martedì 6 giugno 2017

15 fatti sulla vita nel bush australiano

Magari qualcuno di voi mi legge perchè vorrebbe trasferirsi in Australia, o magari farci solo un viaggio. O forse siete solo curiosi di sapere come si vive da queste parti. Qualunque siano le ragioni che vi portano sul mio blog, oggi volevo condividere con voi alcune cose che ho imparato sulla vita qui nel Bush.

1- L'Australia è il sesto paese al mondo per estensione, con una superficie di quasi 8 milioni di chilometri quadrati. Nonostante l'estensione, la popolazione è di appena 25 milioni di abitanti ( per fare un confronto: la superficie italiana è di poco più di 300.000 chilometri quadrati e ospita più di 60 milioni di persone). 
Il 90% degli abitanti dell'Australia vive nelle grandi città lungo le coste. Nel bush, che occupa pressapoco il 90% del paese, vive il 10% della popolazione.
Questo significa che a volte tra un paesino e l'altro ci sono centinaia di chilometri. Che è possibile viaggiare un'intera giornata senza mai vedere una casa. E anche, naturalmente, che la vita qui è completamente diversa da quella nelle grandi città sulla costa.

2- Scorrendo le classifiche dei paesi con la qualità di vita più alta, l'Australia occupa sempre i primi posti. Questo non è certo falso, ma attenzione, il dato si riferisce solo ad alcune aree, occorre non generalizzare.
Quella che segue è una mappa che mostra la differenza di qualità della vita in Australia, fotografata da un libro australiano per la scuola superiore. La zona rossa è quella con la qualità della vita più bassa. Vi invito a cliccarci sopra per vedere i dettagli.


3- Nelle cittadine del bush, l'ospedale non è sempre presente. Quando c'è, spesso è una struttura ad un solo piano, con un solo reparto di degenza. Spesso l'unico medico presente è anche il medico di famiglia del paese (l'unico), che si divide come può tra il suo studio e l'ospedale. Quando va in vacanza, o è malato, la cittadina resta senza medici. Nelle cittadine più piccole, come quella dove lavoro io, di notte e nei festivi in ospedale ci sono solo infermieri.
Un valido mezzo per ovviare al problema sono le teleconferenze: si chiama un ospedale a Perth e tramite teleconferenza il medico può dare una terapia da seguire o fare una "visita a distanza".
Quando c'è l'assoluta necessità di un medico, ad esempio in caso fosse necessario un intervento chirurgico d'urgenza, non c'è altro da fare che chiamare i Royal Flying Doctors, perchè vengano a prendere il paziente e lo trasportino a Perth in aereo.
Io vivo a circa 300 km da Perth, distanza tutto sommato accettabile, ma la città più vicina può essere molto, molto più lontana. 
Questo è il video di un'organizzazione di volontari chiamata Angel Flight, che si occupa di trasportare per via aerea pazienti non urgenti. Guardatelo, dà un'idea delle distanze che occorre affrontare.


4- Anche le visite mediche che siamo abituati a fare di routine in Italia, qui diventano complicate. Lo studio ginecologico più vicino è a 200 km. Se dovessi partorire, l'ospedale attrezzato (nel senso che ha il reparto maternità ma senza ginecologi) più vicino è a 100 km, in caso di complicanze, come dicevo prima, occorre chiamare i Royal Flying Doctors.
Il pap- test è invece possibile farlo in paese: c'è un'infermiera specializzata che passa una volta l'anno e fa il test a tutte le donne che lo desiderano.

5- Poichè l'ospedale più vicino può essere molto distante, i volontari dell'ambulanza ricevono un addestramento speciale a spese del governo con esercitazioni settimanali e lezioni. Si diventa in grado di fare tantissime cose, dalla somministrazione di farmaci fino all'assistenza ad un parto distocico.

6- Come dicevo QUI, per i vigili del fuoco vale lo stesso discorso dell'ambulanza: anche qui ci sono solo volontari ( in Western Australia i vigili del fuoco di professione sono solo a Perth) che vengono istruiti a spese del governo come se fossero professionisti. Si va dallo spegnere incendi nel bush a neutralizzare la perdita di sostanze tossiche, dal tirare la gente fuori dalle lamiere di un'auto incidentata fino a occuparsi di qualcosa che potrebbe potenzialmente esplodere.
Ogni più piccolo paesino ha il suo corpo di vigili del fuoco volontari. 
Nella foto, la caserma dei vigili del fuoco volontari di Gabbin, 107 abitanti.


7- Spesso i negozi disponibili sono davvero pochissimi. Ad esempio, nella cittadina dove lavoro, l'unico esercizio commerciale è un piccolissimo supermercato. Niente negozi di vestiti, di scarpe o di altro genere. 
Nel Paesino nel Bush, la cittadina di quasi 4.000 abitanti dove vivo, alle 17 non c'è più nulla da fare. I pochi negozi presenti chiudono e l'unica cosa che rimane aperta è l'hotel con annesso pub, dove si riuniscono a bere un boccale di birra i vecchi contadini. Non esistono posti di aggregazione per i giovani, niente ristoranti, discoteche, locali di qualunque genere. 
Da queste parti ci si alza presto e si va a letto presto.

8- Una delle cose che mi danno più fastidio di questa zona è l'assoluta mancanza di crescita culturale. La prima libreria è a 150 km di distanza, il primo museo a 300 km, non ci sono cinema nè teatri, nè concerti di nessun genere.

9- Solitamente tutti i paesini, anche i più piccoli, hanno la scuola elementare. La scuola superiore "completa" è invece presente solo nei centri più grandi. In tutte le altre cittadine ci sono le "district high school" scuole che arrivano solo al quarto anno ( qui in Western Australia le scuole medie non ci sono, le superiori iniziano subito dopo le elementari e durano sei anni). Per frequentare gli ultimi due anni la maggior parte degli studenti va in collegio a Perth.

10- Un altro grosso problema di questa zona è la copertura del cellulare. C'è una sola compagnia disponibile da queste parti, Telstra, e ci sono tantissime aree dove il cellulare semplicemente non prende nemmeno per fare telefonate di emergenza.

11- Come avrete capito, questo posto è immenso e poco popolato. Se decidete di comprare o di costruire una casa fuori dal paese, la prima cosa da vedere è se è possibile effettuare il collegamento alla rete elettrica e a quelle idrica. 
In alcuni casi occorre pagare di tasca propria l'installazione di pali della luce, per portare l'elettricità fino a casa. Per quanto riguarda l'acqua, la situazione è ancora peggiore, per questo motivo molti hanno la cisterna per l'acqua piovana, che viene potabilizzata e utilizzata per i normali usi quotidiani.

Copertina della brochure governativa sull'installazione
e la manutenzione di pali della luce 

12- Per riscaldare le case, da queste parti non esistono termosifoni, niente riscaldamento centralizzato. La soluzione che va per la maggiore sono i caminetti a legna. Una casa con un caminetto in ogni stanza ha un alto valore sul mercato immobiliare.
Naturalmente c'è il problema costante di procurarsi la legna secca per il fuoco, ma per fortuna la natura da queste parti è generosa. Se si vuole evitare l'impegno, si può sempre provare a partecipare ad una delle lotterie che i Lions organizzano ogni inverno e che ha come premio proprio un carico di legna. 
Infine, se avete un amico in ospedale che si appresta a tornare finalmente a casa, dimenticatevi fiori o scatole di biscotti: il regalo migliore è un bel carico di legna, affinchè il poveretto non sia costretto a girare per i boschi per raccoglierla personalmente. 

13- Una delle cose che amo di più di questo posto sono i piccoli stand fuori dalle fattorie, dove è possibile comprare frutta e verdura. La cosa carina è che spesso non c'è nessuno addetto alla vendita: prendi i prodotti che desideri e inserisci i soldi in una scatola da scarpe con una fessura sul coperchio. Vista la frequenza con cui si incontrano questi banchetti, sono propensa a credere che tutti paghino il dovuto.

14- Solo le strade principali sono asfaltate. Anche nei centri urbani.

15- Tutte le case - ma proprio tutte - hanno il pollaio. Anche noi lo abbiamo e credo che siamo gli unici in paese a tenerlo vuoto.

Per ora è tutto. Alla prossima!

2 commenti:

  1. Il punto che mi fa piu' impressione e' il secondo... ma anche l'ottavo non scherza!
    Cosa fanno nel tempo libero, oltre alla birra e alla tv?
    E poi mi chiedo, ma ci sono servizi di acquisti online tipo Amazon? La spedizione costa una fucilata?

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    1. C'è un Amazon australiano, fortunatamente. Non l'ho mai usato per comprare libri cartacei, ma lo visito due volte alla settimana per comprare e-books

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