lunedì 3 dicembre 2012

Cibi vicini e lontani

Quando si vive lontani da casa prima o poi si viene colpiti dai dardi affilati della nostalgia. 
E se quella per i parenti e gli amici si può in qualche modo mitigare con e-mail e chiaccherate su Skype e  quella per i panorami tramite le foto dei posti cari, la malinconia per i profumi e i sapori della propria terra resta latente, soprattutto nel caso sia impossibile riprodurli all'estero per la mancanza di ingredienti essenziali.

Da quando sono arrivata qui, in cima alla lista delle cose che vorrei mangiare c'è il pesto, il mio pesto, quello fatto con quel basilico meraviglioso che ti porta via il naso, quello che mia nonna ancora fa nel mortaio con tutti i crismi, quella squisita salsa dove l'aroma del basilico è esaltato dal sapore deciso del pecorino sardo, a cui si uniscono la delicatezza dei pinoli, la fragranza dell'aglio, il profumo avvolgente del parmigiano.
Il pecorino sardo ovviamente qui non si trova, ma pazienza, sarei stata disposta a preparare una salsa eretica utilizzando un qualunque formaggio di pecora stagionato. 
Purtroppo c'è poco da fare: il basilico qui non c'è. Si trova secco, ma come si fa a fare il pesto col basilico secco? Stendiamo poi un velo sui "preparati" che si trovano al supermercato con questo nome: chi è ligure sa perfettamente che in questi barattolini c'è qualunque cosa fuorchè gli ingredienti giusti, e il sapore non ha niente a che vedere con quello del pesto vero.
Ho anche pensato di portarmi una bustina di semi per far crescere il basilico in vaso, ma purtroppo leggi internazionali vietano di portare semi da un continente all'altro, per evitare il diffondersi di malattie vegetali e per tutelare la flora dei vari luoghi. Quindi insomma, niente basilico e niente pesto.

Un paio di mesi dopo il mio arrivo qui, un giorno mi è capitato di dover comprare il pranzo al supermercato. Mi sono avvicinata al banco della zona forno, occhieggiando tra le varie brioche e le orrende imitazioni di pizza, indecisa su cosa fosse più commestibile. 
Ad un tratto mi è caduto l'occhio su una specie di focaccia rotonda, dove tra piccole isole di formaggio fuso appariva qualcosa di verde.
"Pizza al pesto" mi diceva la mia testa, ma sapevo che non era possibile. Ho comprato la focaccia e le ho dato un morso. Non era la mia amata salsa, ovviamente, ma un mix di erbe davvero aromatico e gustoso, che oltre a saziare la mia fame ha acceso la mia curiosità. 
Ho avuto modo anche in seguito di mangiare più volte pizza e focacce preparate con questa miscela di erbe aromatiche, ed infine ne ho scoperto il nome: si chiama za'atar ( in Arabo: زعتر ) ma si trova scritto anche in altri modi (zatr, satar, zather, sather e così via).
Sebbene questo sia il nome comune di una particolare pianta (Thymbra spicata) con questo termine viene anche indicato un mix di erbe aromatiche che cresce selvatico sulle colline libanesi e siriane.
La composizione della miscela varia da paese a paese e addirittura da famiglia a famiglia, ma comprende generalmente piante della famiglia delle Lamiaceae, tra cui timo, origano, santoreggia, issopo e maggiorana.

Qui si trova comunemente mescolato a sumac e a semi di sesamo tostati, e le focacce insaporite con questa miscela vengono considerate un toccasana per le loro proprietà benefiche e stimolanti.
Al supermercato se ne trovano diversi tipi, e non sono ancora riuscita a stabilire quale sia il mio preferito.
Una cosa però è certa: la scoperta di questo delizioso mix ha attenuato almeno in parte la mia nostalgia per il basilico di casa.



domenica 2 dicembre 2012

Piccole grandi soddisfazioni

Credo che per un blogger non ci sia soddisfazione più grande che sapere  di essere apprezzato dai propri lettori. Oggi ho ricevuto "I love your blog", e ne sono felicissima, un enorme grazie a Laura per avermi dato questo premio!

Ora, seguendo le istruzioni, devo ripondere alle domande di una piccola intervista e assegnare a mia volta i premi a dei blog che "oltre ad essere interessanti e ricchi di spunti creativi, sono anche racconti della vita di belle persone, piacevoli e divertenti da leggere e con meno di 200 followers".

Ed ecco le domande dell'intervista.

1- Qual è la tua rivista preferita?
Ne ho diverse, a seconda del settore. Se parliamo di cucina mi verrebbe da dire La cucina Italiana, ma recentemente mi ha un po' deluso, quindi sicuramente la mia scelta cade su Cioccolata&C, un giornale difficile da trovare ma ricco di ricette molto interessanti.
Poi ce ne sono mille altre: Le scienze, Rakam, Coelum... qui però ovviamente non le trovo.

2- Qual è il tuo cantante preferito?
Non credo di averne uno in particolare, ascolto musica diversa a seconda del mio umore, dal metal alla musica classica.

3- Qual è il tuo prodotto di make up preferito?
Ehm. Uso il fondotinta, ma non posso proprio dire di amarlo! Per il resto sono una frana e non solo non mi so truccare, ma ho la tendenza a catalogare i vari prodotti per settori: quelli che vanno sulle guance, quelli per gli occhi, quelli per le labbra... non vi dico il disgusto delle commesse quando scoprono che per me terra, cipria, fard e fondotinta sono la stessa cosa.

4- Qual è il tuo film preferito?
Il mio film preferito è Contact, tratto dall'omonimo splendido romanzo di Carl Sagan. La pellicola è nettamente inferiore al libro, ma riesce comunque ad affascinarmi ogni volta.

5- Qual è la tua youtube guru preferita?
Mmm... ho il dubbio che questo termine si riferisca al make up. Se è così non ho una youtube guru, non ho mai visto un video sul make up.
Se invece il termine è più vasto.. sicuramente mugumogu, la padrona di Maru, lo Scottish Fold più pazzo che ci sia.

6- Dove ti piace vivere?
Questa è facilissima: ovunque ci sia mio marito. Dove c'è lui ci sono io, anche se dovesse andare sulla Luna.

7- Quante scarpe possiedi?
Sinceramente? qui ne ho due paia, un paio da ginnastica che non uso e un paio di sandali. Non amo particolarmente andare a fare shopping, a meno che questo non sia in libreria o in un negozio di casalinghi.

8- Qual è il tuo colore preferito?
Il blu. Blu oltremare, per essere precisi.

9- Indica i tuoi tre cibi preferiti:
Il broccolo, il cavolo verza e il cavolo rosso. Ne mangerei a quintali.


Ed eccoci arrivati alle premiazioni! e ai dubbi. Posso premiare solo blog sul circuito di blogspot? e se un blog che io ritengo davvero bello e meritevole non ha il numero di followers in evidenza?
Ho fatto un giro sui blog che sono stati premiati prima di me, e ho trovato qualcuno che ha premiato anche blog di altri circuiti il cui numero di followers era incerto, quindi seguo l'esempio!

Dovevo andare in terapia: il favoloso diario di Ros, una filosofa con un cespuglio in testa e una borsa da 25 kg, tra dubbi quotidiani, bellissimi viaggi e squisite ricette.

Guarda con il cuore: "L'essenziale è invisibile agli occhi, non si vede bene che col cuore" diceva il Piccolo Principe. Daniela ha scoperto solo al momento della nascita di Emma che la sua secondogenita ha la trisomia 21. Senza cadere in depressione, Daniela è andata avanti e ha aperto un blog per raccontare la sua vita. Oggi è una mamma felice e il suo blog è la dimostrazione che le cose possono essere viste anche da un punto di vista diverso, quello del cuore, che non (pre)giudica e non classifica, ma ama soltanto.

Due gemelli: mamma al quadrato: questo è in assoluto il primo blog che ho iniziato a seguire, scoprendolo per caso grazie al tasto "blog successivo". E' divertentissimo, adoro il modo in cui Laura scrive.

La tata delle torte: è incredibile quello che Daniela riesce a fare. La prima volta che sono capitata sul suo blog ho dovuto scaricarmi la foto del suo ultimo lavoro per convincermi che davvero non era commestibile, ma era solo una bellissima e utile composizione.

E questo è tutto. Ora devo correre a mettere un catino in bagno, perchè il soffitto gocciola di nuovo.
A presto!