mercoledì 7 marzo 2012

Assurdamente

Qualche giorno fa, al supermercato dove andiamo una volta alla settimana, passando davanti al banco degli alimenti freschi ho visto la carne macinata. Noi non mangiamo quasi mai carne, perche’ quella che vedo qui nel banco frigo di solito non mi ispira, ma quel giorno l’ho comprata, con l’obiettivo di fare le lasagne al ragu’.
Detto fatto, il giorno dopo mi sono messa di buon’ora a preparare il sugo. Soffritto, carne, vino rosso per sfumare, pomodoro, avevo tutti gli ingredienti. Mentre quello cuoceva, riempiendo la cucina di un profumo “di casa”, mi sono messa ad impastare le uova e la farina.
Diciamoci la verita’: ho fatto la pasta a mano innumerevoli volte, e lo stesso il ragu’, ma non avevo mai fatto le lasagne. Al momento di riempire la teglia mi rendo conto che ho forse abbondato un po’ con le dosi, e invece di una teglia ne sono uscite due.
Pazienza, mi dico, la congelo.
Inaspettatamente vengo pero’ invitata da una ragazza che abita sul mio stesso piano a partecipare ad una lezione di yoga che si sarebbe svolta quel pomeriggio, e mio marito mi suggerisce di portare in dono la teglia di lasagne, “cosi’ ti fai subito delle amiche”. Va bene, andiamo.
Siamo in tutto cinque ragazze, compresa l’istruttrice, che e’ venuta a domicilio. Iniziamo. Io sono l’unica a non aver mai fatto yoga, ma pazienza, c’e’ sempre una prima volta.
Ci rilassiamo, eseguiamo vari esercizi, guidate dalla voce dell’insegnante.
“Ecco, ora l’energia negativa sta uscendo da voi... la sentite? La sentite vero?” Beh, sinceramente? No. Cos’e’ esattamente “l’energia negativa”? come si misura?
Pazienza, mi dico. Forse lo dice per aumentare la nostra concentrazione..
La lezione prosegue. La maestra continua a parlare di energie e sensazioni varie che noi dovremmo provare e percepire. Verso la fine ci fa stendere a terra, e la lezione di yoga lentamente si trasforma, a mio parere, in un tentativo di ipnosi.
“Ecco, ora siete perfettamente tranquille”. E va bene, ci sta.
“La vostra vita e’ felice e rilassata, i vostri problemi sono scomparsi”. Beh, oddio, magari bastasse una lezione di yoga per far sparire i problemi.. li elimini tu gli scarafaggi dal mio appartamento?
“Ora state perdonando i vostri nemici, il mondo e’ in armonia con voi”. Questo mi sembra un pochino troppo. I miei nemici? Quali nemici? E’ perche’ li devo perdonare? Cosa c’entra con lo yoga?
La lezione finisce. Ora si mangia. Forse le mie lasagne, fatte con amore e portate in dono? Certo che no. L’insegnante tira fuori dalla borsa delle verdure, ed inizia a preparare dei frullati. Quando ne ha finito uno lo assaggia. L’espressione incerta iniziale si trasforma in un’estasi paradisiaca. Zucchine e mandorle tritate insieme possono farti vedere la Madonna, a quanto pare.
I frullati si mangiano con accompagnamento di verdure crude. Come il cavolfiore, che notoriamente si mangia crudo.
Mentre mangiamo lei ci racconta di essere vegana al 100%, e quando possibile mangia solo roba cruda.
Le tre ragazze che sono con me annuiscono. Una ammette di essere vegana. Anche un’altra. L’insegnante racconta di aver lasciato il fidanzato perche’ mangiava bistecche. L’orrore si dipinge sul volto delle mie compagne al pensiero di una simile esecrabile creatura.
Bistecche. Cosa ci tocca sentire. Sono ancora legali?
Mentre le ascolto in silenzio, gia’ da un bel po’ i miei pensieri sono fermi sulle mie lasagne, sole solette sul tavolo della cucina, piene di carne e formaggio. Mi giro verso la padrona di casa, l’unica che non ha ancora espresso il suo parere, e le chiedo con gentilezza se pensa di mangiare la mia pirofila di pasta.
Lei mi guarda, e’ combattuta. Infine ammette che pur essendo sicura che siano ottime, anche lei e’ vegana, e non se la sente di mangiarle..
Morale della storia, le lasagne che dovevano servire a farmi delle amiche me le sono riportate a casa.
Quanto e’ assurdo che io abbia portato una teglia di lasagne col ragu’ in dono in una casa vegana?
Ah, sia chiaro: non ho niente contro i vegani. Quello che mi infastidisce e’ il fondamentalismo, e ancora di piu’ la mancanza di rispetto: prima di dimostrare orrore per i carnivori almeno bisognerebbe accertarsi che non ce ne sia una seduta al tuo tavolo...

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