mercoledì 1 ottobre 2014

Domande e stereotipi

Oggi vi racconto un aspetto dell'espatrio con cui mi trovo spesso ad avere a che fare e che mi fa di volta in volta divertire o arrabbiare, ovvero le domande assurde, quelle basate sugli stereotipi.
Alzi la mano chi, vivendo all'estero, non se le è mai sentite fare.
Le persone di altre nazionalità che incontri nella tua vita quotidiana ti riempiono di domande sull'Italia, specie quelli che non ci sono mai stati. Quando poi torni sul patrio suolo, parenti e amici aggiungono la loro dose di quesiti riguardanti il paese estero in cui vivi.
Ve ne propongo alcune.

Ma non hai paura a vivere in Medio Oriente?
La regina delle domande. Premesso che la situazione non è uguale in tutti i paesi mediorientali, non ho affatto paura a vivere qui. Le misure di sicurezza per prevenire ogni fenomeno legato al terrorismo sono incredibili, e la criminalità comune è bassissima. Per dire, qui puoi lasciare la borsa in macchina, in bella vista, e dimenticarti anche la macchina aperta. Quando torni sia la borsa che la macchina sono ancora lì.

Devi coprirti la testa quando esci, vero?
No. Ci si può vestire come si vuole, nei limiti della decenza (come del resto anche in Occidente).
Quando abitavo nella casa in mezzo al deserto, per uscire indossavo l'abaya, la veste nera delle donne arabe, e lo shayla, il sottile velo nero che copre i capelli. Ma è stata una mia decisione, non me l'ha imposto nessuno. Ora che vivo in città esco vestita normalmente e con i capelli al vento.
Tra parentesi, scegliere di indossare i vestiti locali mi ha permesso di fare esperienze meravigliose e che porterò per sempre nel cuore.

Dev'essere bello vivere in un paese così ricco.. ma i grattacieli sono tutti d'oro?
Il paese è ricco, vero. Ma non ci sono grattacieli d'oro, nemmeno uno. Oltre a questo, non sono tutti ricchi, e ogni città ha anche quartieri esteticamente poco piacevoli e senza edifici alti e imponenti, esattamente come in Occidente.

La gente gira a dorso di cammello?
Cammelli, cammelli ovunque!!! siamo seri: i cammelli hanno un posto importante nel patrimonio culturale del paese. Ci sono corse di cammelli, concorsi di bellezza per cammelli, e il possesso di questi animali è di per sè simbolo di prestigio. Ma al di là di questo non è così facile vederli, specie in città. Soprattutto, nessuno li usa come trasporto, almeno nei centri urbani.

Ma cosa si mangia lì, oltre al cous cous?
Il cous cous qui non si mangia. E' un piatto dell'Africa settentrionale, qui non è diffuso.
La cucina locale ha piatti diversi, ad esempio il cammello bollito.
C'è anche da dire che l'80-85% degli abitanti di questo paese sono immigrati, prevalentemente dal subcontinente indiano, dalle Filippine e da altri paesi mediorientali, per cui è estremamente facile trovare piatti provenienti da questi paesi, dal chicken tikka al moutabal.

Passo ora ad alcune delle domande che mi sono sentita rivolgere qui sull'Italia. Tra parentesi, la nazionalità della persona che mi ha fatto la domanda.

Oh, sei Italiana! mi daresti la ricetta originale della Caesar salad? (Statunitense)
Le fettuccine Alfredo, la Caesar salad, gli spaghetti con le polpettine. Sono innumerevoli i piatti che molte persone in giro per il mondo reputano la quintessenza della cucina italiana e che per noi invece sono sconosciuti o quasi.
La Caesar salad, in particolare, viene creduta un piatto tipico dell'antica Roma a causa di quel "Caesar" che viene associato a Giulio Cesare. In effetti questo piatto è stato creato da un Italiano di nome Cesare, ma in tempi recenti e in Messico.

Ma oltre alla pizza mangiate anche altre cose? (Neozelandese)
Eh già. Il principe degli stereotipi, la pizza. In generale mi è capitato di incontrare persone che dell'Italia sapevano davvero pochissimo ( e anche Italiani che non sapevano assolutamente nulla sul paese dove vivo...)

Com'è il deserto, in Italia? (Araba)
Questa domanda me l'ha fatta una ragazzina di 13 anni nata qui, che non riusciva ad immaginare un paesaggio che non fosse desertico, ed è rimasta ad ascoltare affascinata mentre le parlavo di boschi, di laghi, di montagne, di fiumi e campi coltivati.

Ma tu, dentro, ti senti una Romana antica? (Sudafricana)
Dopo la pizza, la fama dell'antica Roma è qualcosa che è giunta ai quattro angoli del globo. Non so mai cosa rispondere, a questa domanda. Non ne capisco neanche il senso.

Dove hai detto che abiti? (chiunque)
Vivendo all'estero, una delle prime cose che si scoprono è che, al di là del fatto che Roma è la capitale, la gente non sa nulla della geografia italiana. Quando dico che sono Genovese mi chiedono se abito vicino a Roma. Una signora nata all'estero da genitori italiani mi ha detto: "Ah, Genova! la conosco bene, nella zona dei laghi". Sto ancora cercando di capire di quali laghi stesse parlando.
Di solito per evitare ulteriori domande dico subito: "Sono di Genova, una città affacciata sul mare nel nord-ovest dell'Italia, a sud di Milano".

Oltre a queste domande, che sono comunque tutte piuttosto innocenti e senza alcun intento diffamatorio, ricordo particolarmente bene un episodio avvenuto poco più di un anno fa, al matrimonio di una coppia di amici americani. Seduto a tavola accanto a me c'era un signore proveniente dall'Irlanda del Nord, piuttosto anziano, e mentre parlavamo mi ha chiesto come mi chiamavo.
Non aveva mai sentito il mio nome, e mi ha chiesto la traduzione in Inglese. Al che gli ho detto che il mio nome non ha una versione inglese, ma è un nome latino che significa "bionda".
Lui mi ha guardato perplesso.
- Bionda?
- Eh già, mi chiamo così anche se non sono bionda (ho i capelli castani).
E lui:
- Beh, lo sei per essere Italiana! Gli Italiani si sa, sono TUTTI SCURI!!!!

Mi sono dovuta mordere la lingua per non scoppiargli a ridere in faccia :-)