mercoledì 10 febbraio 2016

Torta al miele e agrumi

Confesso che quando ho visto il tema della sfida proposto da Eleonora e Michael mi sono messa le mani nei capelli. Il motivo è che il miele non mi piace, quindi non solo la mia conoscenza a riguardo è estremamente scarsa, ma non avevo nemmeno idea di come si comportasse come ingrediente, quali abbinamenti fossero più appropriati e via dicendo.
Ho detto che il miele non mi piace, ma in effetti c'è un'eccezione. C'è un piatto al miele che adoro, e forse questo basta a contraddire l'affermazione precedente sulla mia scarsa simpatia per questo meraviglioso alimento. L'eccezione l'ho scoperta quando abitavo in Medio Oriente, ma non ha niente a che fare con la cucina araba.

Ad Abu Dhabi, nel quartiere di Al Markaziyah, dietro ad Hamdan Street c'è un dedalo di stradine e casupole basse. Svoltando nel punto giusto - e occorre sapere esattamente dove, altrimenti ci si perde - si arriva ad un ristorante, o meglio, una cafeteria russa. 
Chi arriva qui per la prima volta non rimane particolarmente colpito dall'ambiente: una stanzetta disadorna, pochi tavolini, il linoleum sul pavimento.. l'impressione negativa si accentua quando la padrona viene a prendere le ordinazioni: la sua espressione è accigliata, i suoi modi bruschi, come se invece di essere clienti le stessimo arrecando qualche fastidio. Può persino accadere che mentre state elencando le ordinazioni, lei vi interrompa con un "No!" perchè i piatti che avete scelto secondo lei non si abbinano bene tra di loro. 
Una volta assaggiati i suoi piatti si perde ogni diffidenza, perchè la signora è una cuoca meravigliosa e conosce molto bene la cucina del suo paese natale.  
Così, un giorno, mentre stavo ordinando il mio pranzo, la signora mi ha fatto seccamente notare che con i piatti che avevo scelto ci stava bene la torta al miele. Mi fido ciecamente di lei, quindi non ho obiettato e ho aggiunto la torta alla lista. 

Mi sono innamorata di questo dolce dal primo boccone, così oggi ho deciso di tentare di riprodurlo qui in Australia. La ricetta me la sono inventata, cercando di avvicinarmi più che potevo al ricordo che ho in mente.
La prima cosa che ho dovuto decidere è stato il tipo di miele da utilizzare. Il supermercato del paesino nel bush dove vivo offre una selezione limitata: ci sono vari tipi di miele senza indicazioni sulla qualità, che ho scartato a priori. C'era poi il miele di eucalipto, in alcune sue varietà, ma temevo che fosse troppo forte per il tipo di dolce che volevo proporre. Infine mi è caduto l'occhio sul miele di fiori d'arancio, e ho deciso che avrei usato quello. Ho deciso quindi di abbinare a questo miele una crema di arancio unita alla sour cream che caratterizza questo dolce. 
Manco a dirlo, il supermercato gli aranci in estate non li ha, così ho dovuto ripiegare sui limoni. 
Chiedo scusa per l'approssimazione delle dosi, sono sempre priva di bilancia.

Medovik al profumo di agrumi

Per la pasta:
2 uova
4 cucchiai di miele di fiori d'arancio
2 cucchiai abbondanti di zucchero semolato bianco
1 cucchiaio scarso di zucchero bruno
300 g di farina (circa)
1 cucchiaino di lievito
circa 80 g di burro

Per la crema
400 g di sour cream
il succo di un limone
3 cucchiai scarsi di zucchero semolato bianco
2 cucchiai di miele di fiori d'arancio
un cucchiaio scarso di maizena
un bicchiere d'acqua

Uno spicchio di arancia candita per decorare

Ho messo gli zuccheri in un  pentolino dal fondo pesante insieme al miele e al burro, ho spostato il pentolino su un fuoco bassissimo e ho mescolato finchè non si è sciolto tutto.

Ho quindi aggiunto le uova, e, fuori dal fuoco, la farina, impastando finchè non ho ottenuto una massa morbida e omogenea che ho fatto poi riposare in frigo per mezz'ora.

L'ho quindi stesa e ne ho ricavato sette dischi sottili del diametro di 12 cm, che ho poi cotto individualmente in forno a 170° per 7 minuti.


Ho cotto anche i ritagli di pasta, che ho poi sminuzzato. 
Mentre i dischi raffreddavano, ho fatto la crema al limone: ho unito zucchero e maizena in un pentolino, ho aggiunto l'acqua e quando il composto ha iniziato ad addensarsi ho unito il limone.

Ho lasciato raffreddare e ho poi unito la crema alla sour cream. 
Ho quindi iniziato a comporre il dolce, alternando gli strati con la crema e ricoprendo infine il dolce con le briciole ottenute dai ritagli.


Con questo dolce partecipo all'MTC di Febbraio.

27 commenti:

  1. Mi capiterà forse di andare ad AbuDhabi quest'anno per pochi giorni, ma mi sa che ripasserò di qua per cercare di capire dove trovare esattamente quella cafeteria russa...mi hai incuriosita tanto!! E complimenti per l'aspetto bello della tua torta!! Mi ispira tanto

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    1. Grazie mille, Flavia!!
      Guarda, la cafeteria è questa: https://www.zomato.com/it/abudhabi/russian-kitchen-house-cafeteria-al-markaziya

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  2. Ma che meraviglia questa torta!!!
    Non ho idea se si avvicini o meno all'originale. So però che me ne scofanerei volentieri una fetta!!!

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  3. OH!! io non conosco Abu Dabi ma la Medovik la conosco bene :))) E credo proprio che sei riuscita ad imitarla perfettamente. Grazie.

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  4. Ho letto e riletto la ricetta tre volte di fila per memorizzarla. Benchè possa stamparla quando voglio, se una cosa mi intriga la devo assolutamente mettere in un cassettino della mia memoria. Questo dolce ora ha il suo cassettino, grazie!

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  5. Per un po' mi sono sbellicato dalle risate a leggerti, perchè sembravo io quando ho voglia di fare qualcosa in cucina di sfizioso e la dispensa rema contro, così devo adattare con quello che ho e ogni tanto salta fuori qualcosa di speciale.
    Non ho mai sentito parlare della Medovik, dopo vado ad approfondire in rete, ma confesso che di tutta la ricetta mi ha colpito il procedimento di preparazione dell'impasto, con l'aggiunta delle uova ai precedenti ingredienti caldi, non c'è il rischio che cuociano? (non è segnata la quantità di burro da usare nella lista degli ingredienti).
    Così d'istinto ho pensato che il risultato fosse simile alla frolla, ma dalle foto dei dischi cotti sembra un impasto compatto fuori e morbido dentro.
    Insomma la curiosità per questo dolce a me sconosciuto mi spinge a sperimentarlo quanto prima, sperando che il forno ventilato non secchi troppo l'impasto.
    Non ho la più pallida idea di cosa sia il Sour Cream, è qualcosa che posso sostituire con un altro ingrediente?

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    1. Ciao!
      Provo a rispondere alle tue domande. Il procedimento che usato per l'impasto non so se sia corretto, voglio dire, magari facendolo in un altro modo viene meglio. Però volevo che lo zucchero di sciogliesse col miele e il burro, e ho pensato che facendolo a caldo avrei avuto un risultato migliore.
      Le uova non si sono cotte perchè il fuoco era bassissimo ( questo non l'ho scritto, devo correggere) quel tanto necessario per far fondere il burro ( circa 80 g, a proposito!! ora correggo anche quello).
      I dischi una volta cotti avevano una consistenza completamente diversa dalla frolla, che però non saprei descriverti. Una volta composta la torta la loro consistenza è cambiata ancora diventando simile a quella del biscotto nei gelati biscotto, hai presente?
      Per quanto riguarda la sour cream, questa è la prima volta che la usavo. Non so se sia la stessa che usa il ristorante russo, ho l'impressione che quella fosse più fluida, mentre quella che ho utilizzato io era solida, tipo formaggio Philadelphia, per intenderci. Il sapore acidulo però era lo stesso. Penso che il suggerimento che ti ha dato Alessandra più sotto sia ottimo, per realizzarla a casa.

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  6. Non ho la più pallida idea di come sia realmente questo dolce, ma mi hai fatto venire voglia di cucinare la tua versione, per me è abbastanza :)

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  7. la prima Medovnik che ho visto, l'aveva preparata la mia amica rumena: io gliel'ho fotografata, per metterla sul suo blog- dopodiché ce la siamo mangiata a 4 palmenti, marito-che-non-ama-i-dolci compreso.
    Andare a memoria o meglio:provare a ricostruire con la memoria questa torta è roba da fuoriclasse, folli, però :-) ma guai se non si fosse così, quanto meno in questo gioco che ormai raccoglie tutti i pazzi di questo mondo: fra l'altro, ma vado a memoria e potrei anche sbagliare,credo che tu abbia scelto pure la versione "mi incasino la vita", quella con l'impasto di base più complicato. Credo che esista una versione "for dummies" con l'impasto qualsi liquido che si cola nello stampo,senza dover prendere le misure. in tutti i casi, è un capolavoro.E nonti dico che hai ucciso la gara, ma anche sì :-) Eccezionale!

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    1. Ale, grazie di cuore. Un impasto liquido in effetti sarebbe stata un'idea fantastica.. Grazie ancora.

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  8. la sour cream in Italia è sempre difficile da trovare: io la facevo in casa, acidulando la panna con qualche goccia di succo di limone-e poi la lasciavo a temperatura ambiente per 24 ore. Sennò andavo nei caruggi, dietro Sottoripa, e svoltando nel punto giusto finivo nel negozio di specialità russe :-)

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    1. Davvero dietro Sottoripa c'è un negozio di specialità russe? O.O ma sai che non lo sapevo???

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  9. La descrizione della proprietaria del ristorante è da antologia. Un personaggio perfetto per un romanzo sul cibo, che tu hai raccontato con un'abilità senza eguali (volevo sapere come andava a finire la storia :) ). In ogni caso il posto deve essere davvero speciale per essere così nitido nei tuoi ricordi. Sicuramente quanto questa torta, che io non potrei mai provare a fare, conoscendo la mia abilità nello spatasciare robe impilate più alte di 3 cm.
    Meravigliosa la decisione di aromatizzare al limone il dolce. Complimenti davvero. Un abbraccio, Pat

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  10. ...questa torta russa per me era una sconosciuta : ora mi toccherà provarla! Parecchio invitante!

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  11. Mi ha intricato la foto li per li...e ora sono certa che è fantastica!

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  12. Alla fine questa sfida è servita anche a te a superare un "trauma da miele"!

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  13. Ieri sono stato a trovare una coppia di amici di cui lei è originaria dalla Lettonia.
    Mi hanno fatto assaggiare un dolce che, mi diceva lei, si usa fare in Lettonia per festeggiare il giorno della Repubblica.
    L'aspetto era invitante ma è stato soprattutto il sapore che mi ha sorpreso, perchè come consistenza era completamente diverso da qualsiasi dolce avessi mai assaggiato.
    C'era questo sentore di miele stemperato nell'impasto e un mix di dolce acido tipico dello yogurt nella crema in un equilibrio tra sapori molto interessante.
    Ma era soprattutto l'impasto che mi intrigava perchè non riuscivo a classificarlo.
    Chiedo così qualche info generica e mi parla di questi sette dischi di impasto da preparare prima per impilare poi alternati alla crema.
    Lì ho avuto un'illuminazione, ecco cos'era quel dolce particolare di cui non avevo mai sentito parlare fatto da Phaedra.
    Quindi sono tornato qui a controllare e direi che potrebbe essere lo stesso, almeno l'aspetto è quello, solo una differenza ma voglio essere sicuro di aver capito bene, pare non abbia usato uova (magari è la versione lettone)
    ecco, se dovessi descrivere la consistenza dell'impasto direi una via di mezzo tra un pan di spagna e un savoiardo, giusto per capire quanto è strano, cioè ha l'aerazione di un impasto morbido ma la consistenza di un impasto secco, che poi assorbe perfettamente l'umido della crema.

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    1. La consistenza è esattamente tra il pan di spagna e il savoiardo! penso proprio che possa essere lo stesso dolce. Per quanto riguarda le uova: io le ho messe, ma non stavo seguendo una ricetta, bensì' cercando di ricostruire un ricordo. Magari non ci vanno e senza viene meglio. Appena riesco riprovo a fare il dolce senza le uova. Grazie di cuore!

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  14. prima chiedo conferma, non vorrei che per senza uova intendesse la crema più che l'impasto, perchè al solito ci siamo scambiati info tra un argomento e l'altro di conversazione, vista la laboriosità non vorrei che tu facessi una versione immangiabile.
    ho visto in rete che c'è anche una versione ungherese con le noci, ma onestamente mi ispira di più la tua e quella della mia amica.

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  15. Rieccomi, come sospettato c'era stato un fraintendimento, nell'impasto ha usato le uova, mentre nella crema no.
    Mi farò dare la ricetta perchè sono curioso di vedere le similitudini con quella che hai costruito tu basantodi sulla memoria di un ricordo, tanto di cappello, non so se ci sarei riuscito con una ricetta simile, soprattutto per la particolarità dell'impasto completamente diverso da quelli che ho sperimentato io fino ad ora.

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    1. Sono molto interessata a vedere com'è la ricetta della crema, la mia necessita di miglioramenti... posso chiederti di postarla qui, quando l'avrai?

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