giovedì 23 novembre 2017

Paranoie novembrine

Ogni anno è uguale. 
All'approssimarsi di Novembre l'atmosfera inizia a farsi tesa e i discorsi tra me e mio marito iniziano a vertere su di lui, l'animale che dev'essere acquistato. Su quando lo dobbiamo comprare, su dove deve essere comprato e, soprattutto, su quanto grosso deve essere. 
Lui, il tacchino del Thanksgiving.

Un degno esemplare
L'idea strisciante è che non sia mai abbastanza.
- Siamo in dodici, basterà un tacchino di sette chili?
Il giorno della cena l'animale viene debitamente sgrassato, farcito e legato e infine cuoce per quelle cinque-sei ore, riempiendo la casa di quell'odore tipico di questa occasione e suscitando l'emozione negli occhi del consorte. La bestia fa infine la sua gloriosa apparizione sul tavolo apparecchiato e per un paio d'ore è la protagonista assoluta. Viene ammirata, tagliata, coperta di salsa di mirtilli rossi e mangiata insieme a tutto il resto. 

Matematicamente parlando, nonostante l'emozione e la volontà dei presenti di ingozzarsi come struzzi, ogni commensale non ingurgita più di un etto, massimo un etto e mezzo di carne, perchè lo spazio nello stomaco di ciascuno di noi è quello che è, e se il tacchino è il re della festa è anche vero che non è certo l'unico cibo disponibile sul tavolo.
Il risultato è che, una volta finita la festa, turkey leftovers recipes diventa la frase più ricercata su Google, la nostra tavola si popola per giorni e giorni di zuppe di tacchino, quiche di tacchino, insalate di tacchino, panini al tacchino ad ogni pasto, colazione inclusa, solo per finire i maledetti avanzi. Parallelamente, il nostro riposo notturno si fa più difficoltoso, i nostri sogni si popolano di montagne che si materializzano improvvisamente sopra al nostro stomaco, mentre bizzarri pennuti corrono qua e là ridendo a crepapelle.


Infine, più o meno una settimana dopo il fatidico giovedì, la carcassa della bestia viene finalmente buttata nella spazzatura e la restante carne suddivisa equamente tra i gatti e il congelatore. 
I micetti non la annusano nemmeno, a causa dell'overdose dei giorni precedenti, mentre la carne in congelatore resta lì un tempo indefinito finchè non viene dimenticata e poi buttata, con grosso rammarico della sottoscritta che odia sprecare il cibo.

Ogni anno i buoni propositi si sprecano. Quest'anno tacchino piccolo, piccolissimo, nano. Ripieno ridotto al minimo. Contorni vari aboliti, a meno che non possano essere mangiati nella loro interezza nell'arco della serata. Dolci? quali dolci? DIETA. Questa è la parola. Dieta.
Poi, semplicemente, non si può. Perchè è la tradizione, perchè mio marito è americano e ci tiene, perchè il tavolo deve essere imbandito e traboccante, quasi che il cibo stesso sia l'essenza del nostro "rendere grazie" per il benessere.

Il Thanksgiving è oggi, tra parentesi.
Io però oggi ho il turno del pomeriggio, quindi festeggiamo sabato. 
Avremo due ospiti, quindi saremo in quattro. Ho comprato il tacchino più piccolo che sono riuscita a trovare, tre chili di animale congelato che ora giace nel mio freezer.
La cena prevede tacchino farcito, ripieno extra da mangiare a parte, salsa di mirtilli rossi, patate al forno, green bean casserole, buttermilk biscuits, pumpkin pie e torta di ciliege.

Ieri sera mio marito mi ha guardata inquieto per un paio di minuti, quindi mi ha detto:
- Non so se la cena sarà abbastanza. Tre chili di tacchino basteranno per quattro persone? Forse potresti cucinare ancora qualcosa? magari il Boston bean pot (fagioli cotti con la melassa)? Ho paura che non ci sia abbastanza da mangiare.

2 commenti:

  1. Mi ero perso il dettaglio che tuo marito fosse americano, e per gran parte del post mi chiedevo perchè questa fissa visto che vivete in australia e voi siete italiani, fino a quando leggendoti ho realizzato che l'unica italiana, e genovese se non ricordo male, sei tu.
    Quindi è proprio vero che il Thanksgiving per gli americani è l'equivalente del Natale per noi, cibo in abbondanza fino a scoppiare e famiglia o amici per compagnia.
    Ma, avete un forno abbastanza grande per farci stare la bestia?
    immagino poi che con la bella stagione in corso il forno acceso per ore non sia proprio il massimo.
    Personalmente il tacchino è una delle poche carni che mangio, in versione estiva mi piace abbinarlo in insalate con cetrioli o con peperoni crudi, in versioni invernale mi piace fare degli strudel salati abbinandolo alla verza, così se ti può suggerire qualche idea per consumarlo.
    Non l'ho mai assaggiato nella versione "Thanksgiving" farcito e abbinato alla salsa di mirtilli e tutto il resto che viene usato nella preparazione classica americana, ma sarei curioso proprio per avere un'idea più precisa di una pietanza che conosco solo per sentito dire, anche se l'idea, così pure per le altre pietanze, è che non sia proprio una cosa leggera, temo che io andrei in catalessi da digestione.
    Curioso comunque che quello che sembra perdere il senso del limite in questo caso sia tuo marito che, di solito, da quello che se ne evince dalle volte che ne parli, sembra una persona pacata, equilibrata e poco incline agli eccessi.
    immagino che nel frattempo tu stia ancora digerendo.

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  2. Esatto, io sono genovese e festeggiamo il Ringraziamento perchè mio marito ci tiene tantissimo, per lui è la festa più importante dell'anno, ancora più del Natale. Grazie per le idee su come preparare il tacchino! in effetti siamo in fase di smaltimento avanzi (io già non ne posso più) e chissà per quanto ancora ne avremo.
    Confermo la pacatezza e l'equilibrio di mio marito: desidera solo che tutto sia come la tradizione richiede!

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