lunedì 27 gennaio 2020

Italian-born Australian

Il 26 Gennaio 1788, il capitano Arthur Phillip, al comando di una flotta di navi, approdo' a Botany Bay, nei pressi dell'odierna Sydney, in New South Wales. Gli uomini che quel giorno arrivarono nel Continente Nuovissimo ne segnarono l'inizio della colonizzazione europea. 

Per quanto controversa e contestata dagli Aborigeni (che ricordano il giorno come l'inizio dell'espropriazione delle loro terre), la data e' stata scelta per l'Australia Day.
Ogni anno, in tutta l'Australia, in ogni citta', paese o gruppo di case in mezzo al nulla viene celebrato l'Australia Day.


E' una festa che celebra la gioia di essere cittadini di questo Paese enorme e meraviglioso, a volte generoso e a volte spietato e terribile, con una popolazione incredibilmente eterogenea, composta da chi era qui dall'inizio dei tempi e da chi arrivo' dopo, da ogni parte del mondo. 
Solitamente c'e' la colazione gratuita verso le 8 del mattino, che viene offerta a chiunque lo desideri.

Nel 2015, pochi giorni dopo il nostro arrivo in Australia, mio marito ed io andammo ad una di queste colazioni, il nostro primo Australia Day. Assistemmo alla consegna dei premi a chi si era particolarmente distinto nella comunita' e naturalmente alla proclamazione dei nuovi Australiani. Quale giorno migliore per ricevere la cittadinanza?
Ricordo una donna con un vestito rosso, ricordo la sua emozione nel leggere il giuramento che la dichiarava australiana. Mentre la guardavo, sapevo gia' che un giorno su quella pedana ci saremmo stati noi. All'epoca, nel 2015, avevamo gia' la residenza permanente, e dovevamo solo aspettare il numero giusto di anni per poter richiedere la cittadinanza.

Quel giorno e' arrivato nel 2018, quando abbiamo compilato la domanda online. I mesi sono poi passati senza ricevere nessuna notizia e sollevando mille dubbi: eravamo idonei o c'erano dei problemi?
Infine, ad Ottobre 2019, mentre tornavamo a casa dopo un viaggio nel nord del continente, guardando pigramente la posta sul cellulare, ho trovato una mail dal ministero dell'interno, che mi informava sulla data del test.

Per diventare cittadini australiani occorre superare un test a scelta multipla di cultura generale australiana. Il materiale per studiare per l'esamino e' disponibile online, sul sito del ministero. Dopo giorni di forsennato ripasso, un giorno di digiuno per l'ansia e una notte insonne, il giorno del test mi sono recata nel luogo indicato e mezz'ora dopo ne sono uscita vittoriosa. 

Infine, meno di due settimane fa il nostro Shire ci ha fatto sapere che la cerimonia si sarebbe tenuta il 26 Gennaio 2020, durante la celebrazione dell'Australia Day.
Nonostante mi fossi ripromessa di cercare di riposare, ieri alle 4.50 avevo gia' gli occhi spalancati per l'emozione. 
Ti immagini se mi accorgo che il vestito ha delle macchie? e se le calze dovessero smagliarsi? non ho dentifricio sulla faccia, vero? e se inciampo sui tacchi?
Quando siamo saliti in macchina rasentavo il panico e continuvo a giocherellare con la catenina della borsa. 

Infine, dopo anni di attesa, e' arrivato il momento. Ho pronunciato il giuramento con la voce che tremava e cercando di contenere le lacrime, in preda all'emozione piu' grande dopo il giorno del matrimonio. Solo poche righe, ma dense di tante cose, le persone che ho incontrato, le cose che mi hanno lasciata senza fiato, tutto quello che amo di questo paese. Solo poche righe, ma che mi hanno legata nel modo piu' intimo possibile con una terra diversa da quella in cui sono nata
Ho ripensato a quel giorno del 2013, mentre eravamo in volo dal Medio Oriente verso Melbourne. Avevamo passato l'equatore, sorvolato Bali, e attendevo col cuore in gola di vedere l'Australia per la prima volta. Dal mio posto accanto al finestrino scrutavo l'orizzonte, ma riuscivo a vedere solo acqua, acqua e nuvole. E poi ad un tratto e' apparsa una costa lontana, la costa di un continente che non conoscevo, ma dove gia' sapevo che sarei andata ad abitare. 
Ho guardato giu' e ho pensato che un giorno, da qualche parte su quella terra lontana, ci sarebbe stato un posto che avrei chiamato "casa".

La foto e' storta, lo so.
Vogliatemi bene lo stesso.


Ho realizzato che l'Australia mi ha dato tanto. Qui ho praticamente imparato a guidare, ho avuto il primo lavoro full time a tempo indeterminato, ho imparato a destreggiarmi in inglese in ogni situazione. L'Australia mi ha fatta crescere. 

E cosi' sono diventata Australiana.
Non sono caduta dai tacchi, non ho smagliato le calze. Il vestito aveva in effetti una macchia sul bordo, ma sono sicura che nessuno l'ha notata.

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