne ho visto uno il mio unico desiderio era di scattare una foto, ora che ne vedo giornalmente una cinquantina l'unica cosa che spero è che non mi taglino la strada all'improvviso mentre guido (anche questo evento che si ripete giornalmente). Avevo parlato QUI della prima volta che ho colpito un canguro.
La seconda volta è stata circa due mesi fa: mi ha colpito la parte di carrozzeria intorno alla ruota anteriore sinistra, facendo un piccolo danno che saggiamente abbiamo deciso di non far riparare. Saggiamente perchè, il sabato di Pasqua, ho colpito il canguro numero tre, mentre andavo al lavoro. L'animale, un enorme maschio, mi è come al solito saltato davanti all'improvviso. Ho inchiodato, ma lui veniva verso di me e l'impatto è stato inevitabile. 

La mia macchina dopo l'urto, 6.500 dollari di danno.

Dopo l'urto il canguro si è rialzato, illeso, e per una decina di interminabili secondi è rimasto saltellante accanto alla macchina, come un pugile che si prepara a colpire. Ricordo il terrore che ho provato. Se si scaglia contro la macchina, cosa faccio? esco e scappo? mi appiattisco sul pavimento dell'auto? per fortuna il cangurone ha realizzato che la macchina era ben più grossa di lui e infine è saltellato via, lasciandomi in lacrime, grazie al cielo illesa ma col motore spappolato.
Giusto per dire, mi hanno ridato la macchina ieri, per fortuna ha pagato l'assicurazione.

Un settimana dopo questo episodio, guidando la macchina di mio marito, ho avuto l'impatto col canguro numero quattro: ha colpito il paraurti, rompendolo. Stima del danno sui 2.000 dollari.
Ora, come potete immaginare, sono terrorizzata da queste bestie. Purtroppo per lavoro devo uscire di casa ben prima dell'alba e mi organizzo in modo da poter percorrere gli 83 km che mi separano dal mio luogo di lavoro non guidando mai a più di 60 km orari, sperando così di riuscire a frenare in tempo anche nel caso mi taglino la strada sotto alle ruote. 

Per ovviare al problema, qui in Australia si usano le kangaroo bars (roo bars), delle speciali strutture che vengono montate sulla parte anteriore delle macchine, per evitare i danni al motore. 



Esempi di roo bars, immagini da internet
Purtroppo la mia macchina è troppo piccola per poterne montare una, senza contare che il prezzo della barra in sè probabilmente sarebbe superiore al valore della vettura.

Opossum&C
Nella nostra casa, nello spazio tra il soffitto e il tetto, vivono degli opossum. Li sentiamo correre sopra alla nostra testa di notte, ma, a parte questo, non ci hanno mai dato granchè fastidio.

Opossum australiani, immagine da internet
Ne abbiamo parlato con l'agente immobiliare, che ci ha detto che tutti qui hanno gli opossum nel sottotetto e di non preoccuparci. Tra l'altro questi animali sono protetti, per cui è vietato usare esche avvelenate e l'unico modo di liberarsene è catturarli e rimetterli poi in libertà in un posto diverso.
Quindi tutto bene, fino a due giorni fa, quando ho notato che dalla parte inferiore del nostro condizionatore/ erogatore di aria calda spuntavano delle cosine nere.



Le stesse cosine cadono poi sul pavimento sottostante. Una veloce ispezione mi ha confermato che le cosine sono in effetti feci di opossum, di cui probabilmente il vano sopra al soffitto è strapieno.
Ora siamo quindi nell'impossibilità di accendere il riscaldamento (perchè questo è ovviamente l'unico aggeggio per riscaldare la casa, se escludiamo la stufa a legna che comunque non riscalda granchè) per evitare di soffiare in giro per la casa gli escrementi degli inquilini del piano sovrastante. Tra l'altro questa roba si trova a circa 50 cm dai fornelli e dalla zona cucina, cosa che mi lascia piuttosto preoccupata per quanto riguarda l'igiene. 
Lunedì ovviamente andrò a parlare agli agenti immobiliari, sperando che gli stessi risolvano il problema prima di mercoledì, quando arriveranno a trovarci i miei genitori.

La carrellata di animali con cui abbiamo a che fare quotidianamente da queste parti termina con i mardo, anche detto antechinus, l'ennesimo topo col marsupio che vive da queste parti (ho parlato QUI di animali simili).
Un mardo, immagine da internet
Cosa fanno i mardo? entrano nel motore delle auto per riscaldarsi e occasionalmente rosicchiano i cavi della batteria. Almeno così ci ha detto il meccanico, diagnosticando che evviva, abbiamo anche queste bestie! ovviamente sono protetti, quindi di ammazzarli neanche a parlarne. 
Sto iniziando a pensare che il modo migliore per spostarsi da queste parti è il cavallo. Molte meno possibilità di urtare canguri, conigli e uccelli, e niente cavi da rosicchiare!!
Qui dal bush australiano per ora è tutto.