martedì 18 settembre 2012

Facile come ricevere una lettera

Quando ero bambina l'arrivo della posta era un momento che attendevo sempre con emozione. Quando tornavo a casa da scuola facevo i gradini a due a due per l'impazienza di andare a sbirciare nella cassetta delle lettere. Ero sempre in attesa di una lettera dai miei cugini, e intravedere una busta all'interno del vano metallico mi riempiva di euforia, una promessa di fogli scritti a mano e profumanti di inchiostro.
Crescendo il fascino della corrispondenza cartacea si è attenuato, le lettere dei parenti sono diventate e-mail, e a parte qualche rara cartolina non ho più trovato cose interessanti ad attendermi nella cassetta.

Poi mi sono trasferita qui, ed improvvisamente la posta ha riacquistato tutto il suo fascino, forse ancora di più di quello che aveva quando ero nell'infanzia.
Il motivo è che qui ricevere posta è una faccenda complicata, prima di tutto perchè non c'è la distribuzione porta a porta. Del resto le strade non hanno nome, sarebbe complicato sapere dove portare le lettere.
Qui nel paesino sperduto è possibile affittare una casella postale, un vano di 10x10x30 cm che si trova insieme ad una quarantina di altri in un bizzarro agglomerato a forma di fungo, dove le cassette postali formano il gambo, e la sovrastante volta in plexiglass per difenderle dalla pioggia e dal sole ne costituisce il cappello. Il tutto si trova nel mezzo di un marciapiede, all'aria aperta.
Viste le esigue dimensioni della casella, ovviamente è impensabile che ci possano entrare cose più grandi di una busta standard.

Per tutto il resto c'è una struttura che funge da ufficio polivalente, un basso edificio dove ci si reca per tutta una serie di necessità, che vanno dal pagare le bollette al ritirare la posta che non entra nella cassetta (ovvero quasi tutto).
Andrebbe tutto bene se non fosse che questo posto ha degli orari di apertura particolari, che sono forse buoni per chi abita lì vicino ed è a casa tutto il giorno, ma purtroppo si accordano malissimo con i ritmi lavorativi di mio marito, in quanto l'ufficio apre dopo che lui è andato al lavoro e chiude prima che ritorni, restando chiuso tutto il weekend.
Quanto a me, purtroppo la mancanza di un mezzo di locomozione rende quasi impossibile il ritiro della posta.
Non ci sono autobus che passino vicino a casa mia, nessuno che mi possa dare un passaggio e ovviamente nessun negozio di noleggio biciclette o simili. Potrei andare a piedi, ma il centro è distante, la strada per raggiungerlo passa in pieno deserto e ci sono 40°C.

Qualche giorno fa mia madre doveva inviarmi un pacco dall'Italia e invece che affidarsi alle poste normali è andata da una famosa ditta di spedizioni rapide, sperando che per me fosse più facile ottenerlo. L'impiegato l'ha assicurata che il pacco sarebbe arrivato proprio qui, ma certamente, nessun problema.
Tre giorni dopo io stavo già assaporando il piacere di ricevere il pacco magari proprio a domicilio quando ho ricevuto una telefonata.
- Buongiorno, la chiamo dalla sede della ditta di spedizioni qui in città, a 180 km da dove abita lei, non è che potrebbe venire qui a prendersi il suo pacco?
- Ah... pensavo che lo portaste qui, nel paesino sperduto..
- Fin lì?? No, guardi, non portiamo mai i pacchi lì. Troppo lontano.

Per fortuna quel giorno mio marito era a casa, così siamo partiti e siamo andati a prenderci il pacco in città.
Per la prossima volta stiamo valutando mezzi alternativi come i piccioni viaggiatori e i tappeti volanti.
Potrebbe essere difficile reperirli, ma non dubitiamo che saranno più efficienti.

domenica 2 settembre 2012

Scarafaggitudini, un post disgustoso

Attenzione, questo post parla di insetti, in particolar modo di blatte. Se questi animali vi facessero impressione vi consiglio caldamente di non proseguire nella lettura.

Io amo gli insetti, davvero. Mi sono sempre piaciuti, fin da bambina. Ho cercato innumerevoli volte di allevare farfalle e coleotteri, sono andata a caccia di grilli e cavallette, ho palpitato davanti ai colori delle libellule e studiato appassionatamente il comportamento delle formiche.
Prima di arrivare qui non avrei mai pensato di poter incontrare degli insetti che mi avrebbero disgustato.

Poi sono venuta qui. La prima mattina, entrando in cucina ancora mezza assonnata per il fuso orario sono stata accolta da sei Periplaneta lunghe 5 cm che uscivano da sotto il frigorifero, ed è stato solo l'inizio.
La situazione era tipo film dell'orrore: su sei stanze, sette incluso il corridoio, solo il salotto non era infestato, e questo grazie al fatto che per accedervi occorre superare un gradino metallico.
Il resto della casa era un disastro: scarafaggi ovunque, anche in pieno giorno. Nidi dappertutto, uova ed escrementi in quantità impressionante, ovunque.

Poi mi sono dotata di una siringa di gel blatticida, e con pazienza ho costellato la casa di gocce di gel, senza dimenticare di tappare tutti i buchi da cui le simpatiche bestie potevano uscire. 
Piano piano la situazione si è normalizzata, e i coinquilini sono scomparsi.

Purtroppo l'infestazione non riguarda solo il mio appartamento, ma tutto il palazzo, a causa delle caditoie dell'immondizia. Qui non esistono amministratori condominiali, nè tanto meno disinfestatori esperti a cui rivolgersi, quindi ognuno fa da sè. 
Questo per dire che sapevo che la pace non sarebbe durata per sempre.

Un giorno, circa un mese fa, stavo preparando la cena. Avevo appena affettato le verdure, e stavo per cuocere la pizza. Con le mani tutte piene di farina apro lo sportello per prendere una pentola... e vedo un grosso scarafaggio che si sta allegramente arrampicando sullo scolapasta. 
Quanto alla pentola che mi serviva, beh, era stata usata come gabinetto. 
Quale momento migliore della preparazione della cena per fare una scoperta del genere? Ah, le pentole, ci tengo a dirlo, erano tutte pulite, asciugate e prive di residui di cibo.

Circa due settimane fa ero in un centro commerciale, seduta su un morbido divanetto imbottito della Food Court, intenta a scrivere al computer. Ad un tratto un gruppo di passeri ( perchè sì, nel centro commerciale vive uno stormo di passerotti, tutti obesi a causa delle briciole di cibo dei fast food) si è messo a becchettare sul pavimento non lontano da me, pigolando.
- Che carini - ho pensato - forse mi stanno chiedendo delle bricioline..
Li ho guardati intenerita per qualche minuto, quindi mi sono girata e ho ripreso a scrivere.. ma con la coda dell'occhio ho visto qualcosa che si muoveva sul divanetto accanto a me. Mi giro, e vedo una blatta. Non una di quelle che ho in casa, ma una Supella, più piccola. Sempre blatta è comunque, e stava a circa 10 cm di distanza dalla mia gamba, chissà magari anche lei in attesa del cibo.

Tre giorni fa ero in un locale molto carino, che è sia negozio che caffè e ristorante. Stavo sorseggiando una tazza di tè, quando mi cade l'occhio su qualcosa che corre lungo uno scaffale... un'altra Supella, o forse una Blattella. Comunque, sempre uno scarafaggio.
A volte mi viene da pensare che magari le blatte non ci sono, ma la mia mente, ancora sconvolta dalle passate esperienze, mi propone allucinazioni scarafaggesche e varia anche la specie, per non annoiarmi. Chissà.


Ieri sera ero a letto che leggevo. Mi alzo per andare in bagno, e come muovo il lenzuolo vedo nel letto, all'altezza dei piedi, qualcosa che assomiglia tanto ad un escremento di blatta.
- Ok, mi sto fissando. Figuriamoci se quello è davvero quello che penso. Assolutamente, la devo smettere con queste idee. Sarà una pallina di lana, o della polvere, qualcosa che mi è rimasto attaccato ai piedi.
L'ho tolto e me ne sono andata a letto tranquilla. 

Stamattina, quando mi sono alzata, c'erano vari escrementi di scarafaggio sul pavimento, esattamente nel punto in cui poggio i piedi quando mi alzo dal letto. Un'azione che alle 5 del mattino faccio senza troppa attenzione.
Accidenti a loro. La guerra ricomincia.