giovedì 19 gennaio 2012

Il matrimonio dei miei sogni

Prima di esserne la protagonista, i matrimoni non mi esaltavano particolarmente, e non mi era perfettamente chiaro il motivo. In molti degli sposalizi a cui ho assistito c'era un momento preciso in cui tutto mi appariva, senza una ragione apparente, finto e artificiale, e di una tristezza infinita. In alcuni casi avveniva all'ingresso della sposa, in altri durante il pranzo, in altri ancora addirittura prima della celebrazione.

Circa un anno fa mi sono trovata nella situazione di dover pensare al mio matrimonio, e non avendo assolutamente idea di come organizzare quel giorno, mi sono registrata in alcuni siti internet dedicati all'argomento. Avevano tutti annesso un forum, dove ho potuto trovare le informazioni che cercavo circa i negozi e i ristoranti della mia zona.
Mentre girellavo tra i vari topic, ne ho trovato uno interessante, sui costi del matrimonio. L'ho aperto.. e mi sono venuti i capelli bianchi. Non avevo ancora pensato alla cifra totale che volevo spendere, ma i numeri scritti dalle altre utenti erano tutti molto più alti di quello che avevo in mente io.
C'era chi diceva di essere soddisfatta e di essere riuscita a spendere poco (12.000€), chi diceva che “si era tolta una soddisfazione” (60.000€) chi non aveva proprio potuto fare a meno di questo e di quello, ed era riuscita comunque a “contenere molto i costi” ( 20.000€).

Nei giorni seguenti, iniziando a contattare i vari fornitori, mi sono resa conto del business che si nasconde dietro alle nozze: alla parola “matrimonio”, i prezzi triplicano ( se va bene).
Cosa sarebbe stato il mio matrimonio? Ero davvero costretta a spendere obbligatoriamente tutti quei soldi? Passato il momento di panico, mi sono messa a ragionare lucidamente.
Come potevo fare per limitare i costi? Ovviamente, tagliare le spese inutili.
Allora, nel giorno del matrimonio, qual è la cosa più importante? La cosa più importante è che io e lui diventiamo una famiglia.
La cosa più importante è che, per me, il matrimonio è la celebrazione del nostro amore... e non uno show per amici e parenti! Di colpo ho capito cosa non mi piace dei matrimoni: l'idea di set cinematografico che di solito mi ispirano, come se invece di un patto, di una scelta di vita, di qualcosa di in fondo in fondo molto intimo fosse una recita, qualcosa da mettere in scena, uno spettacolo per gli invitati e i passanti occasionali.
Sia chiaro, con questo non voglio muovere critiche a chi arriva alla chiesa in carrozza, ha quattordici paggetti e vuole i fuochi d'artificio alla sera, ognuno vive questo momento come preferisce (ovviamente). Sto solo esprimendo la mia opinione a riguardo.
Ma io che cosa volevo davvero? Al di là di mettergli l'anello al dito, non desideravo cose strane.

Volevo vicine a me le persone a cui tengo.
Volevo un vestito carino, in modo che lui, guardandomi, pensasse che ero bella.
Mi avrebbe fatto piacere se dopo la celebrazione ci fosse stato un pranzo dove andare tutti insieme, ma niente di troppo lungo.
Volevo qualche foto, per ricordare il giorno del nostro “sì” negli anni a venire, e per mostrarle ai nostri figli.

E poi basta. L'opinione degli altri non mi ha mai interessato granché. Cioè, magari ascolto quello che una persona ha da dirmi, ma poi valuto con la mia testa. Mio marito mi aveva dato carta bianca sul matrimonio, quindi ho fatto quello che volevo io, e nessuna intromissione di amici o parenti mi ha smosso dalle mie scelte.
(continua..)