tag:blogger.com,1999:blog-24341207115497875452024-03-14T08:27:13.663+08:00From another point of viewDiario di una farfalla curiosaPhaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.comBlogger161125tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-70543631687697152442021-02-09T18:14:00.000+08:002021-02-09T18:14:05.120+08:00Amicizie insolite, una piccola storia delicata<div style="text-align: justify;">Ermanno* ha 95 anni e di cose ne ha viste tante. Troppe, probabilmente. Ha lo sguardo stanco di chi della vita ormai e' stufo.</div><div style="text-align: justify;">Passa le giornate seduto su di una poltrona nella sua stanza. Sul muro alle sue spalle, foto di tempi lontani, di quando la moglie era ancora viva, di quando i figli lo venivano a trovare. Ermanno non le guarda mai. Sa che sono li', a testimonianza che la vita, prima, e' stata bella. </div><div style="text-align: justify;">Ora le giornate sono grigie, la depressione gli pesa sulle spalle e sul cuore.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ogni giorno e' uguale al precedente e si svolge sulla poltrona. Ermanno non legge, non guarda la televisione, passa le ore con lo sguardo fisso nel vuoto, dal momento in cui si sveglia fino a quando il sonno non inizia a pesare sulle sue palpebre.</div><div style="text-align: justify;">Una routine sempre uguale, giorno dopo giorno, anno dopo anno. Ermanno rifiuta ogni tentativo di essere coinvolto nella vita della casa di riposo, si schermisce quando le animatrici provano a coinvolgerlo in qualche attivita', a qualunque cosa preferisce la sua poltrona, la liberta' di non prestare attenzione a niente e a nessuno se non a se stesso, una solitudine auto-imposta che dura da quando la stanza numero cinque e' diventata la sua. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Io vedo Ermanno ogni giorno, ogni mattina lo lavo, lo vesto, gli faccio la barba. Assisto impotente al suo costante ripiegarsi su se stesso, al crescente disinteresse verso il mondo. E' come se ogni giorno lasciasse indietro un pezzetto di se', liberandosi pian piano di desideri, ricordi, sogni, interessi. Un lento processo di deumanizzazione che ha come traguardo ultimo la morte. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Finche' un giorno, all'improvviso, succede qualcosa.</div><div style="text-align: justify;">- C'e' un uccello che da due giorni si siede qua fuori nel giardino, subito fuori dalla porta-finestra. Magari e' malato o ha un'ala rotta. Puoi controllare? - mi chiede Ermanno.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Apro la porta-finestra, in effetti in mezzo all'erba c'e' una specie di colombo, non so il nome ma e' un volatile molto comune in questa parte d'Australia. L'animale e' accovacciato per terra, immobile, con lo sguardo fisso su di me. Appena mi avvicino vola via. Sembra in perfetta salute.</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1DQBNTyZSEWo_srUn1uwod-NE7xIrkOd8CDXuC6XM11ychqTPST31MuluKctDhDg_8oKNqQe2UoGPrikT6O17N0llY-hAXVAHFUKXSj7a8loCWe8NuVZGAYEP7N66Q3rBb1IuRxztqZpp/s2048/Common_Bronzewing_male_-_Patchewollock.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1366" data-original-width="2048" height="372" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj1DQBNTyZSEWo_srUn1uwod-NE7xIrkOd8CDXuC6XM11ychqTPST31MuluKctDhDg_8oKNqQe2UoGPrikT6O17N0llY-hAXVAHFUKXSj7a8loCWe8NuVZGAYEP7N66Q3rBb1IuRxztqZpp/w559-h372/Common_Bronzewing_male_-_Patchewollock.jpg" width="559" /></a></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: left;"><div style="text-align: justify;">Alle dieci porto ad Ermanno una tazza di te'. La bestiola e' di nuovo li' fuori, accovacciata per terra, a circa un metro di distanza da dove si era sistemata prima. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">- Sei sicura che stia bene? - noto un'ombra di qualcosa di nuovo, nella sua voce. Una sfumatura di preoccupazione. Per la prima volta dopo anni, l'attenzione di Ermanno e' concentrata su qualcosa che non e' lui stesso, qualcosa di diverso, qualcosa del mondo esterno.</div></div><div style="text-align: justify;">- Guarda, non sono una specialista, ma mi sembra che il colombo stia benone. Hai considerato che potrebbe essere il contrario?</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La conversazione lo sta annoiando. Gia' non mi guarda piu'.</div><div style="text-align: justify;">- Il contrario di cosa? - mi chiede, con voce incolore.</div><div style="text-align: justify;">- Magari e' l'uccello ad essere preoccupato per te. Ti vede ogni giorno immobile in questa poltrona, magari lui pensa che sia <i>tu</i> quello che sta male o che ha una gamba rotta. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Ottengo un piccolo sorriso, fugace come un arcobaleno dopo una pioggia estiva. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il giorno dopo, quando entro nella stanza col vassoio della colazione ed apro le tende, il colombo e' di nuovo li'. E non e' solo, ce n'e' anche un altro. </div><div style="text-align: justify;">- Ermanno, c'e' il tuo amico! e ha portato compagnia!</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Il collo si allunga, un altro piccolo sorriso affiora sul viso stanco. Due sorrisi in due giorni e' piu' di quanto abbia visto in un intero anno. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">Non ho idea del perche' i colombi si soffermino davanti alla porta-finestra della stanza numero cinque. Ma so per certo che, da quando hanno fatto la loro apparizione, Ermanno passa il suo tempo a guardarli, e poi me li racconta. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">-... e ce n'e' uno un po' piu' piccolo, un altro che ha un segno chiaro sul collo. Una deve essere una femmina, magari quello piccolo e' il suo pulcino. E poi ogni tanto arrivano anche le gazze....</div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">La storia e' finita. Non ha niente di eccezionale o di anomalo, non finira' mai sul giornale, si tratta solo di volatili molto comuni che passeggiano nel giardino di una casa di riposo australiana, piccoli fatti di ogni giorno, minuzie senza importanza. </div><div style="text-align: justify;">Eppure, da quando le bestiole hanno fatto la loro apparizione, una scintilla d'interesse e' sbocciata nel cuore del vecchio signore, donando alla sua vita una piccola sfumatura colorata. </div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;">*Il nome Ermanno e' ovviamente di fantasia. </div>Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-12350340374838704052021-02-07T13:30:00.000+08:002021-02-07T13:30:04.283+08:00Andare a vivere in una casa per criceti<p> </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh98zo9D8Mzv5-fRmvvBguJfU1jPO0un7osAQnPapOWs2HmotegQBFVGpfeQ9I3LtPNoZlR_WDeMzyyL0TZwwQRBl8vvoXR862Yjl5uqRrFZrGl8z_hD7atxqB7TdHNpRAIX5308xJ4BZqh/s800/house.jpg" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="800" height="398" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh98zo9D8Mzv5-fRmvvBguJfU1jPO0un7osAQnPapOWs2HmotegQBFVGpfeQ9I3LtPNoZlR_WDeMzyyL0TZwwQRBl8vvoXR862Yjl5uqRrFZrGl8z_hD7atxqB7TdHNpRAIX5308xJ4BZqh/w637-h398/house.jpg" width="637" /></a></div><br /><p></p><p style="text-align: justify;">Il Coronavirus ha portato inaspettate conseguenze, qui in Western Australia. Dopo una iniziale corsa per <a href="https://farfallacuriosa.blogspot.com/2020/03/il-western-australia-ai-tempi-del.html" target="_blank">accaparrarsi l'ultimo rotolo di carta igienica</a>, le frontiere internazionali sono state chiuse, l'assalto ai supermercati si e' per fortuna placato, il numero di contagi e' fortuitamente sceso, e l'Australiano medio e' stato preso dalla smania di abbandonare la sua residenza urbana per trovare rifugio in luoghi piu' bucolici e agresti. Il settore immobiliare ha subito un'impennata, immobili che giacevano invenduti da decenni hanno finalmente trovato nuovi acquirenti e gli sperduti villaggi australiani hanno ricevuto nuova linfa vitale. </p><p style="text-align: justify;">Il Freaky Village non e' stato esente da questo fenomeno e abbiamo assistito alla vendita di terreni e proprieta' che giacevano invenduti da tempo immemore. Nel contempo, una leggera ansia ha iniziato ad insinuarsi nelle nostre menti. Sono anni che sfogliamo pigramente le pagine degli annunci immobiliari, cercando una casa da comprare. Cosi', senza troppa intenzione di farlo in tempi brevi, ma sempre con un occhio sulla situazione locale degli alloggi.</p><p style="text-align: justify;">- Ma sai che sono riusciti a vendere anche quel terreno poco distante da qui? quello attraversato dal ruscello che esonda ogni volta che piove? quello dove non e' possibile costruire? e anche quella catapecchia orrenda sull'angolo della via principale, quella con i buchi nel muro rattoppati con gli stracci, hai presente?</p><p style="text-align: justify;">Il fatto che la gente avesse comprato proprieta' che avevamo sempre ritenuto invendibili, ci ha portati a rivalutare la mollezza con cui avevamo sempre considerato l'opzione di acquistare. </p><p style="text-align: justify;">Per farla breve, in quattro e quattr'otto abbiamo individuato una casa in vendita ad un prezzo ancora potabile, siamo andati a visitarla, abbiamo fatto un'offerta, aperto un mutuo e ci siamo ritrovati proprietari di un immobile. Ullalla'. </p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXsNfUQFd06XIyukBE7Hei-wqqsIaCqraq63U7dM6FuENGeMFpFf2_nW-btH6hE1t0yW85-z5uc4wrCYp2JTSqTVdkZD6CaQOX8fzcq_WizRLQAcG22S6qTUO6ntUbPPn1lgGO2LchUnD4/s245/happiness.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="245" data-original-width="245" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgXsNfUQFd06XIyukBE7Hei-wqqsIaCqraq63U7dM6FuENGeMFpFf2_nW-btH6hE1t0yW85-z5uc4wrCYp2JTSqTVdkZD6CaQOX8fzcq_WizRLQAcG22S6qTUO6ntUbPPn1lgGO2LchUnD4/s0/happiness.gif" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;"><a href="https://farfallacuriosa.blogspot.com/2016/05/casa-dolce-casa.html" target="_blank">Mi ero gia' dilungata</a> su quanto il concetto di "casa" qui sia diverso dall'idea che solitamente se ne ha in Italia, parlo in termini strettamente strutturali. In Italia non ti verrebbe mai in mente di chiedere all'agente immobiliare se l'edificio ha le fondamenta, o se possiede un isolamento termico adeguato, o di cosa sono fatti i muri. Le case vengono indiscutibilmente costruite in mattoni e sono fatte per durare. </p><p style="text-align: justify;">Qui l'idea e' diversa, specie fuori dalle citta'. La casa che compri oggi verra' venduta un domani non troppo lontano, per comprarne un'altra migliore. Puoi trovare alloggi senza fondamenta, con pareti di legno e alluminio, costruiti in un mesetto. I mattoni sono merce rara. </p><p style="text-align: justify;">- Descrivici la casa nuova! - mi hanno detto i miei genitori, subito dopo il trasloco.</p><p style="text-align: justify;">La casa nuova e' bellissima, ho detto loro. Tutta bianca. Ha una veranda anteriore e una posteriore. Un giardino anteriore cintato da una siepe di rosmarino, con un vialetto e alberi di pero, e un immenso giardino posteriore, con querce, alberi da frutto, tantissime rose, un orto, addirittura una piccola serra..</p><p style="text-align: justify;">- Di cosa sono fatti i muri della casa? - mi ha interrotto mio padre, conoscendo le carenze architettoniche australiane. </p><p style="text-align: justify;">- Ecco, non sono proprio sicura - ho esordito io, cercando di guadagnare tempo - esternamente si nota una materia metallica la cui superficie appare ondulata...</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhEdbNrRRiSZrNdnBNONLnT-35pTZ88pRMQe8cLPAttpvsYDQJxnL2mTWP7l3EFlq3ubprJHslLrDpQKofcKgfwu3Q1jFNLAkKbuONET1BCxgZhgHx8FhLgXYTfasOvIc09VX5mNldWtjl/s2048/IMG_2021-02-05-13-15-10-479.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="2048" data-original-width="1536" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjhEdbNrRRiSZrNdnBNONLnT-35pTZ88pRMQe8cLPAttpvsYDQJxnL2mTWP7l3EFlq3ubprJHslLrDpQKofcKgfwu3Q1jFNLAkKbuONET1BCxgZhgHx8FhLgXYTfasOvIc09VX5mNldWtjl/w300-h400/IMG_2021-02-05-13-15-10-479.jpg" width="300" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Caspiterina, un muro in pregevole lamiera!</td></tr></tbody></table><br /><p style="text-align: justify;">Si tratta di lamiera, papa'. Lamiera, va bene? qui la usano anche per le case, non solo per i pollai. E non abbiamo le fondamenta, di questo sono certa. La casa poggia su pali metallici che qui chiamero' pomposamente "di acciaio" perche' fa molto cool. Magari poi sono davvero di acciaio, chi lo sa?</p><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3YaC4OQxLARX3UEfFysmKJs2RIspFXPDonY4fE-l9qI64Nhl-FisuHRHf6uF2GIWm_YXhki0SSlZCEb53PpBAHpzMQ1Ie7ZoGdoGl3VfBpxQ2eCgJSF17Up3vl0XkFLZbHCoAPfGZU80N/s160/laugh.gif" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="160" data-original-width="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3YaC4OQxLARX3UEfFysmKJs2RIspFXPDonY4fE-l9qI64Nhl-FisuHRHf6uF2GIWm_YXhki0SSlZCEb53PpBAHpzMQ1Ie7ZoGdoGl3VfBpxQ2eCgJSF17Up3vl0XkFLZbHCoAPfGZU80N/s0/laugh.gif" /></a></div><br /><p style="text-align: justify;">Per dignita' vi risparmio la descrizione dell'isolamento termico dell'abitazione. Comunque sia, al di la' di questo e altri <i>difettucci</i>, per noi il problema principale al momento e' che la casa ha una stanza in meno degli alloggi in cui abbiamo abitato in precedenza. In pratica e' grande quanto una casetta per criceti, e noi abbiamo TONNELLATE di roba, specialmente quintali di libri e scatoloni su scatoloni pieni di vecchio materiale scolastico appartenente al coniuge. </p><p style="text-align: justify;">Ovviamente di una buona parte di queste cose ci siamo accorti DOPO l'acquisto. Del resto, in quei sette minuti netti in cui visiti la casa con l'agente immobiliare non riesci a farti un'idea molto precisa e la disponibilita' di case nell'area e' quello che e' e c'e' di peggio, molto di peggio. </p><p style="text-align: justify;">La casa e' stata costruita nel 2013 per un'anziana signora di nome Margaret, che vi ha vissuto fino alla fine dei suoi giorni. Ora, uno si aspetterebbe che, una volta passato un periodo di tempo ragionevole dal triste evento, la famiglia inizi a mettere a posto. Questo lo teniamo, questo lo buttiamo, qui puliamo cosi' poi possiamo vendere la casa. </p><p style="text-align: justify;">Non ci e' ben chiaro cosa sia successo, ma questo processo non si e' verificato, e l'abitazione e' stata venduta "con tutto quello che contiene" come recita il contratto. Non solo i mobili che appartenevano a Margaret, ma tutti i suoi libri, le sue pentole, i suoi quadri. Tutti i soprammobili, le tovaglie, i canovacci, le giacche, le borse, la valigia con cui Margaret aveva fatto un viaggio in Inghilterra, la manciata di sterline che aveva conservato a ricordo di quell'esperienza, addirittura le bottiglie di olio e aceto ancora sul ripiano accanto ai fornelli, come se l'anziana signora fosse uscita di casa cinque minuti fa per comprare qualcosa e dovesse essere di ritorno tra pochi minuti. </p><p style="text-align: justify;">Tutta la vita di una persona negli oggetti che possedeva. I suoi interessi, i suoi hobbies. Una cassapanca piena di lana grezza tinta in casa con colori ricavati dalle piante del giardino. Un piccolo telaio da tessitura. La medaglietta appartenuta a Watt, un cagnolino deceduto probabilmente anni fa. </p><p style="text-align: justify;">Nei giorni del trasloco, mentre esaminavo questi oggetti decidendo cosa tenere e cosa buttare, avevo la stranissima sensazione di rovistare in una casa che non mi apparteneva, come se fossi stata una ladra. Avvertivo la presenza impalpabile di Margaret accanto a me. Mi interrogavo su quanto fosse giusto gettare via cose che per questa donna avevano avuto un significato affettivo particolare. Posso disfarmi della lana? buttare via la medaglietta di un cagnolino che non ho mai conosciuto ma che lei ha certamente amato?</p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzU8hMTkTTWomDTN9bCrLxvSP5lzP7kV8NvlQT3gUGyx2mgyGfsXdBq-rlTZMfsUTVvkQNKiMc8RuYAyihFX-cri0gZggUX2LdMU0DNCFlz06PpJzeaXFtjxrJBiQfHPKb5KRc-vv4fGvy/s576/crying.gif" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="324" data-original-width="576" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhzU8hMTkTTWomDTN9bCrLxvSP5lzP7kV8NvlQT3gUGyx2mgyGfsXdBq-rlTZMfsUTVvkQNKiMc8RuYAyihFX-cri0gZggUX2LdMU0DNCFlz06PpJzeaXFtjxrJBiQfHPKb5KRc-vv4fGvy/s320/crying.gif" width="320" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sono una ragazza sensibile, lo so. <br />E mi faccio problemi idioti.</td></tr></tbody></table><br /><p style="text-align: justify;">E' passato qualche mese, dal trasloco. Ho donato quasi tutti i suoi libri, buttato una parte degli oggetti, altri li ho spostati in attesa di decidere di cosa farne. </p><p style="text-align: justify;">E poi c'e' il giardino, l'enorme giardino posteriore. Margaret adorava il suo giardino, ci passava ore. Quando siamo arrivati noi, piu' che un giardino abbiamo trovato una jungla, con tutte le piante ipercresciute, i rampicanti che si insinuavano ovunque, l'erba alta. </p><p style="text-align: justify;">Lentamente, lo sto rimettendo a posto, ho piantato un piccolo orto, sto facendo progetti di potatura per l'inverno. Piano piano ci stiamo sistemando, inventando nuovi spazi dove mettere le nostre cose. Ogni giorno sento che la casa diventa sempre piu' nostra, la presenza ingombrante della precedente proprietaria si va piano piano affievolendo. Abbiamo sistemato i libri negli scaffali e il pavimento non e' (ancora) crollato sotto al peso, hurra'!</p><p style="text-align: justify;">E con questo, per oggi e' tutto. Un saluto dalla nostra casetta per criceti, alla prossima. </p><table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><tbody><tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxhjKr3pL1WYDqUaYvsYLHn0rceXM21DMsYQz1HQH3Q1AHBJ54B4F3ITzcJVmnxt0LH_wD7Kv-lD5-PYpqYJbNDAD6mdDMpNy2KSJYgX1LqYGWVA5vDjsQtbT1CB4hgtb6CjuPgp6XQY1b/s2048/IMG_2021-02-04-11-15-24-278.jpg" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1536" data-original-width="2048" height="474" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhxhjKr3pL1WYDqUaYvsYLHn0rceXM21DMsYQz1HQH3Q1AHBJ54B4F3ITzcJVmnxt0LH_wD7Kv-lD5-PYpqYJbNDAD6mdDMpNy2KSJYgX1LqYGWVA5vDjsQtbT1CB4hgtb6CjuPgp6XQY1b/w632-h474/IMG_2021-02-04-11-15-24-278.jpg" width="632" /></a></td></tr><tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Fluffy e Chai adorano il nuovo divano.</td></tr></tbody></table>Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-59117299970513726792020-04-05T14:24:00.001+08:002020-04-05T14:42:22.975+08:00In punta di piedi<div style="text-align: justify;">
Il sentiero e' stretto e in salita e si arrampica sul monte in mille curve, tra gli alberi e le chiazze di neve. Ho il fiatone, gli sbuffi che si condensano nell'aria fredda. Quanti anni potevo avere? 15? 18?<br />
- <i>Zio, non ce la faccio a starti dietro! rallenta!</i><br />
Tu ti giri, sorridi. Mi dici che per camminare in salita non devo appoggiare i talloni.<br />
- <i>Devi camminare in punta di piedi, sei vuoi arrivare in cima! </i>mi dici.<br />
<br />
Ricordi di giorni lontani, istantanee che affiorano nella mia memoria come vecchie fotografie, remote eppure inspiegabilmente vivide. Vorrei poterle estrarre dalla mia mente e conservarle in un album, in un computer, in qualcosa di diverso dalla mia testa, perche' la memoria umana e' labile. Dimentichiamo, anche se non vorremmo. E io ho il terrore di dimenticare. Di perdere la memoria del taglio dei tuoi occhi, il modo in cui camminavi, l'odore dei tuoi vestiti.<br />
Tutte quelle piccole cose che non ho mai osservato volontariamente, ma che facevano da corollario alla tua persona.<br />
<br />
Su youtube ci sono i video delle tue conferenze. Non so quanto ho pianto la prima volta che ne ho visto uno. Eccoti li', uguale a come ti ricordo, la tua voce, l'espressione del tuo volto. E' stato struggente vederti vivo, l'illusione di poterti incontrare di nuovo. Ho rivisto quel video almeno dieci volte, solo per sentire ancora il suono della tua voce. E' stato lunedi' 23 Marzo, il giorno dopo la tua morte.<br />
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Mamma me l'ha detto subito, quando ci siamo sentite su skype quella domenica, come al solito.<br />
"Flavia, purtroppo devo dirti una cosa". Ho capito subito che parlava di te, aveva le lacrime agli occhi. E' stato un orrendo deja vu di quel 4 Marzo 2018, quando alla consueta chat della domenica ho trovato solo papa'.<br />
- <i>Lo zio ha avuto un ictus, e' in coma, mamma e' partita stamattina per andare da nonna</i>.<br />
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In questi giorni ho letto un sacco di necrologi. I tuoi colleghi dell'universita' hanno esaltato la tua intelligenza, il tuo amico Arnaldo ha elencato le montagne che avete scalato insieme, dal McKinley in Alaska al Muztaghata nel Pamir tibetano, a tutte le cime conquistate nelle Ande.<br />
<br />
Mi sono resa conto che di una persona si tendono a vedere sempre le stesse cose, come due corpi celesti in orbita sincrona. La prima cosa che colpiva di te era la tua immensa intelligenza, la tua straordinaria memoria, la tua incredibile conoscenza di qualunque argomento, dalla Fisica Teorica alla Chimica, dalla Letteratura alla musica classica, per non parlare di ogni sentiero su ogni rilievo italiano (e una buona parte di quelli esteri) . Ma c'erano tante sfaccettature di te che mi sono ignote. Non so com'eri come professore, non conosco l'espressione che avevi negli occhi quando ti trovavi su qualche remota catena montuosa ai confini del mondo, non so qual era l'ultima cosa a cui pensavi prima di addormentarti nella tua casa di Pavia, non so quali fossero le tue paure, i tuoi sogni. Non so perche' a volte tu preferissi isolarti dalla famiglia. Ci sono tutti i ruoli di cui non ho esperienza diretta, non so come sei stato come figlio, fratello, marito, padre, nonno. Molte cose di te sicuramente non le ho mai capite. Avevi luci ed ombre, non sei stato perfetto. Ma chi di noi lo e'? Io spero solo che tu sia stato felice.<br />
<br />
Per me sei stato lo zio migliore che potesse esserci, nei tuoi confronti provo solo gratitudine. Mi ricordo quel pomeriggio passato a parlare insieme dei pianeti del sistema solare. Quanti anni potevo avere? ero poco piu' che una bambina. Quel giorno hai piantato in me il seme dell'amore per l'Astronomia, che negli anni successivi e' germogliato e cresciuto.<br />
Mi ricordo quel giorno del 2006 in cui eri a casa nostra a Genova. Forse avevi qualche conferenza in citta'? Io mi accingevo a scrivere il primo capitolo della mia tesi di laurea. Era primo pomeriggio, mamma usci' di casa, dicendoci di badare ad una pentola che sobbolliva in cucina. Un'ora dopo il primo capitolo della tesi era pronto, mentre la pentola e il suo contenuto finirono nella spazzatura. Quella tesi mi valse la lode.<br />
Ricordo il giorno in cui ti ho telefonato chiedendoti se potevi fare da testimone al mio matrimonio. Ricordo la sorpresa nella tua voce, la gioia. Ricordo come ogni volta che venivamo in Italia tu cercavi il modo di vederci, anche solo per un giorno. Ti sono enormemente grata per tutto questo.<br />
<br />
Quando papa' mi disse che eri in coma, ricordo la mia incredulita'. Ho sempre pensato che saresti morto in una spedizione, caduto in un crepaccio, strappato da una parete di roccia ghiacciata dal vento impetuoso. Sicuramente l'avresti preferito.<br />
Ho sperato, ho pregato, ho acceso candele, ho tentato ricatti e promesse con entita' invisibili pur di poterti riavere indietro. Ogni giorno la speranza di vederti riaprire gli occhi si assottigliava. Quando finalmente sono tornata in Italia, sono corsa al tuo capezzale e non ti ho riconosciuto. Ingrassato, senza occhiali, gli occhi chiusi. Tu gia' non eri piu' li', quello era solo un corpo ormai troppo danneggiato per potersi riprendere.<br />
<br />
Arnaldo ha scritto che hai "vissuto in punta di piedi e in punta di piedi te ne sei andato". E hai deciso di farlo proprio adesso, nel momento in cui, a causa dell'emergenza coronavirus, non e' stato possibile celebrare alcun funerale. E questo e' proprio della persona umile e schiva che sei sempre stata.<br />
Mi mancherai immensamente, pensare che non ti vedro' mai piu' mi causa un dolore immenso. Ti custodiro' per sempre nel mio cuore.<br />
Grazie, grazie di tutto. </div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-21387015265095875382020-03-19T17:11:00.000+08:002020-03-19T17:15:24.113+08:00Il Western Australia ai tempi del Coronavirus<div style="text-align: center;">
<b>Premessa </b></div>
<div style="text-align: center;">
(<i>che vale per qualunque cosa riguardante l'Australia</i>)</div>
<div style="text-align: left;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Durante il mese di Gennaio sono stata contattata da un numero impressionante di persone. Familiari, amici, gente che ho incontrato una volta e mai piu' vista e perfetti sconosciuti. Tutti avevano un'unica domanda: <i>Com'e' la situazione degli incendi, li' da te <u>in Australia</u>?</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Lo so, la televisione e i media italiani hanno problemi con la geografia e tendono a fare di tutta l'erba un fascio, pero' io vivo in Western Australia e gli incendi erano in New South Wales e Victoria. Per dire, da qui a Sydney sono quasi cinque ore di aereo. L'Australia e' un <i>continente</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' come se qualcuno venisse in Italia aspettandosi di trovare i fiordi, avendo letto che questo e' uno dei paesaggi che e' possibile ammirare in Europa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Questo per dire, quello che accade a Sydney non accade qui.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>La situazione qui adesso</b></div>
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<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel momento in cui vi scrivo, in Western Australia ci sono una cinquantina di persone positive al virus, soprattutto gente di ritorno da viaggi all'estero o turisti, e si sono verificati tutti a Perth.<br />
E' stata introdotta la quarantena obbligatoria per chiunque torni (o arrivi) dall'estero, con multa fino a 50.000 dollari e un anno di detenzione per i trasgressori (la severita' della pena e' differente negli altri stati dell'Australia).<br />
Oggi poi e' arrivata la notizia che l'Australia sta per chiudere le frontiere a chiunque non abbia la cittadinanza o un visto di residenza, si parla di almeno sei mesi.<br />
<br />
Detto tra noi, non so quanto sara' utile. Il virus si sta propagando in New South Wales, o aboliscono anche gli spostamenti all'interno del continente, oppure questa misura non mi sembra utilissima.<br />
<br />
Nel frattempo la vita continua.<br />
Il paese non e' (ancora) in quarantena, le scuole e le universita' sono aperte, i mezzi pubblici funzionano, si puo' cenare fuori e andare a fare shopping.<br />
L'Australiano medio sta iniziando a recepire che questo virus non e' solo "un'influenza". Le autorita' lo sanno da un pezzo, sono stati aperti ospedali e cliniche, ci sono scorte di camici e mascherine, e nel posto dove lavoro abbiamo gia' fatto due training sul coronavirus, e un altro e' in arrivo, sulla "vestizione" obbligatoria per entrare nella stanze delle persone infette e i metodi di disinfezione.<br />
<br />
L'intero stato e' in attesa, pronto a combattere.<br />
<br />
Nel frattempo gli Australiani sono andati in panico e stanno svuotando i supermercati. Il primo articolo ad andare esaurito e' stata la carta igienica.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNAyH_9OxfsgBdqkk22xnZKgAed6hDYwppLemryeT_VIONznlCxtP4ShPajcXyMaXi5e42BNoioWL8hkmcKozowwojXrFWgAXbNtSt5OWEBjQa16QxYFdRM8iWWxbAPfZuCG55QxzKu3cu/s1600/toiletp.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="675" data-original-width="1200" height="360" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjNAyH_9OxfsgBdqkk22xnZKgAed6hDYwppLemryeT_VIONznlCxtP4ShPajcXyMaXi5e42BNoioWL8hkmcKozowwojXrFWgAXbNtSt5OWEBjQa16QxYFdRM8iWWxbAPfZuCG55QxzKu3cu/s640/toiletp.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
Si', lo so, non e' un virus gastrointestinale, ma parliamo di gente che non sa cos'e' il bidet. Compatiteli.<br />
La corsa all'accaparramento degli ultimi rotoli e' arrivata ad estremi assurdi: la gente si e' accapigliata in alcuni supermercati, e un quotidiano si e' sentito in dovere di stampare alcune pagine bianche, gia' tratteggiate, giusto in caso qualcuno ne avesse avuto necessita' mentre era in bagno.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpAK2inkXVOSubQluwdWUUk8Dhc_c2aG7JPmo3VHCPflxouqLn8biM_5J-wTvDOoLaFD8eDWXipuDO-oIG0USTVQySJi7gpnG6hyphenhyphencS9BTLkcbC0COOoWQiX4dTVdaC0Boy8hlGQS1_53Uy/s1600/toiletnews.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1024" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgpAK2inkXVOSubQluwdWUUk8Dhc_c2aG7JPmo3VHCPflxouqLn8biM_5J-wTvDOoLaFD8eDWXipuDO-oIG0USTVQySJi7gpnG6hyphenhyphencS9BTLkcbC0COOoWQiX4dTVdaC0Boy8hlGQS1_53Uy/s640/toiletnews.jpg" width="640" /></a></div>
<br />
<br />
Dopo la carta igienica e' sparita la pasta, la salsa di pomodoro, il sapone, il latte, i surgelati e la carne. Il governo e' stato un po' ambiguo sull'eventualita' di fare scorte, dicendo prima che non era assolutamente il caso, e poi che e' opportuno avere in casa del cibo in caso ci si trovasse in quarantena. Ieri il primo ministro ha ribadito veementemente che il "panic buying" e' assurdo e va interrotto immediatamente, ma ormai il danno e' stato fatto.<br />
<br />
La radio e la televisione ripetono incessantemente notizie sul coronavirus, come probabilmente stanno facendo tutti i media del pianeta.<br />
<br />
Ieri mattina alla radio:<br />
<br />
Primo DJ: avete sentito, la pasta nei supermercati e' finita. Ne e' rimasto solo un tipo.<br />
Seconda DJ: e quale?<br />
Primo DJ: i risoni (risata di sottofondo di una terza persona).<br />
Seconda DJ: i COSA? (risata)<br />
Primo DJ: i risoni.<br />
Seconda DJ: vuoi dire il riso?<br />
Primo DJ: no, la pasta si chiama "risoni" (altra risata).<br />
<br />
Forse erano sotto l'effetto di droghe, chissa'. Certo, considerando che l'Australiano medio si intende di pasta quanto io di trattori, tutto e' possibile.<br />
<br />
Dieci minuti dopo:<br />
<br />
Primo DJ: ... e poi ho sentito questa cosa, che in Italia adesso escono sui balconi e cantano.<br />
Seconda DJ: ma che schifo, a me darebbe fastidio!!! magari sei li' che mangi e i vicini ti disturbano!!<br />
<br />
A questo punto ho fermato la macchina e ho preso il cellulare, per cercare su internet il numero telefonico dell'emittente radiofonica e protestare.<br />
<i>Che ne sai tu dell'Italia e della situazione che c'e' adesso per permetterti di dire "ma che schifo"</i>.<br />
Ovviamente non c'era campo.<br />
<br />
Io non sono terribilmente preoccupata per il virus in se'. <a href="https://farfallacuriosa.blogspot.com/2014/04/di-scrostamenti-e-maledetti-virus.html" target="_blank">Ero in Medio Oriente</a> quando e' scoppiata la MERS, ho fatto il callo all'ansia da Coronavirus (e la MERS ha una mortalita' del 35%).<br />
E' piu' il fatto che ho la famiglia e gli amici a 12.000 km di distanza in un paese prostrato dal virus e sotto chiave.<br />
Al lavoro mi chiedono: "Come stanno i tuoi genitori?" e la risposta e' sempre la stessa: " Bene... per adesso".<br />
<br />
Poi stanotte ho sognato che un mio compagno di universita' si era infettato ed era morto. Allegria, direbbe Mike Bongiorno.<br />
<br />
Speriamo che passi presto. Teniamo duro. E laviamoci le mani, nel frattempo.</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-59511448039084095522020-03-06T19:22:00.000+08:002020-03-06T19:22:16.279+08:00La storia infinita del passaporto<div style="text-align: justify;">
Dopo avervi raccontato del <a href="https://farfallacuriosa.blogspot.com/2020/01/italian-born-australian.html" target="_blank">giorno in cui sono diventata australiana</a>, oggi volevo condividere con voi le gioie della burocrazia, nello specifico quello che ho dovuto fare per ottenere il passaporto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPY6HLzUo4666VHLGdNnH2KVLT3lwLHrPmoOJAfIvsyYGvQYSsuUj4hz76zyysdPQ2j3L18gW5xXooKFFDcS9l6P7qMoGUSkEE8tdg4jbhM-_HaJ6X9PJ5l82l95NtByP-a73dq8cZlTBa/s1600/passport.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="267" data-original-width="189" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPY6HLzUo4666VHLGdNnH2KVLT3lwLHrPmoOJAfIvsyYGvQYSsuUj4hz76zyysdPQ2j3L18gW5xXooKFFDcS9l6P7qMoGUSkEE8tdg4jbhM-_HaJ6X9PJ5l82l95NtByP-a73dq8cZlTBa/s1600/passport.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il passaporto australiano</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<b>Antefatto</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Che meraviglia, sono australiana!!! e oggi completero' il form online per richiedere il passaporto! emozione alle stelle!</div>
<div style="text-align: justify;">
La procedura e' la seguente: completare il modulo, stampare i due fogli che appaiono al termine, prendere appuntamento con l'ufficio postale, portare all'appuntamento il materiale richiesto (passaporto italiano, patente australiana, fogli stampati, certificato di cittadinanza e fototessera) e pagare 300 dollari.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il form online e' lunghissimo e diviso in tipo dodici diverse sezioni, che vanno compilate una per una. Tra queste, una deve essere compilata da una persona che conosci e che in pratica <b>ti fa da garante</b> per ottenere il passaporto. I requisiti sono che la persona sia Australiana, possieda un passaporto e mi conosca da piu' di un anno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo una veloce revisione delle mie conoscenze, opto per una collega con cui ho un buon rapporto, la contatto e le chiedo se puo' portare il proprio passaporto al lavoro il giorno seguente. Lei accetta, e il giorno dopo, in un momento di pausa, la collega compila diligentemente la parte mancante del modulo online, indicando i propri dati anagrafici, l'indirizzo, il numero di telefono, il luogo di nascita e il numero del proprio passaporto. Torno a casa, stampo i fogli e li metto dentro ad un raccoglitore insieme alle altre cose richieste.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il giorno seguente non lavoro, per cui prendo un appuntamento con l'ufficio postale del Freaky Village alle 9 del mattino utilizzando l'apposito servizio online. Mi sembra facilissimo. Andra' liscio come l'olio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Primo tentativo</b></div>
<div style="text-align: justify;">
La giornata si apre con un imprevisto, la macchina del consorte ha un problema, ci sono due spie accese sul cruscotto, per cui lui prende la mia macchina e va al lavoro, chiedendomi di portare la sua dal meccanico. Alle 8.30 esco di casa e prendo la macchina. Il Freaky Village, in cui si trovano sia l'ufficio postale che l'officina, dista 15 km. La macchina ha problemi ad accelerare e vibra come se ci fosse il terremoto. Procedendo molto lentamente arrivo infine in paese e vado dal meccanico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sulla porta dell'officina c'e' un foglio di carta che avvisa che oggi e' chiuso. Magnifico.</div>
<div style="text-align: justify;">
Vado poi all'ufficio postale. Entro brandendo la mia cartellina, mi dirigo verso l'impiegata e le dico che ho un appuntamento.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sguardo vago. Mi risponde che i passaporti li fanno solo al pomeriggio, al mattino sono troppo occupati e che no, non guardano mai se qualcuno ha prenotato online. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sono gia' arrivata alla macchina quando sento la voce dell'impiegata che mi chiama: si e' ricordata in quel momento che in effetti la loro licenza per fare passaporti e' scaduta.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Secondo tentativo</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Sto meditando di andare fino alla cittadina dove lavoro, a 70 km di distanza. Essendo piu' grande, sicuramente l'ufficio postale avra' la licenza in regola e senza dubbio trovero' un meccanico disposto a dare un'occhiata alla macchina del consorte.</div>
<div style="text-align: justify;">
Unico dubbio, non so se riusciro' ad arrivare alla cittadina, ma pazienza, ci provo. Prendo appuntamento con l'ufficio postale per l'una e mi metto in marcia.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-8Pae8b5sN-NkQ13WIYOke2XGaP36jxcpu495nCTBFI1FkJsMFrNVMTN74AzKy_TT8X1dizIGK3lXsZLF_006f9CiMeGXf-5QxLWvd3KtKLUwVuet6jsPMYHT7i-YL0N3HgoQyEU1Ylv2/s1600/spia-avaria-motore-300x191.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="191" data-original-width="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj-8Pae8b5sN-NkQ13WIYOke2XGaP36jxcpu495nCTBFI1FkJsMFrNVMTN74AzKy_TT8X1dizIGK3lXsZLF_006f9CiMeGXf-5QxLWvd3KtKLUwVuet6jsPMYHT7i-YL0N3HgoQyEU1Ylv2/s1600/spia-avaria-motore-300x191.png" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">70 km con questa spia accesa. Riusciro' ad arrivare?</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
La strada sale e scende dalle colline. Quando sono in salita la velocita' della macchina e' di 25 km/h, mi hanno superato persino i camion col rimorchio.</div>
<div style="text-align: justify;">
Finalmente, dopo un tempo infinito e un po' di ansia arrivo nel centro abitato e mi dirigo dal primo meccanico suggerito da Google. <b>Devo</b> sistemare la macchina oggi.</div>
<div style="text-align: justify;">
- Hai l'appuntamento? - mi chiede l'uomo dell'officina. Poi si impietosisce e promette che ci dara' un'occhiata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho ancora un'ora prima dell'appuntamento all'ufficio postale e decido di andare in libreria. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il negozio in questione e' un piccolo e adorabile bookshop indipendente. Qua e la' tra gli scaffali ci sono dei cartellini che contrassegnano alcuni dei libri come i preferiti di questo o quell'altro membro dello staff. Mi immagino i librai intenti a leggere nei momenti di pausa tra un cliente e l'altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi avvicino al bancone.</div>
<div style="text-align: justify;">
- Come posso aiutarti? - mi chiede sorridendo una ragazza.</div>
<div style="text-align: justify;">
Incoraggiata, le espongo il mio quesito. C'e' un libro di cui ho letto la trama qualche mese fa. Non ricordo ne' il titolo ne' l'autore, ma si svolge in India e la trama mi aveva ricordato Jane Austen.</div>
<div style="text-align: justify;">
- <b>Un libro di Jane Austen ambientato in India</b>... - mormora tra se' la ragazza, facendo ricerche sul computer.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre Jane si rivolta nella tomba, le spiego di nuovo cosa sto cercando. La ragazza coinvolge altra gente. Alla fine sono in tre a cercare sul computer. </div>
<div style="text-align: justify;">
- E' questo? mi chiede il proprietario del negozio. </div>
<div style="text-align: justify;">
- No, quello l'ho letto. Non si svolge in India e non e' quello che sto cercando.</div>
<div style="text-align: justify;">
- E' quest'altro? - mi chiede la moglie.</div>
<div style="text-align: justify;">
- No, ho letto anche quello. Non c'entra niente con Jane Austen e nemmeno quello e' il libro che stavo cercando...</div>
<div style="text-align: justify;">
Alla fine compro un altro volume e mi dirigo all'ufficio postale. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci sono due code. una e' per il banco dove si spediscono pacchi e lettere, l'altra mi e' ignota e mi metto in coda li'. Quando e' il mio turno mi viene ovviamente detto che e' la fila sbagliata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi rimetto in coda e finalmente arrivo davanti all'impiegata. Le porgo la cartellina che contiene i documenti ed estraggo il bancomat dal portafoglio per pagare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Lei mi guarda. </div>
<div style="text-align: justify;">
- Li vedi questi <b>triangolini</b> nella parte alta dei fogli che hai stampato? - mi chiede.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi informa che gli stessi triangolini devono apparire anche nella parte inferiore del foglio. E' la prova che il documento e' stato stampato bene. Nei miei fogli i triangolini inferiori sono stati tagliati dalla stampante. Devo ristampare tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Con un diavolo per capello recupero l'auto e torno a casa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mannaggia ai triangolini.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Terzo tentativo</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho stampato il documento tipo quindici volte. Ho mosso la risma di carta, il carrello della carta, ho preso a pugni la stampante. Non c'e' verso di stampare i benedettissimi triangolini inferiori, accidenti a loro. Prendo un altro appuntamento con l'ufficio postale e, dopo una veloce ricerca, decido di andare a stampare i fogli in biblioteca. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il giorno seguente, quando termino il mio turno di lavoro, vado in biblioteca. Non ho mai usato i computer qui, per cui chiedo informazioni. La signora dietro al banco mi guarda come fossi deficiente. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mi spiega che, una volta che ho dato l'avvio alla stampa, devo recarmi in fondo alla stanza dove si trova la stampante, inserire le monete nell'apposita macchinetta e aspettare che la stampante faccia il suo lavoro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi scoccia un sacco aprire con un computer pubblico la pagina del sito governativo da cui devo stampare. Mi da' fastidio che il tizio seduto accanto a me possa vedere mentre inserisco username e password, ma non ho alternative. Do l'avvio alla stampa e mi scollego immediatamente dopo dal sito, in maniera da non dover lasciare la pagina incustodita mentre vado a stampare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Uno schermo mi avvisa che ho ben 40 secondi per terminare la procedura. Inserisco le monete, non succede niente. Ora ho solo 20 secondi!!! in panico, chiamo l'impiegata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il suo sguardo e' la certezza di avere a che fare con un perfetta cretina. Mi dice che per fermare il conto alla rovescia dei secondi basta toccare lo schermo. La stampa non si e' avviata perche' le mie monete non sono state accettate, scivolando direttamente nella feritoia da cui si prende il resto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ripeto la procedura, stampo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vabbe', ho fatto la figura dell'idiota, ma ora ho i fogli, con tutti i triangolini necessari.</div>
<div style="text-align: justify;">
Corro all'ufficio postale. L'impiegata controlla i triangolini e annuisce, soddisfatta. Poi prende la mia patente, la guarda e il suo viso diventa improvvisamente serissimo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi fa notare che l'indirizzo sul modulo non corrisponde a quello sulla patente. Le spiego che <b>la casa ha due indirizzi. </b></div>
<div style="text-align: justify;">
- Non e' valido, mi spiace - mi dice con una certa soddisfazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Quarto tentativo</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Il giorno dopo torno in biblioteca per modificare il modulo e stamparlo e di nuovo, ma non e' piu' possibile nessuna modifica. Occorre ricominciare da capo. Oltretutto, non posso vedere la pagina compilata dalla mia collega, e questo significa che devo chiederle di nuovo di portare il passaporto al lavoro. </div>
<div style="text-align: justify;">
Torno a casa depressissima. Mio marito mi suggerisce di cambiare ufficio postale e, senza rifare tutta la trafila, portare semplicemente con me il foglio dell'agenzia immobiliare che dichiara che i due indirizzi sono relativi alla stessa proprieta'. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il giorno dopo prendo appuntamento in un altro ufficio postale, quello del paesino dove lavora il coniuge. Non ho nessuna speranza. Come minimo ci sara' qualcos'altro che non va, magari ho fatto male la firma, oppure la foto non rispetta i canoni richiesti.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'impiegata e' una pacioccona col viso a forma di cuore. </div>
<div style="text-align: justify;">
- Ma certo che va bene, tesoro - mi dice, quando le tendo il foglio dell'agenzia. </div>
<div style="text-align: justify;">
- Non ti preoccupare, ora in quattro e quattr'otto facciamo tutto - aggiunge, con un sorrisone.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E cosi' e' stato. Ho pagato i 300 dollari e ieri, per posta, e' arrivato il mio nuovo passaporto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quando ho letto "Nazionalita': Australiana" ho avuto una stranissima sensazione, un misto di gioia e stupore. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sono Australiana. E ora ho anche il passaporto, nonostante il doppio indirizzo e i malefici triangolini.</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-73522126109693716642020-02-03T17:20:00.000+08:002020-02-03T19:42:29.059+08:00Una storia australiana per bambini anticonformisti<div style="text-align: justify;">
C'era una volta, nel grande paese di Down Under, il Principe Calogero del regno degli emu'. </div>
<div style="text-align: justify;">
Calogero era assai bello, alto, con un lungo collo e un piumaggio splendente e quando era un pulcino i suoi genitori erano molto orgogliosi di lui. </div>
<div style="text-align: justify;">
Purtroppo, crescendo Calogero sviluppo' un'indole pigra, piuttosto che fare i compiti preferiva dormire sotto agli alberi. Quando fini' la scuola media il re e la regina del regno degli emu' erano in crisi. </div>
<div style="text-align: justify;">
- E' fuori questione che vada al liceo - disse suo padre.</div>
<div style="text-align: justify;">
- Cosa gli facciamo fare? - chiese sua madre - Pensi che sia interessato all'Alberghiero?</div>
<div style="text-align: justify;">
Calogero decise di iscriversi alle Magistrali e trascino' la sua poderosa e pelosa mole in classe per cinque anni, con mediocri risultati. Nel tempo libero, il principe amava passeggiare sulla Collina, dove si trovava una casa circondata da alberi da frutta e abitata da due umani e due gatti.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/nKAjTwNSpJM/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/nKAjTwNSpJM?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
-Cosa ne facciamo di questo figlio? - chiese una giorno il re alla moglie.</div>
<div style="text-align: justify;">
- Stupido, pigro e indolente com'e' non c'e' speranza che vada all'universita'. Passa le sue giornate sulla Collina a mangiare frutta e dormire sotto gli alberi, col benestare dei due umani che vivono nella casa. </div>
<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/eDksV_YwuzE/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/eDksV_YwuzE?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un giorno d'estate, mentre riposava sotto un albero per sottrarsi alla calura, Calogero vide per la prima volta Pasqualina. Pasqualina era quasi calva, aveva un becco molto sporgente e un paio di occhiali dalle lenti spesse come fondi di bottiglia. Non era una bellezza, ma Calogero si innamoro' di lei a prima vista.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzXSja36oR_IrT87TL0TIIqPlqe97VxxAooLfbBrF1HdBCNl1FXnNtbQ0KG3QaHFu25Hm04n0MtIEYtqzNe2Qmhf5A3IttdfA7ABQg7i_WHzjoGtm2LQahzQd5sQ1E-HrXHYgv7ppfzZWT/s1600/155.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgzXSja36oR_IrT87TL0TIIqPlqe97VxxAooLfbBrF1HdBCNl1FXnNtbQ0KG3QaHFu25Hm04n0MtIEYtqzNe2Qmhf5A3IttdfA7ABQg7i_WHzjoGtm2LQahzQd5sQ1E-HrXHYgv7ppfzZWT/s640/155.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lo sguardo sveglio di Pasqualina, qui senza occhiali</td></tr>
</tbody></table>
Pasqualina era bruttina, ma molto intelligente. Al termine del liceo scientifico aveva vinto una borsa di studio per Harvard, dove si era laureata in Fisica. Aveva quindi conseguito due master in Astronomia all'Universita' del Texas, il Dottorato in Astrofisica alla Columbia University e lavorava a contratto ai telescopi Keck per conto della NASA. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Calogero la guardo' negli occhi. L'amore per gli emu' e' una faccenda semplice.</div>
<div style="text-align: justify;">
- Pasqualina, ci conosciamo da dieci minuti ma gia' ti amo e voglio dividere la mia vita con te. Lascia stare le stelle, torna in Australia e diventa la regina del mio castello. Passeremo le nostre giornate sulla Collina, mangiando la frutta del giardino. I due umani sono stupidi, sembrano entusiasti del fatto che mangi la loro frutta e riempia il loro giardino di letame. Ti ameranno.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTM1tBOfxmwzbE-xbykcDdlNMTB_ugiD5sEJ5_rHodXR6Dsg-wqMA0swj-PtwQpU00eSx28nDqUOekzmVEnIZ9qiTks0rVlKQxulGQKwFN2lKqIYGtnHC0e0Oz8wN43XbU1SvEQYiRIetE/s1600/IMG_20200106_185515.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgTM1tBOfxmwzbE-xbykcDdlNMTB_ugiD5sEJ5_rHodXR6Dsg-wqMA0swj-PtwQpU00eSx28nDqUOekzmVEnIZ9qiTks0rVlKQxulGQKwFN2lKqIYGtnHC0e0Oz8wN43XbU1SvEQYiRIetE/s640/IMG_20200106_185515.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Qualcuno passeggia mentre lavo i piatti, protetto dalla privacy della tendina</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Col cavolo - rispose Pasqualina.</div>
<div style="text-align: justify;">
- Calogero, ti rendi conto che diventare la regina del tuo castello vorrebbe dire buttare alle ortiche anni e anni di studio? L'astrofisica e' la mia vita. Non puoi chiedermi di rinunciarvi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Ma io ti amo - disse Calogero. </div>
<div style="text-align: justify;">
- Non vedo dove stia il problema - disse Pasqualina - ci sposiamo, tu resti qui e ti prendi cura della casa, io torno alle Hawaii e porto a casa lo stipendio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E cosi' fu.</div>
<div style="text-align: justify;">
Pasqualina torno' alle Hawaii, ma non senza aver lasciato a Calogero otto grosse uova. </div>
<div style="text-align: justify;">
La paternita' fece bene al principe indolente. Covo' le uova con infinito amore e attenzione e divenne incredibilmente solerte nella cura dei pulcini, scoprendo nell'essere padre la sua vera vocazione.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOXZ9puozzm_b7zCjV39PqtxLmwLzcsf_mWU7_lppQghAyUauJxYAdTZsfikUDp2SjGZLCEQzJSKO-05-OK79oe6ovNUz-Zt0HriCJ3VOp5xhjS5snVM0rICSeO7vCzz3XoDosh5ncD_GA/s1600/emudad.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="188" data-original-width="268" height="280" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhOXZ9puozzm_b7zCjV39PqtxLmwLzcsf_mWU7_lppQghAyUauJxYAdTZsfikUDp2SjGZLCEQzJSKO-05-OK79oe6ovNUz-Zt0HriCJ3VOp5xhjS5snVM0rICSeO7vCzz3XoDosh5ncD_GA/s400/emudad.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Pasqualina continuo' ad occuparsi delle sue stelle, restando in contatto giornaliero col marito e i figli tramite Skype e passando le sue ferie in Australia. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
-FINE-</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nota: Non sono sicura che Calogero abbia una ragazza. L'ho visto in compagnia, ma non ne ho la certezza.<br />
Quello che e' certo e' che sono gli emu' maschi a covare le uova e ad allevare la prole.<br />
Non chiedetemi cosa facciano le femmine, dopo aver mollato le uova al malcapitato di turno. Forse lavorano davvero alla NASA.</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-27954548918575877822020-01-27T16:58:00.000+08:002020-01-27T16:58:49.310+08:00Italian-born Australian<div style="text-align: justify;">
Il 26 Gennaio 1788, il capitano Arthur Phillip, al comando di una flotta di navi, approdo' a Botany Bay, nei pressi dell'odierna Sydney, in New South Wales. Gli uomini che quel giorno arrivarono nel Continente Nuovissimo ne segnarono l'inizio della colonizzazione europea. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per quanto controversa e contestata dagli Aborigeni (che ricordano il giorno come l'inizio dell'espropriazione delle loro terre), la data e' stata scelta per l'Australia Day.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ogni anno, in tutta l'Australia, in ogni citta', paese o gruppo di case in mezzo al nulla viene celebrato l'Australia Day.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<iframe allowfullscreen="" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/5iOMy9Tg9Bg/0.jpg" frameborder="0" height="266" src="https://www.youtube.com/embed/5iOMy9Tg9Bg?feature=player_embedded" width="320"></iframe></div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' una festa che celebra la gioia di essere cittadini di questo Paese enorme e meraviglioso, a volte generoso e a volte spietato e terribile, con una popolazione incredibilmente eterogenea, composta da chi era qui dall'inizio dei tempi e da chi arrivo' dopo, da ogni parte del mondo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Solitamente c'e' la colazione gratuita verso le 8 del mattino, che viene offerta a chiunque lo desideri.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Nel 2015, pochi giorni dopo il nostro arrivo in Australia, mio marito ed io andammo ad una di queste colazioni, il nostro primo Australia Day. Assistemmo alla consegna dei premi a chi si era particolarmente distinto nella comunita' e naturalmente alla proclamazione dei nuovi Australiani. Quale giorno migliore per ricevere la cittadinanza?<br />
<div class="separator" style="clear: both;">
Ricordo una donna con un vestito rosso, ricordo la sua emozione nel leggere il giuramento che la dichiarava australiana. Mentre la guardavo, sapevo gia' che un giorno su quella pedana ci saremmo stati noi. All'epoca, nel 2015, avevamo gia' la residenza permanente, e dovevamo solo aspettare il numero giusto di anni per poter richiedere la cittadinanza.</div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
Quel giorno e' arrivato nel 2018, quando abbiamo compilato la domanda online. I mesi sono poi passati senza ricevere nessuna notizia e sollevando mille dubbi: eravamo idonei o c'erano dei problemi?</div>
<div class="separator" style="clear: both;">
Infine, ad Ottobre 2019, mentre tornavamo a casa dopo un viaggio nel nord del continente, guardando pigramente la posta sul cellulare, ho trovato una mail dal ministero dell'interno, che mi informava sulla data del test.</div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
Per diventare cittadini australiani occorre superare un test a scelta multipla di cultura generale australiana. Il materiale per studiare per l'esamino e' disponibile online, sul sito del ministero. Dopo giorni di forsennato ripasso, un giorno di digiuno per l'ansia e una notte insonne, il giorno del test mi sono recata nel luogo indicato e mezz'ora dopo ne sono uscita vittoriosa. </div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
Infine, meno di due settimane fa il nostro Shire ci ha fatto sapere che la cerimonia si sarebbe tenuta il 26 Gennaio 2020, durante la celebrazione dell'Australia Day.</div>
<div class="separator" style="clear: both;">
Nonostante mi fossi ripromessa di cercare di riposare, ieri alle 4.50 avevo gia' gli occhi spalancati per l'emozione. </div>
<div class="separator" style="clear: both;">
Ti immagini se mi accorgo che il vestito ha delle macchie? e se le calze dovessero smagliarsi? non ho dentifricio sulla faccia, vero? e se inciampo sui tacchi?</div>
<div class="separator" style="clear: both;">
Quando siamo saliti in macchina rasentavo il panico e continuvo a giocherellare con la catenina della borsa. </div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
Infine, dopo anni di attesa, e' arrivato il momento. Ho pronunciato il giuramento con la voce che tremava e cercando di contenere le lacrime, in preda all'emozione piu' grande dopo il giorno del matrimonio. Solo poche righe, ma dense di tante cose, le persone che ho incontrato, le cose che mi hanno lasciata senza fiato, tutto quello che amo di questo paese. <b>Solo poche righe, ma che mi hanno legata nel modo piu' intimo possibile con una terra diversa da quella in cui sono nata</b>. </div>
<div class="separator" style="clear: both;">
Ho ripensato a quel giorno del 2013, mentre eravamo in volo dal Medio Oriente verso Melbourne. Avevamo passato l'equatore, sorvolato Bali, e attendevo col cuore in gola di vedere l'Australia per la prima volta. Dal mio posto accanto al finestrino scrutavo l'orizzonte, ma riuscivo a vedere solo acqua, acqua e nuvole. E poi ad un tratto e' apparsa una costa lontana, la costa di un continente che non conoscevo, ma dove gia' sapevo che sarei andata ad abitare. </div>
<div class="separator" style="clear: both;">
Ho guardato giu' e ho pensato che un giorno, da qualche parte su quella terra lontana, ci sarebbe stato un posto che avrei chiamato "casa".</div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGwhUw0RVKVmbkmHMlo-wbypJkgtmfIgaHjqfyr5Buj0Qdf5fLGNtqjaDfZ-Vf-LgId-yE6aEdlxHTPrjlKzLCjpSHw5JzqFBvD63YWf59rI9DxqhClX4oYhphI4OR1z6uelOk9NzC-A_u/s1600/IMG_20200127_162548.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgGwhUw0RVKVmbkmHMlo-wbypJkgtmfIgaHjqfyr5Buj0Qdf5fLGNtqjaDfZ-Vf-LgId-yE6aEdlxHTPrjlKzLCjpSHw5JzqFBvD63YWf59rI9DxqhClX4oYhphI4OR1z6uelOk9NzC-A_u/s320/IMG_20200127_162548.jpg" width="240" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La foto e' storta, lo so. <br />Vogliatemi bene lo stesso.</td></tr>
</tbody></table>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
Ho realizzato che l'Australia mi ha dato tanto. Qui ho praticamente imparato a guidare, ho avuto il primo lavoro full time a tempo indeterminato, ho imparato a destreggiarmi in inglese in ogni situazione. L'Australia mi ha fatta crescere. </div>
<div class="separator" style="clear: both;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both;">
E cosi' sono diventata Australiana.</div>
<div class="separator" style="clear: both;">
Non sono caduta dai tacchi, non ho smagliato le calze. Il vestito aveva in effetti una macchia sul bordo, ma sono sicura che nessuno l'ha notata.</div>
</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-28273236978905686832020-01-20T13:06:00.002+08:002020-01-20T13:13:09.808+08:00Questioni d'acqua<div style="text-align: justify;">
Era la fine di Maggio dello scorso anno, un giorno in cui non ero di turno e mi apprestavo a passare una tranquilla giornata a casa. Mio marito si stava facendo la doccia, mentre io preparavo la colazione. Ad un tratto vedo arrivare il coniuge in sala da pranzo ancora svestito e piuttosto alterato: l'acqua era finita.<br />
A scanso di equivoci, va specificato che non era terminata l'acqua calda, ma proprio l'approvvigionamento idrico dell'abitazione. Questo accade perche' qui, nella nostra casa a 15 km dal Freaky Village, non usufruiamo dell'acquedotto, ma abbiamo una cisterna che si riempie con l'acqua piovana ed e' collegata ai nostri rubinetti.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ-uunYaZxwvVgTd1SyS3TVJff5IxjAVl2YeWHwFg2YHyjCFElhyphenhyphenrI8XZB5keK5Su94IwV1EDFhcgUvNDgwDXhOdPCZKq3gnbf32SLziQspA8fXQM5TDpiLYBiMGPR7Y0-EtbnFaZgfKT1/s1600/IMG_20200119_181907.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiQ-uunYaZxwvVgTd1SyS3TVJff5IxjAVl2YeWHwFg2YHyjCFElhyphenhyphenrI8XZB5keK5Su94IwV1EDFhcgUvNDgwDXhOdPCZKq3gnbf32SLziQspA8fXQM5TDpiLYBiMGPR7Y0-EtbnFaZgfKT1/s400/IMG_20200119_181907.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La nostra cisterna</td></tr>
</tbody></table>
<br />
L'acqua era dunque terminata, la cisterna vuota e questo era un problema che andava ovviamente risolto il prima possibile.<br />
Ad un'ora adeguata mi sono dunque recata all'agenzia immobiliare che ci ha affittato la casa, passaggio obbligato per avere una qualche forma di aiuto, e nel giro di un paio di minuti sono risalita in macchina stringendo tra le mani un foglietto col numero di telefono da chiamare.<br />
<br />
La ditta in questione si occupa di riempire cisterne ad uso domestico, quindi con acqua potabile. Chiamo, ci accordiamo sull'ora della consegna, il tizio mi chiede quanti litri voglio, avvisandomi che non ne puo' portare piu' di 12.000, capienza della sua autobotte piu' grande.<br />
Faccio un rapido calcolo, non so esattamente quale sia la capacita' del nostro serbatoio, ma sicuramente tiene piu' di 12.000 litri.<br />
Il tipo arriva all'ora convenuta e, mentre scarica quintali di liquido nella vasca vuota, gli faccio un paio di domande. Mi informa che la nostra cisterna ha una capienza di 100.000 litri, quantita' che, se usata oculatamente, di solito dura un anno. Mi insegna anche come controllare quanta acqua c'e' dentro senza dovermi inerpicare in cima per aprire lo sportellino: basta bussare sulle pareti del cilindro.<br />
Si parte dalla base, e si sale. Quando il sordo toc-toc diventa un rimbombante bounc -bounc, significa che si e' raggiunto il livello dell'acqua.<br />
<br />
Al termine del travaso, metto in pratica le competenze appena acquisite: il livello mi sembra sempre paurosamente basso, ma in effetti occupa piu' o meno un decimo della cisterna.<br />
Il conto e' salato: per 12.000 litri pago 475 dollari.<br />
Una settimana dopo questo episodio sono iniziate le piogge invernali, e la nostra cisterna si e' gradualmente riempita.<br />
<br />
All'epoca, se qualcuno mi avesse chiesto come funziona l'immagazzinamento dell'acqua, avrei risposto con sicurezza: la raccolta avviene dal tetto della casa tramite grondaie, e, con una serie di tubi, trasportata nella cisterna. Ad un certo punto di questo tragitto, l'acqua viene filtrata e diventa quindi potabile. Ci credevo come ad un dogma di fede. Ovvio no? mica ci beviamo la pioggia cosi' com'e'.<br />
Va detto che l'acqua della cisterna e' ottima. Sempre fresca e senza retrogusto di cloro. Conosco parecchie persone che, pur abitando in centri abitati raggiunti dall'acquedotto, si sono fatti installare una cisterna perche' gradivano di piu' il sapore dell'acqua piovana.<br />
<br />
Circa un mese dopo, sono tornata all'agenzia a chiedere informazioni sul filtro: va cambiato, ogni tanto? lo dobbiamo pulire?<br />
Ricordo la faccia perplessa dell'impiegata, mentre mi diceva che no, non dobbiamo fare assolutamente niente.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaF_F8heCafUHOh1Ey2Xo4udvvOsEZ7ytmgJ7F2a0zo5BPj5Vxu2Bz_4JEyWPydqYHUfZqfkveFQfl-lukB2RlaVp8aBAhBowbfv7xI3ovJIFUgAz8s1yukf5kIkncEpAfUXZSEiLGYm8G/s1600/puzzled.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="260" data-original-width="480" height="173" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhaF_F8heCafUHOh1Ey2Xo4udvvOsEZ7ytmgJ7F2a0zo5BPj5Vxu2Bz_4JEyWPydqYHUfZqfkveFQfl-lukB2RlaVp8aBAhBowbfv7xI3ovJIFUgAz8s1yukf5kIkncEpAfUXZSEiLGYm8G/s320/puzzled.gif" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
Passano i mesi, le piogge invernali arrivano al termine. Nel 2019 non e' piovuto granche', il fiume che attraversa il Freaky Village non e' esondato affatto, cosa rara.<br />
La nostra cisterna non si e' riempita completamente, il livello dell'acqua e' arrivato piu' o meno a meta'.<br />
<br />
Da quando mi sono accorta che il serbatoio non si era colmato, ne ho vegliato costantemente il livello con ansia crescente. Non riesco a valutare quanta acqua usiamo. Quanti litri si consumano lavando i piatti? quanti con le lavatrici? quanta acqua sprechiamo con la doccia? Il livello nella cisterna si abbassa sempre di piu'. Venti centimetri. Quindici centimetri. Dieci centimetri.<br />
Infine, poco prima di Natale, ci siamo decisi a chiamare di nuovo l'uomo dell'acqua, per avere altri 12.000 litri. Lo chiamo di lunedi', lui mi dice che non puo' venire fino a venerdi'. Bastera' l'acqua? presa dall'ansia, inizio a razionare. Lavo i piatti e i vestiti col minimo indispensabile, smetto di farmi la doccia e opto per un lavaggio "a pezzi". Inizio anche a riempire la bottiglia da cui bevo sul posto di lavoro, anziche' a casa.<br />
Mio marito non si lascia contagiare dalle mie preoccupazioni e continua tranquillo con le sue due docce al giorno.<br />
Infine arriva il venerdi' e io mi prendo un giorno libero dal lavoro per poter essere li' quando il tizio arriva. La consegna avviene, sborso altri 475 dollari.<br />
<br />
Rientro poi in casa, rilassata, e come prima cosa, apro il rubinetto per riempire la mia bottiglia.<br />
Non posso sbagliarmi, l'acqua e' GIALLA. Non solo, e' piena di micro-particelle che ci galleggiano dentro. Il primo pensiero e' che per errore mi abbiano dato dell'acqua non potabile, ma lo elimino subito come impossibile.<br />
Prendo la macchina, corro in agenzia. Porto con me due bottiglie: una e' la mia, riempita con l'acqua del rubinetto, l'altra e' una bottiglietta intonsa di acqua del supermercato, per far vedere la differenza di colore.<br />
<br />
L'agente immobiliare non e' particolarmente scioccata.<br />
- Mi sembra che vada abbastanza bene, no? - mi dice, osservando la bottiglia incriminata.<br />
Mi spiega che in tutte le cisterne si forma un sedimento di roba non meglio specificata che giace sul fondo. Quando vi e' stata versata dentro l'acqua, questo strato ha subito un rimescolamento, ma non devo preoccuparmi, basta aspettare un paio di giorni e le cose si stabilizzeranno.<br />
<br />
Questa storia del sedimento mi e' nuova e mi turba abbastanza. Da cosa e' formato? Come puo' crearsi un sedimento, se il sistema di raccolta dell'acqua e' dotato del famoso filtro che non necessita di manutenzione?<br />
L'impiegata cerca di tranquillizzarmi e mi sorride. Mi dice che il ferramenta esegue analisi dell'acqua delle cisterne, e di andare da lui, se proprio voglio stare tranquilla.<br />
<br />
Non posso sbagliarmi, il Freaky Village ha solo sette negozi, di cui uno e' il ferramenta.<br />
Entro, supero velocemente la corsia della roba da giardinaggio, passo in mezzo alle motoseghe e finalmente arrivo al bancone, dietro al quale si trova un uomo sui cinquant'anni, con una lunga barba che gli sfiora il petto. Indossa un grembiule verde che ricopre l'addome prominente e su cui risalta la parola "Joseph" stampata in un angolo. Dietro di lui siede una donna all'incirca della stessa eta', impegnata con un inventario.<br />
<br />
Io sono molto alterata, arrivo al bancone, vi sbatto sopra le due bottiglie, gli vomito in faccia l'accaduto e lo prego di eseguire immediatamente la famosa analisi chimico - fisica che dovrebbe fornirmi informazioni sulla bonta' dell'acqua che beviamo ogni giorno. Al termine dello sproloquio alzo i miei occhi disperati verso i suoi e scopro con stupore che l'uomo mi sta sorridendo a tutta bocca.<br />
<br />
Mi tende la mano.<br />
- Ciao, mi chiamo Joseph, sono il proprietario. Questa e' mia moglie Annie. Non ti ho mai vista qui.<br />
<br />
La gente qui e' speciale e un po' matta, non per niente ho soprannominato questo posto "Freaky Village".<br />
<br />
Stringo la mano a Joseph, mi presento, cerco di calmarmi e gli spiego di nuovo il problema, sollecitando le analisi.<br />
<br />
Joseph prende la bottiglia con l'acqua del rubinetto e la osserva.<br />
- Secondo me va bene - mi dice. Svita quindi il tappo e ne beve qualche sorso.<br />
- Anche il sapore e' OK - aggiunge. Poi mi spiega che l'analisi non la fa lui, occorre mandare i campioni a Perth, ci vuole piu' di un mese.<br />
<br />
Davanti alla mia espressione costernata, Joseph esce da dietro al bancone e mi abbraccia.<br />
- Non preoccuparti, davvero. La tua acqua va bene. Non hai idea di cosa la gente si ritrova nella cisterna, <b>opossum morti, colonie di rane, piantagioni di alghe</b>... la tua acqua va bene, fidati. Dai al sedimento il tempo di stabilizzarsi.<br />
<br />
Gli chiedo del sedimento. Come fa a formarsi?<br />
Joseph mi sorride. Mi chiede dove abito. Decido di dare indicazioni vaghe, fornendo solo il nome della strada. E' impossibile che localizzi la mia casa: la via in questione e' lunga <b>piu' di 50 km</b> e collega il Freaky Village con un altro paesino.<br />
- Dev'essere la casa costruita da Jason - dice subito Annie, alzando gli occhi dal suo inventario.<br />
Mi guardano. Non ho idea del nome di chi ha edificato la casa dove vivo in affitto.<br />
- Ci vivi in affitto, no? la casa appartiene a Michael Johnson? mi chiede Joseph.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0tQZ8TgyDUTioiMJKNwW216EALYoBC4C24ig7lvXADANZrChKTXT2MUOMnfdv8zP6qyGaCi6UjfbMocW25x5y7Ywwjc9LeTCDPGP8BqpTji7o-nwRDfgdDRNA15nRVKymRrBnL8Ohdbil/s1600/jaw.gif" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="160" data-original-width="290" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi0tQZ8TgyDUTioiMJKNwW216EALYoBC4C24ig7lvXADANZrChKTXT2MUOMnfdv8zP6qyGaCi6UjfbMocW25x5y7Ywwjc9LeTCDPGP8BqpTji7o-nwRDfgdDRNA15nRVKymRrBnL8Ohdbil/s1600/jaw.gif" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ho solo detto il nome della strada, giuro. <br />
Come fanno questi due ad aver individuato la casa?</td></tr>
</tbody></table>
<br />
- Chiama Jason, chiedigli del filtro - dice Annie al marito.<br />
Joseph si dirige verso il telefono, per chiamare l'uomo che ha costruito la casa dove vivo.<br />
- Jason? Ciao, sono Joseph, ti chiamo dal negozio. C'e' qui Flavia, che voleva sapere del filtro della cisterna, e' preoccupata per l'acqua... oh, capisco. Certo, naturalmente. D'accordo, glielo dico. Grazie. Ciao.<br />
<br />
Joseph abbassa la cornetta e mi sorride.<br />
- La cisterna non ha filtri - mi dice.<br />
- Come niente filtri???? quindi ci stiamo bevendo l'acqua piovana cosi' com'e'? con le foglie morte dentro? con la cacca degli uccelli e degli opossum che scorrazzano sul tetto?<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-R-YxwvKMVxeMs-IHd2c4IyfZXmO5r-u6_D8XFJz4KM9K4Bf5S0tpLtYyJ5di_57VjTKoxjTU9dJGO9NKE4Gjtuv2IkGd7hKjYxm8luLgEhtCW_Mra_6PDePkAjmR0Mz4XNG8u8yYEBFx/s1600/shocked.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="270" data-original-width="480" height="180" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh-R-YxwvKMVxeMs-IHd2c4IyfZXmO5r-u6_D8XFJz4KM9K4Bf5S0tpLtYyJ5di_57VjTKoxjTU9dJGO9NKE4Gjtuv2IkGd7hKjYxm8luLgEhtCW_Mra_6PDePkAjmR0Mz4XNG8u8yYEBFx/s320/shocked.gif" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<br />
<br />
Joseph mi sorride di nuovo.<br />
- Esattamente - mi dice - ma e' cosi' per tutti, qui. Non ti preoccupare, dai. Stai bevendo quest'acqua da anni e non hai mai avuto problemi. Se lo desideri, comunque un filtro si puo' sempre mettere. Vuoi che chiamo il proprietario della tua casa per chiedergli di installarne uno?<br />
<br />
E' questo e' quanto. Ho abbracciato Joseph ed Annie e sono tornata a casa. Il proprietario si e' detto favorevole all'installazione del filtro, ma non ha detto quando questo potra' avvenire.<br />
L'acqua nel frattempo e' tornata ad essere limpida, il sedimento si e' riassestato e non ci sono piu' particelle galleggianti.<br />
Continuiamo ad usare i rubinetti di casa per la nostra necessita' idrica quotidiana, come del resto stiamo facendo da due anni e come la gente qui ha sempre fatto.<br />
Il filtro dovrebbe essere in arrivo, nel frattempo incrociamo le dita e cerchiamo di non innervosirci troppo.</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-34537302472515033822020-01-11T09:21:00.000+08:002020-01-11T09:59:19.368+08:00I libri del 2019<div style="text-align: justify;">
Devo confessare che ho una debolezza a cui non riesco assolutamente a resistere. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sono una lettrice compulsiva e una compratrice seriale di libri. Per fortuna esistono le biblioteche, per cui non spendo tutto il mio stipendio in carta stampata, ma lo stesso ne acquisto ogni mese un buon numero. </div>
<div style="text-align: justify;">
Anche se utilizzo spesso Amazon e ogni bookstore che capita sulla mia strada viene minuziosamente esaminato, ho una predilezione per le librerie di seconda mano, dove spesso ho trovato volumi non più in commercio per prezzi stracciati. I librai mi adorano.</div>
<div style="text-align: justify;">
Amo leggere da sempre. Ho sempre un libro in borsa, che leggo nei momenti di pausa e uno sul comodino, che non vedo l'ora di prendere in mano al termine della giornata.<br />
<br />
I libri di cui vi parlo oggi sono una parte di quelli che ho letto nell'anno appena passato.<br />
Di alcuni dei volumi letti purtroppo non ricordo il titolo, quindi non sono stati inseriti in questo elenco. Ho deciso anche di non includere tutti i libri di cucina letti lo scorso anno, con poche notevoli eccezioni. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ovviamente, quanto scrivo rappresenta il mio punto di vista. Se avete letto queste opere e ne avete avuto un'opinione diversa, sono lieta di discuterne insieme!<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Wild by nature</b></div>
<div style="text-align: center;">
From Siberia to Australia, three years alone in the wilderness on foot</div>
<div style="text-align: center;">
di Sarah Marquis</div>
</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_BnM8E7thiF6pD9czXpTtZgxrjUSJeinz2lavbmEl-XRAJ6oCR2vp0jbqSxNuvA3jOZHLy4On6WUZglM1AtTzFBZRmoPkAFgbnKh5ddWXeU7TuTrSXKha7N25_rXNsG_V7JlVVfuM98IU/s1600/libro1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="278" data-original-width="182" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj_BnM8E7thiF6pD9czXpTtZgxrjUSJeinz2lavbmEl-XRAJ6oCR2vp0jbqSxNuvA3jOZHLy4On6WUZglM1AtTzFBZRmoPkAFgbnKh5ddWXeU7TuTrSXKha7N25_rXNsG_V7JlVVfuM98IU/s1600/libro1.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<span style="text-align: justify;">Questo è uno dei libri che ho preso in biblioteca.</span><br />
<div style="text-align: justify;">
Una donna e un carrello nelle lande deserte. Sembra che la Mongolia sia popolata da persone orribili, in Cina, se passi con uno zaino, ti seguono per controllare dove ti accampi, in Laos ci sono bestie orrende e trafficanti di droga piuttosto gentili.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nonostante a tratti sia divertente ed interessante, questo volume mi ha un po' deluso. La sensazione che ho avuto leggendo è che Sarah non sia in realtà minimamente interessata ai posti che visita, non le interessa la gente, è tutto centrato su di lei, sul trovare un posto dove comprare i vegetali per la cena, sul percorrere un certo numero di km ogni giorno per arrivare poi puntuale all'appuntamento con l'elicottero che la porta via. Il viaggio è sì nelle lande deserte, ma e' privo del sapore magico che si prova visitando posti nuovi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non lo rileggerei.<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>The revolutionary youth </b></div>
<div style="text-align: center;">
di John Simpson</div>
</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT_JSG5zvC50xNdkZC8_LRLR4XXzHITR3PSbELiZBTqlebEaRlbz36UmZMdDlbkm_QrZsHvHT17d_69PCcyAeOfPs25hV_XhLsIBiY0xiD7gyRyj53dzFE7t8eE0jccFt0ahpJ0vdvKx2D/s1600/libro2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="284" data-original-width="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT_JSG5zvC50xNdkZC8_LRLR4XXzHITR3PSbELiZBTqlebEaRlbz36UmZMdDlbkm_QrZsHvHT17d_69PCcyAeOfPs25hV_XhLsIBiY0xiD7gyRyj53dzFE7t8eE0jccFt0ahpJ0vdvKx2D/s1600/libro2.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Ho reperito questo libro in una piccola libreria di Belfast.</div>
<div style="text-align: justify;">
I Troubles dell'Irlanda del Nord attraverso gli occhi di un ragazzino cattolico che ci cresce in mezzo, un inglese rapido e colloquiale. Se vi interessa la storia irlandese ve lo consiglio caldamente.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Land of milk and honey</b></div>
<div style="text-align: center;">
The story of traditional irish food and drink</div>
<div style="text-align: center;">
di Brid Mahon</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCaGbRyMRHK1q6gb94-MF2wq-VTa1bKJB0fsE6_sryTZ9egVX3oYzxgDK9orAzLCdvi63ax7acdbpu5agBrHIjbYp2qP5zZZ9EUc9v-BVuvAtTap5QwlHIsvHC8v0beXx3eE6yRvOWROYv/s1600/libro3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="285" data-original-width="177" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjCaGbRyMRHK1q6gb94-MF2wq-VTa1bKJB0fsE6_sryTZ9egVX3oYzxgDK9orAzLCdvi63ax7acdbpu5agBrHIjbYp2qP5zZZ9EUc9v-BVuvAtTap5QwlHIsvHC8v0beXx3eE6yRvOWROYv/s1600/libro3.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Attraverso riferimenti alla letteratura e al folklore, l'autrice traccia un resoconto dei cibi irlandesi attraverso i secoli e il loro legame con le feste e le occasioni speciali. Interessante e ben scritto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Ricette di confine</b></div>
<div style="text-align: center;">
Il cibo narrato dalla Palestina occupata</div>
<div style="text-align: center;">
di Silvia De Marco</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMuhkH8YnZx8iQ5vj_V898nlMW9wsdmOirkFLC9pERAseHokvXkeN4ObQJKsv3h_Toe0oiC3s4imK1hvLt7jCuDGUx4cYyevPyWrxtiqHTlo1YY0Av-hxLfIDK9H5gezKIuCoedjDYJLLC/s1600/libro4.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="251" data-original-width="201" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMuhkH8YnZx8iQ5vj_V898nlMW9wsdmOirkFLC9pERAseHokvXkeN4ObQJKsv3h_Toe0oiC3s4imK1hvLt7jCuDGUx4cYyevPyWrxtiqHTlo1YY0Av-hxLfIDK9H5gezKIuCoedjDYJLLC/s1600/libro4.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<div style="text-align: justify;">
Le tradizioni di una terra occupata attraverso le ricette, in un connubio che cuce insieme cibo ed esperienze, storia e geografia. Consigliato.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>The temporary bride, a memoir of love and food in Iran</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Jennifer Klinec</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3zagMJmkLyj0605U0lhSem6iXDb2eZ0b0-yPTusPPgM5JY0Osbh461cbliIDzwC065QVBZK3qaiEUYI-gkbHOZ9gIBmX98rNvkGL-PQSEXtH13hrEljnq4RhNUDH2a1y6ksOSx3BqJdoY/s1600/temporary.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="330" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg3zagMJmkLyj0605U0lhSem6iXDb2eZ0b0-yPTusPPgM5JY0Osbh461cbliIDzwC065QVBZK3qaiEUYI-gkbHOZ9gIBmX98rNvkGL-PQSEXtH13hrEljnq4RhNUDH2a1y6ksOSx3BqJdoY/s320/temporary.png" width="211" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Uno dei libri che lo scorso anno mi hanno stregata. </div>
<div style="text-align: justify;">
Jennifer Klinec, dopo aver lasciato il lavoro in banca, apre una scuola di cucina a Londra e inizia a viaggiare, per scoprire sempre nuove ricette. In uno di questi viaggi si ritrova in una cucina di Yazd, Iran, per imparare a dosare lo zafferano, preparare un riso morbido come seta e dolcetti di pistacchi e acqua di rose.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oltre al cibo, a Yazd Jennifer incontra il futuro marito. Una storia meravigliosa, scritta con uno stile potente ed evocativo, che con poche parole riesce a far percepire colori, sapori e profumi e ha fatto nascere la mia attuale ossessione per l'Iran.</div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Food of life</b></div>
<div style="text-align: center;">
Ancient Persian and modern Iranian cooking and ceremonies</div>
<div style="text-align: center;">
di Najmieh Batmanglij</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjejx718gD6YKRdzK8Concgzmazuq4TbKCrg6YzRy7xTinvvgD7Qxwfi_Y0YoN7yXsDoS5bcvDmNKQoGtxUJ05dvhqTcaBrbc9q6YQ_SC2tPCUntNW-KYKoiPqvrgIUDP1Cja2gF-0Yy7iY/s1600/libro5.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="240" data-original-width="210" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjejx718gD6YKRdzK8Concgzmazuq4TbKCrg6YzRy7xTinvvgD7Qxwfi_Y0YoN7yXsDoS5bcvDmNKQoGtxUJ05dvhqTcaBrbc9q6YQ_SC2tPCUntNW-KYKoiPqvrgIUDP1Cja2gF-0Yy7iY/s1600/libro5.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Sull'onda emotiva del libro precedente, ho frugato la rete alla ricerca del libro "perfetto" di cucina iraniana e incredibilmente mi sono imbattuta in un tesoro, un'opera meravigliosa che unisce arte, poesia e ricette. Se avete mai sognato la cucina iraniana (e se avete letto il libro precedente non potete non farlo), non potete perdervi questo libro. Le ricette sono divine.</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Revolutionary ride</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Lois Pryce</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOkHbKsMsC5OByGsANqCuPGtkStC0kJMPmS4Iyfy_0b9yeEvlFIkVXLDyYEQrGgdPG1oJc2gdH7TigcBiVw3B7vTnP1Nf3d_t1MjK3pVLfMgHEN3pNwgAGD_Vv4B77li62d6nyUuaU-KbU/s1600/revolutionary-ride-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="568" data-original-width="353" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjOkHbKsMsC5OByGsANqCuPGtkStC0kJMPmS4Iyfy_0b9yeEvlFIkVXLDyYEQrGgdPG1oJc2gdH7TigcBiVw3B7vTnP1Nf3d_t1MjK3pVLfMgHEN3pNwgAGD_Vv4B77li62d6nyUuaU-KbU/s320/revolutionary-ride-1.jpg" width="198" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Indovinate di cosa parla questo libro? lo so, sono ossessionata. Ma e' l'ultimo libro sull'Iran di cui vi parlo oggi, promesso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel 2011, in un momento di massima tensione tra il governo britannico e quello iraniano, la scrittrice di viaggio Lois Pryce trova un pezzo di carta con poche righe scritte sopra, attaccato sulla sua moto parcheggiata fuori dall'ambasciata iraniana di Londra. Nel biglietto, un ignoto cittadino iraniano, colpito dagli adesivi che testimoniano lunghi viaggi, chiede al proprietario della moto di andare in Iran, per avere la prova che gli Iraniani non sono terroristi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Intrigata, Lois decide di accontentarlo e si imbarca in un meraviglioso viaggio attraverso l'Iran, in sella alla propria moto. Ovviamente consigliatissimo.</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Genius dessert</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Kristen Miglore</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhAuGKZF-5owHmd92eg0D1iOJ7dJQQfma_VjaQnkdu2p1XNXVBVn9Tls_EBmxkDSgl6WjiypMctd1thJTZk9Ch-Jd2Wu7xG1s9QyuYZYu4nEb76T10FbEhjkcfkqM-TZZJlD3qYLLh8Efc/s1600/libro6.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="247" data-original-width="204" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhhAuGKZF-5owHmd92eg0D1iOJ7dJQQfma_VjaQnkdu2p1XNXVBVn9Tls_EBmxkDSgl6WjiypMctd1thJTZk9Ch-Jd2Wu7xG1s9QyuYZYu4nEb76T10FbEhjkcfkqM-TZZJlD3qYLLh8Efc/s1600/libro6.jpg" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Questo e' un libro di ricette. Ma sono le migliori in assoluto, selezionate accuratamente. Volete la ricetta dei brownies piu' buoni? e' nel libro. I chocolate chips cookies che faranno sbavare i vostri amici? e' nel libro. La torta all'olio piu' buona? e' in questo libro. Lo trovate su Amazon, non perdetevelo.</div>
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>The wounded sinner</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Gus Henderson</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7bhyphenhyphengAN-o3cGU0cx438dqmSDe4FLmW3fZX7h-mBmA4soNnrvwKe4QRkUWrKnc-fBXKOqSjVsNQ2UqpxjEt7eyukLGOXHl172rwQbhgVlHcUgkikAyqBVcB4O_62OvZXCBUEhrJKQZInOd/s1600/wounded.sinner.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="258" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7bhyphenhyphengAN-o3cGU0cx438dqmSDe4FLmW3fZX7h-mBmA4soNnrvwKe4QRkUWrKnc-fBXKOqSjVsNQ2UqpxjEt7eyukLGOXHl172rwQbhgVlHcUgkikAyqBVcB4O_62OvZXCBUEhrJKQZInOd/s320/wounded.sinner.jpg" width="206" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'identita' di una famiglia aborigena a Leonora, nell'outback del Western Australia, i problemi di ogni giorno, le liti con i figli, il senso di appartenenza ad una terra e l'estraniamento causato dai pregiudizi. Consigliato a chi e' interessato alla vita degli aborigeni australiani di oggi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Per lavoro, ho avuto la fortuna di conoscere l'autore personalmente (una persona meravigliosa, che tra le altre cose ha conseguito un PhD in Writing) e di intrattenere con lui conversazioni sulla situazione degli aborigeni in Australia. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>On Rue Tatin</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Susan Loomis</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBM35kgSPMDiA22_KVlpurLyYy8-shNzAYHsicFqkpi79n98QKATg4K3hkYWPhmpshZrlG_vg3lmxH1eoUkCAT-SZXPhyeD9hjj9cgh1FK2Pc5g1Eo8GJtgXd7NuhdjcfdLlk6qrimjcdl/s1600/rue.tatin.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="640" data-original-width="481" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiBM35kgSPMDiA22_KVlpurLyYy8-shNzAYHsicFqkpi79n98QKATg4K3hkYWPhmpshZrlG_vg3lmxH1eoUkCAT-SZXPhyeD9hjj9cgh1FK2Pc5g1Eo8GJtgXd7NuhdjcfdLlk6qrimjcdl/s320/rue.tatin.jpg" width="240" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
I sogni sono realta', per Susan. Trasferitasi dagli USA in Francia per seguire un corso di cucina, Susan si ritrova con un lavoro, un marito, due figli e un sacco di amici in brevissimo tempo. Infine la famiglia decide di comprare una casa a Louviers, in Normandia e Susan apre una scuola di cucina.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da leggere quando avete bisogno di pace.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>La piccola pasticceria in fondo alla strada</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Ellen Berry</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHiENrM0AfS0XfIVbsB3kkq1SOjE9AMYPFcWTeT9NKxxDyWuU_YWg9pKsxAVy5D9VKO2u3bY7gLKmOsLANBHRnmkqZq41UIaVxC8Kcn0_Z2zQlgYn90RR8cRqWWk5z5XJfC11pE1AT20ts/s1600/piccola.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="317" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhHiENrM0AfS0XfIVbsB3kkq1SOjE9AMYPFcWTeT9NKxxDyWuU_YWg9pKsxAVy5D9VKO2u3bY7gLKmOsLANBHRnmkqZq41UIaVxC8Kcn0_Z2zQlgYn90RR8cRqWWk5z5XJfC11pE1AT20ts/s320/piccola.jpg" width="203" /></a></div>
<br />
Questo romanzo mi ha insegnato a non farmi attrarre dalle copertine invitanti.<br />
Roxanne e' nata in un paesino dello Yorkshire che ha abbandonato appena ha potuto per inseguire il sogno di una vita glamour a Londra. Anni dopo si ritrova a lavorare per una rivista di moda e ad essere fidanzata col belloccio di turno. I sogni crollano quando il suo nuovo capo cerca di affossarla senza ragione e il belloccio la tradisce con la segretaria.<br />
Roxanne decide allora di tornare al paesino, si lascia catturare dall'atmosfera agreste che ha sempre odiato e conosce un tizio del posto che naturalmente e' il Vero Amore.<br />
Proprio no.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>Convenience store woman</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Sayaka Murata</div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgqrsZ6TVKHK5DGUnzyUNFGTurg070Z5QKXBTbLhfmVROJs0O3Oy-uneV925U6OypCS5TZaVFtjh1HlUODr6MJJ-L_vKVxQ4v1n3yQ59YDBc3ZtmnBMHCSuTnMB-X9qyJ9lU5m48O09cYg/s1600/convenience.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="315" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjgqrsZ6TVKHK5DGUnzyUNFGTurg070Z5QKXBTbLhfmVROJs0O3Oy-uneV925U6OypCS5TZaVFtjh1HlUODr6MJJ-L_vKVxQ4v1n3yQ59YDBc3ZtmnBMHCSuTnMB-X9qyJ9lU5m48O09cYg/s320/convenience.jpg" width="201" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<div style="text-align: start;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ci ho provato, davvero, ma io e le autrici giapponesi proprio non siamo in sintonia.</span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Ho fatto questo acquisto perche' ho letto da qualche parte che l'opera ricordava Eleanor Oliphant, libro che ho amato: questo libro e' completamente diverso.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Keiko Furukura ha 36 anni ed e' una commessa part-time in un mini-market. La sua vita e' tutta qui: non ha aspirazioni, sogni, idee, personalita', nulla. Vive per il supermercato, il suo obiettivo giornaliero e' vendere il cibo in offerta speciale, riempire gli scaffali, partecipare agli assurdi riti depersonalizzanti imposti dalla direzione. Un giorno arriva un collega pazzo e puzzolente, il tipo che importuna le donne seguendole per strada, e che viene licenziato dopo pochissimo.</span><br />
<span style="font-family: inherit;">Keiko lo invita a trasferirsi a casa propria e, nonostante l'appartamento sia piccolissimo, i due non si vedono neppure: lei vive dentro un armadio in camera da letto, lui dorme nella vasca da bagno. Nonostante tra loro non vi sia alcun tipo di rapporto, ad entrambi sembra di aver migliorato il proprio status: lui vive sulle spalle di lei e non deve piu' lavorare, le amiche di lei la credono fidanzata e non la strassano piu' con la necessita' di trovarsi un uomo. </span><br />
<span style="font-family: inherit;">Una storia tristissima che non consiglio a nessuno.</span><span style="background-color: white; font-family: inherit;"> </span></div>
</div>
<div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; border: 0px; font-size: 12pt; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: inherit;"><br /></span></div>
<div style="text-align: center;">
<b>A baby in a backpack to Buthan: an Australian family in the land of the Thunder Dragon</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Bunty Avieson</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMT0tswgHj5eTetvncp09F6jx6rV9J71jZy46WU8Q_6YhSvgZfRvbe4HTl3DulZT1oV_VvSzstAcVRohqMIvozhUvWn3VoBLCHDCNMMyNtJfifDVIFvaZWLBRh0oVqMz-k5Imgx7aDd0bU/s1600/145843.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgMT0tswgHj5eTetvncp09F6jx6rV9J71jZy46WU8Q_6YhSvgZfRvbe4HTl3DulZT1oV_VvSzstAcVRohqMIvozhUvWn3VoBLCHDCNMMyNtJfifDVIFvaZWLBRh0oVqMz-k5Imgx7aDd0bU/s320/145843.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
Bunty Avieson, il marito e il loro bimbo si trasferiscono per lavoro prima in India e poi nel piccolo regno del Bhutan, sull'Himalaya. Le gioie e gli orrori del viaggiare con un bambino piccolo in un Paese in via di sviluppo e completamente diverso.<br />
Sicuramente interessante, ma molto lento.<br />
<br />
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>The single ladies of Jacaranda Retirement village</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Joanna Nell</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8LFlmz6nyOiXWS1KRI7f9AL5-IvL_FYiBgTrKGa9cEvy_zRyQVgwrDv5yjMZGtVbpA7d8qN14Oyd0ZAYrNwrduHvMQzf5dO3x7_cJbuljnZ8vyt3agZxxKb3LuBemFvRdvyDxztrB3CBm/s1600/retirement.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="346" data-original-width="227" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8LFlmz6nyOiXWS1KRI7f9AL5-IvL_FYiBgTrKGa9cEvy_zRyQVgwrDv5yjMZGtVbpA7d8qN14Oyd0ZAYrNwrduHvMQzf5dO3x7_cJbuljnZ8vyt3agZxxKb3LuBemFvRdvyDxztrB3CBm/s320/retirement.jpg" width="209" /></a></div>
<br />
<div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Il romanzo si svolge in Australia, in una non precisata cittadina sulla costa est. I retirement villages sono una specie di quartieri, spesso cintati da mura, che contengono "units", ovvero mini-appartamenti per una sola persona dove molti anziani decidono di trasferirsi dopo la pensione o in caso di vedovanza. </span></div>
<div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="markalh4sa220" data-markjs="true" data-ogab="" data-ogac="" data-ogsb="" data-ogsc="" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Peggy</span> <span class="markze80q5ily" data-markjs="true" data-ogab="" data-ogac="" data-ogsb="" data-ogsc="" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Smart</span> ha 79 anni e mezzo, è vedova e vive in una di queste micro-villette con Basil, il suo cagnolino. Le sue giornate sono scandite dalle medicine che deve prendere, dalle visite dal dottore e dal rapporto teso con i figli che vorrebbero farla entrare in una casa di riposo. </span></div>
<div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="markalh4sa220" data-markjs="true" data-ogab="" data-ogac="" data-ogsb="" data-ogsc="" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Peggy</span> è segretamente interessata a Brian, 84 anni, il segretario del comitato residenti del Jacaranda Retirement Village, che vive qualche units più in là della sua, e sogna di invitarlo a cena a casa sua. </span></div>
<div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;">Un giorno nel Retirement Village arriva Angie Valentine, una vecchissima amica di infanzia di <span class="markalh4sa220" data-markjs="true" data-ogab="" data-ogac="" data-ogsb="" data-ogsc="" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Peggy, e la vita della protagonista cambia totalmente.</span></span></div>
<div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; text-align: justify;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="markalh4sa220" data-markjs="true" data-ogab="" data-ogac="" data-ogsb="" data-ogsc="" style="border: 0px; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Divertente e ben scritto, ma decisamente irreale. </span></span></div>
<div style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white;">
<span style="font-family: inherit;"><span class="markalh4sa220" data-markjs="true" data-ogab="" data-ogac="" data-ogsb="" data-ogsc="" style="border: 0px; color: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></span></span></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Il club delle lettere segrete</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Angeles Donate</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQdmQ-s7J9PMqkV0qkfPaOJ75WAKn1sqxLtFoVTK55QiIEQOYK5UYXfNrPsZS1x7LVnppu9VWMelyYcOEN6h7bUM8mnUlEBwrLETSPVCodfNO_pOyYCJ7M_ntJUb4-C_Oe71zieb7wCri6/s1600/lettere.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="283" data-original-width="178" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQdmQ-s7J9PMqkV0qkfPaOJ75WAKn1sqxLtFoVTK55QiIEQOYK5UYXfNrPsZS1x7LVnppu9VWMelyYcOEN6h7bUM8mnUlEBwrLETSPVCodfNO_pOyYCJ7M_ntJUb4-C_Oe71zieb7wCri6/s1600/lettere.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
In un paesino sulle montagne fuori Madrid, una donna anziana e' terrorizzata dalle brutte notizie: la sua amica Sara, la postina del paese, sta per essere trasferita a causa dell'esigua quantita' di posta da consegnare. Come salvare la situazione? </div>
<div style="text-align: justify;">
Una storia delicata che ha il sapore di una fiaba, da leggere quando si ha bisogno di tranquillita'.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Teacher</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Gabby Stroud</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi363UTSnUkpCjyAOZhLP0KAHGP_-ZjLeiSCGGlKGhlsiJ7X5MEggruJ9MvSt1ei-Wq4LbE0C8OQZKEJtUlXumKJp5ItBZllzWnAhLOGan2VZ_zZdE_wUiJKQO2d-4vZf3KxrFuyV7zc3k7/s1600/teacher.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="310" data-original-width="202" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi363UTSnUkpCjyAOZhLP0KAHGP_-ZjLeiSCGGlKGhlsiJ7X5MEggruJ9MvSt1ei-Wq4LbE0C8OQZKEJtUlXumKJp5ItBZllzWnAhLOGan2VZ_zZdE_wUiJKQO2d-4vZf3KxrFuyV7zc3k7/s1600/teacher.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Gabrielle Stroud ricostruisce la propria vita di insegnante, dalla laurea piena di sogni fino al giorno in cui capisce di non poter piu' insegnare. Magnifico per farsi un'idea del carico assurdo che pesa sulle spalle di chi fa dell'educazione dei bambini la propria vita, e anche per chi si lamenta del sistema italiano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: center;">
<b>The unlikely adventures of the Shergill Sisters</b>, </div>
<div style="text-align: center;">
di Balli Kaur Jaswai</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibcO8wTONLtQTOVuh5Sb7iBySP3lND82yc3_k4Z6DEXoSTolzi5Hl2OFw55nb62JM0rpPodLiaWuCMnNcdGUp3vb2W183wIMc_i64DdIkmPsUeVPrPgMy-6iD2vifT4QCfC9ueOKb1MOPw/s1600/shergill.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="275" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibcO8wTONLtQTOVuh5Sb7iBySP3lND82yc3_k4Z6DEXoSTolzi5Hl2OFw55nb62JM0rpPodLiaWuCMnNcdGUp3vb2W183wIMc_i64DdIkmPsUeVPrPgMy-6iD2vifT4QCfC9ueOKb1MOPw/s320/shergill.jpg" width="220" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Seguendo le ultime volonta' della madre mancata da poco, tre sorelle inglesi di origine indiana intraprendono un pellegrinaggio in Punjab, alla ricerca della proprie radici. </div>
<div style="text-align: justify;">
Un romanzo sui segreti, le incomprensioni e le differenze che nascono all'interno delle famiglie. Sullo sfondo, appena attenuata, l'India di oggi, con tutti i suoi problemi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Bello, anche se a tratti un po' lento.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Very good lives: the fringe benefits of failure and the importance of imagination, </b></div>
<div style="text-align: center;">
di J.K. Rowling</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9BihD1c9arBeGzaWTyrSbUKGJ1GQyCI9YdW-QMeiI3saNpxB00Mqo1cTDQh2CD8-2G3spwVkQcd60097jJTQ9XykdH9S2okd4ms0hXD6ilCPI_NthfOk5hliGsUXWUGwTEyb9Civy_Knq/s1600/rowling.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="310" data-original-width="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh9BihD1c9arBeGzaWTyrSbUKGJ1GQyCI9YdW-QMeiI3saNpxB00Mqo1cTDQh2CD8-2G3spwVkQcd60097jJTQ9XykdH9S2okd4ms0hXD6ilCPI_NthfOk5hliGsUXWUGwTEyb9Civy_Knq/s1600/rowling.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo e' il discorso che l'autrice di Harry Potter fece ai laureandi di Harvard nel 2008. E' bellissimo e ho una sorpresa: lo potete trovare gratuitamente sul sito dell'universita' di Harvard, <a href="https://news.harvard.edu/gazette/story/2008/06/text-of-j-k-rowling-speech/" target="_blank">QUI</a>. Se non avete voglia di leggerlo, nella stessa pagina c'e' il video. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non perdetevelo!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>America for beginners</b>, </div>
<div style="text-align: center;">
di Leah Franqui</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7mXURRwzBD-e11t_Yj8AY63jlD8llaVMOBAY2Vzfd4EQiI2cPGqBdUWOVJlkCFOLbE1hmd3P0iA3n9ommU7TDzEsEpBhlHLCytYMlsAdlHJ1CeYXkXhzr6dSan2IksLrAzvd6VGPMoZ8d/s1600/beginners.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="344" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg7mXURRwzBD-e11t_Yj8AY63jlD8llaVMOBAY2Vzfd4EQiI2cPGqBdUWOVJlkCFOLbE1hmd3P0iA3n9ommU7TDzEsEpBhlHLCytYMlsAdlHJ1CeYXkXhzr6dSan2IksLrAzvd6VGPMoZ8d/s320/beginners.jpg" width="220" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tre persone completamente diverse - una ricca vedova indiana, un uomo povero originario del Bangladesh e un'aspirante attrice americana - si ritrovano in viaggio insieme dalla costa orientale degli Stati Uniti a quella Occidentale. Una storia piuttosto balorda e con un finale che non mi ha convinto affatto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>The real doctor will see you shortly: a physician's first year</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Matt McCarthy</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiy7YBcW0Igt8jimUCJfMR-_MFJ9UR2iJkUm72-42RickW0SL_Z8-Cw1o41V6DIpg3QDJYNHIQwaOOvbRhlnq3klSEHs5HWlTGd1nOJXTkm4ifU4XWB7Cz_vps3fS6VSf4ME0xrbROUe4MY/s1600/doctor.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1038" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiy7YBcW0Igt8jimUCJfMR-_MFJ9UR2iJkUm72-42RickW0SL_Z8-Cw1o41V6DIpg3QDJYNHIQwaOOvbRhlnq3klSEHs5HWlTGd1nOJXTkm4ifU4XWB7Cz_vps3fS6VSf4ME0xrbROUe4MY/s320/doctor.jpg" width="207" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il primo anno di specializzazione di un medico americano, la fatica, la paura di sbagliare, gli errori, le soddisfazioni. Se vi interessa l'ambiente medico e' una lettura estremamente interessante.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Schools of fish</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Alan Sampson</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihePPjYhttbpvxXjQaMTXsLjmjtv3q0O0OjVRsWJmyUdTBRBYrD3RJ5tyOdBuxQrTap84nbuy5AWAuQ00mluCLcBOh6C5JbHNzEPpEQjkK6kEB6c4z5Wak49dpr91mV0BMPQ84Uzff8fUI/s1600/fish.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="499" data-original-width="353" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEihePPjYhttbpvxXjQaMTXsLjmjtv3q0O0OjVRsWJmyUdTBRBYrD3RJ5tyOdBuxQrTap84nbuy5AWAuQ00mluCLcBOh6C5JbHNzEPpEQjkK6kEB6c4z5Wak49dpr91mV0BMPQ84Uzff8fUI/s320/fish.jpg" width="226" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Alan Sampson e' un intelligente e capace preside di scuola superiore, famoso per trasformare scuole problematiche in centri di eccellenza. Le lunghe ore passate lavorando richiedono pero' un tributo: mentre il suo matrimonio finisce, Alan si ritrova in una delle scuole peggiori in cui abbia mai lavorato, e l'alunno piu' problematico e' Greg Sampson, suo figlio. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre Alan cerca un modo per gestire i problemi caratteriali del figlio, Greg e' alle prese con i propri problemi di dislessia e apprendimento e con un padre che non lo capisce ed esige piu' di quanto lui sia in grado di dare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Solo quando entrambi avranno il coraggio di uscire dalle regole scritte dell'educazione scolastica troveranno un terreno comune su cui costruire un rapporto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Bellissimo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Maid</b></div>
<div style="text-align: center;">
di Stephanie Land</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqJOD6WYyBnFHxUx89ErFbb_vs4S9dVYJnDzT18flgXhmD4lNn4py9hm835VAeMubgkcgy56qZ9XDPtS9i1LeRaLYm2RRcEG05dOhOcbhwYymzz48jKhcAuxu5s-nfjguZmGkAE1VHBRgO/s1600/maid.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="448" data-original-width="300" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiqJOD6WYyBnFHxUx89ErFbb_vs4S9dVYJnDzT18flgXhmD4lNn4py9hm835VAeMubgkcgy56qZ9XDPtS9i1LeRaLYm2RRcEG05dOhOcbhwYymzz48jKhcAuxu5s-nfjguZmGkAE1VHBRgO/s320/maid.jpg" width="214" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A seguito di una storia occasionale con un uomo violento, Stephanie Land si ritrova, ancora giovanissima, ad essere una madre single e con enormi problemi finanziari. Il libro descrive la vita allucinante negli alloggi per senzatetto, i pregiudizi con cui deve scontrarsi ogni giorno, le umiliazioni del lavoro di domestica e il sogno di poter studiare e migliorare la propria situazione. </div>
<div style="text-align: justify;">
Verserete tantissime lacrime, ma tranquilli: Stephanie e' riuscita a laurearsi e ora la sua vita e' cambiata.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Confessions of a Qantas flight attendant</b></div>
<div style="text-align: center;">
Owen Beddall</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrCX_TPDliubD1EivYq0swKzuqqqcc6PbxUzOXLzGg-Pghilh8krpoCHRXlCKODpzG3kD7hC6na7gv8ZOMzqENKjT9wfl_9BfDacfnxm9qwovhbtVXulaIy7yN4xkeqdeFIgnpyvutddOZ/s1600/qantas.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1047" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjrCX_TPDliubD1EivYq0swKzuqqqcc6PbxUzOXLzGg-Pghilh8krpoCHRXlCKODpzG3kD7hC6na7gv8ZOMzqENKjT9wfl_9BfDacfnxm9qwovhbtVXulaIy7yN4xkeqdeFIgnpyvutddOZ/s320/qantas.jpg" width="209" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Questo libro e' la prova di come a volte i titoli traggano in inganno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi aspettavo una raccolta di fatti divertenti capitati sugli aerei, invece il libro parla di tutt'altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'autore racconta la sua vita di assistente di volo soffermandosi soprattutto sui locali da lui frequentati nelle varie localita' del mondo e le persone che vi ha incontrato. Una parte del libro e' anche dedicata agli incontri - questi si', fatti sugli aerei - con persone dello spettacolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
L'ho trovato terribilmente noioso, non sono riuscita a finirlo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Mother, can you not?</b></div>
<div style="text-align: center;">
Kate Friedman - Siegel</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid1bGwuv-8IaQV5_psyoKjB5i_0c7a23TC3txllFhGF-jIm3our9Z4P3ZuP0hwRlu0oCtgmrsGIenei7xf9gb8AIeVeBennVrfoDMsDD7jTnzjI96NBklIWMZN6IMwUTCrwQATP02V07oG/s1600/mother.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="255" data-original-width="197" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEid1bGwuv-8IaQV5_psyoKjB5i_0c7a23TC3txllFhGF-jIm3our9Z4P3ZuP0hwRlu0oCtgmrsGIenei7xf9gb8AIeVeBennVrfoDMsDD7jTnzjI96NBklIWMZN6IMwUTCrwQATP02V07oG/s1600/mother.jpg" /></a></div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il rapporto madre - figlia e' sempre complesso e particolare. In questo caso la madre, oltre ad essere fuori di testa, e' anche una produttrice e direttrice televisiva di successo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Allucinante.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Weird things customers say in bookshops </b></div>
<div style="text-align: center;">
Jean Campbell</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifIOV6hRdpTyNpAxuxDpLzFhjemw8PmtuYMxO2Pc9smHQ16QQdRlrZ1eYYaSMtv7b_vj6mqFeQPhY71oDpxUxReoNyr1P6biVuAbp4HX2Lee6m57-qh-QLzK9vJS2iTr8BxqSFPMmITw12/s1600/bookshops.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="341" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifIOV6hRdpTyNpAxuxDpLzFhjemw8PmtuYMxO2Pc9smHQ16QQdRlrZ1eYYaSMtv7b_vj6mqFeQPhY71oDpxUxReoNyr1P6biVuAbp4HX2Lee6m57-qh-QLzK9vJS2iTr8BxqSFPMmITw12/s320/bookshops.jpg" width="218" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Magnifica raccolta di cose assurde che le persone sono riuscite a dire in libreria. Per trascorrere momenti divertenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>All my patients have tales: favorite stories from a vet's practice</b> </div>
<div style="text-align: center;">
Jeff Wells</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjynaej-SEHrSyijWnoMuJxPgVIPfv4ZIJvxRHc_f9i20zn2V2m3MUGJcujeeOr039BBz_F43kqsri781551y8LiWNITEsBwXN_xd8IWVMLFS5t8Gg2ANLUd1rGDQ-ijLIdi4wjOmfAaSrn/s1600/tales.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="331" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjynaej-SEHrSyijWnoMuJxPgVIPfv4ZIJvxRHc_f9i20zn2V2m3MUGJcujeeOr039BBz_F43kqsri781551y8LiWNITEsBwXN_xd8IWVMLFS5t8Gg2ANLUd1rGDQ-ijLIdi4wjOmfAaSrn/s320/tales.jpg" width="211" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Le avventure di un veterinario americano, i casi piu' inusuali e quelli piu' divertenti.</div>
<div style="text-align: justify;">
Mi e' piaciuto tantissimo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Not afraid of the fall</b></div>
<div style="text-align: center;">
Kyle James</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixSGiV_OGZ5EOHPbfLWFZV6l-SUHePB_tdW5zp8-N2s-WS8RG6l7Ay_46diwA11k1BZasS_wP-G2258GZLQpdIDdJjchs2vXj3S5cgu0smPLCv4yLwMIR-rIyVEfhstEOXxosXCCYcovIM/s1600/fall.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="242" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixSGiV_OGZ5EOHPbfLWFZV6l-SUHePB_tdW5zp8-N2s-WS8RG6l7Ay_46diwA11k1BZasS_wP-G2258GZLQpdIDdJjchs2vXj3S5cgu0smPLCv4yLwMIR-rIyVEfhstEOXxosXCCYcovIM/s320/fall.jpg" width="193" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
Una giovane coppia decide di lasciare il lavoro ben pagato e partire per un viaggio di 114 giorni attraverso il mondo. Per quanto l'esperienza sia stata senz'altro eccezionale, purtroppo lo stesso non si puo' dire dell'abilita' narrativa dell'autore.</div>
<div style="text-align: justify;">
Non lo rileggerei.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Per oggi e' tutto, alla prossima.</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-44229545763402734762019-12-31T20:56:00.000+08:002019-12-31T20:56:24.156+08:00Di aggiornamenti, animali e banane<div style="text-align: justify;">
Eh gia', sono ancora qui, anche se sono mesi che non aggiorno il blog. Sorvoliamo sui motivi per cui non mi avete piu' letto, altrimenti scrivo un post che parla d'altro. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cos'e' successo in questi ultimi mesi? saro' breve e schematica.</div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo fatto finalmente il test per la cittadinanza australiana. A breve verremo convocati per la cerimonia del giuramento. Ma vi raccontero' di questo piu' approfonditamente in un altro post.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho iniziato a fare surf. Non sono una campionessa, sono all'inizio e non riesco ancora a stare in piedi sulla tavola, mettermi a quattro zampe per ora e' il mio record, il <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Cowaramup_Bombora" target="_blank">Cow Bombie</a> e' ancora lontano (molto lontano!). Ma non importa: quando prendi l'onda, la posizione non conta, vai veloce come un fulmine e l'emozione e' indescrivibile. Mi sento <i>viva</i>.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ho totalmente abbandonato il desiderio di poter ottenere il riconoscimento della laurea. Da una parte il maledetto IELTS Academic, dall'altra l'Ordine che ha cambiato di nuovo i pre-requisiti per la registrazione, inserendo clausole che rendono vana qualunque speranza e rendono la mia laurea con lode nulla di piu' di un pezzo di carta senza alcun valore. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ora basta, tranquilli, vi risparmio il resto e cambio argomento.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
*****</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Aneddoto tragicomico dei giorni scorsi, tra parentesi i miei pensieri.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Collega madrelingua inglese</b>: Flavia, ho difficolta' a scrivere una parola, mi aiuti?</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Io </b>(<i>che sara' mai? Sternocleidomastoideo? Nitrofurantoina? Micropoliangioite a fenotipo granulomatoso-eosinofilo?)</i>: Certo, dimmi pure. Di che si tratta?</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Collega</b>: La parola e' BANANA. Con quante N si scrive?</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Io</b> (O.O): con due enne...</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Collega</b>: Quindi e' BANNANA o BANANNA?</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Io</b>: ....</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La cosa tragicomica, a parte il fatto che ero convinta che la parola "banana" fosse tra le prime venti che si imparano a scrivere all'eta' di 5 anni, e' che questa mia collega, per il semplice fatto di essere nata qui, non dovra' mai fare un esame di conoscenza della lingua inglese. In caso lo desiderasse, potra' iscriversi all'universita' senza dover preventivamente dimostrare di avere una padronanza totale della lingua. Questa ironia non smette di impressionarmi.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
*****</div>
<div style="text-align: justify;">
Per concludere questo post sconclusionato, vi racconto qualche ulteriore incontro con la fauna australiana, che qui, si sa, si incontra ovunque vai.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Verso la fine di Novembre, mio marito ed io siamo andati per un weekend nella cittadina di Albany, sulla costa sud del Western Australia. La temperatura era gia' di inizio estate, per cui il programma era di andare in spiaggia. </div>
<div style="text-align: justify;">
In Western Australia, fuori dalle grandi citta' le spiagge non sono gremite, nemmeno in una domenica nel culmine dell'estate. In quei giorni ancora non estivi, la maggior parte delle spiagge era ancora deserta, nonostante la temperatura fosse gia' sopra i 20 gradi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Parcheggiamo, prendiamo la borsa con gli asciugamani e, prima di scendere sulla spiaggia, decido di fare un salto al bagno, ovvero un casottino in mezzo alla boscaglia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Entro, supero la zona lavandini e mi dirigo verso i gabinetti... e mi blocco di colpo: vicino alla porta di uno di essi c'e' un <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Dugite#Envenomation" target="_blank">dugite </a>lungo piu' di un metro.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8YTuMoT-1QVu_gWrGXiQ-F-LyesXlANEyR1eQHyhYT8D6XQu90IDem-5Ocbjz-D97gdVjGilHrjlJWE030-AJI6ZYeIFwJ0vnU-bno3O7nqI0ZSJWROyDsW_ZoY1OcgVclN-ksxDxp46A/s1600/1024px-Dugite_%2528Pseudonaja_affinis%2529.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="683" data-original-width="1024" height="425" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi8YTuMoT-1QVu_gWrGXiQ-F-LyesXlANEyR1eQHyhYT8D6XQu90IDem-5Ocbjz-D97gdVjGilHrjlJWE030-AJI6ZYeIFwJ0vnU-bno3O7nqI0ZSJWROyDsW_ZoY1OcgVclN-ksxDxp46A/s640/1024px-Dugite_%2528Pseudonaja_affinis%2529.png" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il dugite e' uno dei serpenti australiani con veleno letale. <br />Immagine da Wikipedia</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Quando si incontra un serpente, non bisogna muoversi. Occorre stare immobili per non spaventarlo, anche se l'animale ti sta passando sui piedi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quante volte ho sentito ripetere questa frase, da quando vivo qui? Mille volte?</div>
<div style="text-align: justify;">
Ecco, in caso vi capitasse, e' cosi' che si deve fare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Io invece mi sono lasciata guidare dall'istinto, mi sono girata e sono fuggita. L'animale, per fortuna, non ha reagito mordendomi. Mi e' andata di lusso, come direbbe mio padre.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Stessa gita, giorno dopo, spiaggia diversa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mio marito e' in acqua che nuota tranquillo, io sono seduta su un asciugamano, a causa della temperatura per me troppo bassa. Sulla spiaggia non c'e' nessun altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Se pensate ai pericoli dell'Australia, specificamente a quelli che si possono incontrare in acqua, qual e' la prima cosa che vi viene in mente? </div>
<div style="text-align: justify;">
Gli squali qui sono un problema, tanto che nelle spiagge piu' affollate c'e' un apposito allarme che si attiva quando viene avvistato uno squalo e, in alta stagione, un elicottero sorvola incessantemente la costa con lo stesso obiettivo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Immaginatevi la scena. L'acqua e' meravigliosa, cristallina, azzurro chiaro, la sabbia candida e bellissima. </div>
<div style="text-align: justify;">
E all'improvviso vedo una pinna che spunta dall'acqua. E si dirige verso mio marito.</div>
<div style="text-align: justify;">
Panico. Lo chiamo e lo chiamo, ma e' immerso e non mi sente subito. Intanto mi accorgo che le pinne sono piu' di una. Almeno 4, direi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Finalmente lui si accorge delle mie urla terrorizzate ma, prima che lui abbia tempo di precipitarsi fuori dall'acqua, ci rendiamo conto che si tratta di un gruppo di delfini. </div>
<div style="text-align: justify;">
Che ansia, pero'. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
L'ultimo incontro che vi racconto oggi e' avvenuto qui, nella casa dove viviamo in affitto. La proprieta' si trova in mezzo ai campi al limitare della foresta, a 15 km dal paese piu' vicino, ed e' circondata da un ampio giardino pieno di alberi da frutta.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ero al computer, quando sento un rumore fuori: una specie di tonfo sordo ripetuto, una specie di <i>tonf, tonf, tonf</i>. I nostri vicini piu' prossimi vivono a 2 km di distanza, quindi quando sento rumori fuori mi preoccupo sempre, specie se sono sola in casa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Questa volta tutto bene: era solo un emu' (specie di struzzo selvatico australiano) che cercava di raggiungere le prugne saltando. Dev'essere frustrante essere un uccello e non poter volare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Da quel giorno l'emu' viene nel giardino ogni giorno, pasteggia felice e poi se ne va. </div>
<div style="text-align: justify;">
L'ho chiamato Calogero.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO5RjO7xNKpU-c6tTAlaQEQ-lPCUzFdRzLNJsKkvseHW-nC4OMZSo_jfa_jL-oR1IQof3KNCbSJ0fN6agybB7sTsg5bFTiL7CVAYDtQvGdnjbrw3ioASA5A_9L3sKTePA7Bn8QIHc6FQVH/s1600/IMG_20191229_090246.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhO5RjO7xNKpU-c6tTAlaQEQ-lPCUzFdRzLNJsKkvseHW-nC4OMZSo_jfa_jL-oR1IQof3KNCbSJ0fN6agybB7sTsg5bFTiL7CVAYDtQvGdnjbrw3ioASA5A_9L3sKTePA7Bn8QIHc6FQVH/s640/IMG_20191229_090246.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Ora di colazione... vediamo cosa c'e' qui..</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYEilT-X_hnl-ca7q0K9ZNgIFkPTikFRYj2Lcha556bccrN2dN7iBfOmvYfqH4XyKly94UCYQCwEuqjiw4xPZ5OE556h4SSL32KqkxVzPHQKoHyZ8syqhAKvTeYcOmqmGmdpp9ukt3ncmo/s1600/IMG_20191229_090223.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgYEilT-X_hnl-ca7q0K9ZNgIFkPTikFRYj2Lcha556bccrN2dN7iBfOmvYfqH4XyKly94UCYQCwEuqjiw4xPZ5OE556h4SSL32KqkxVzPHQKoHyZ8syqhAKvTeYcOmqmGmdpp9ukt3ncmo/s640/IMG_20191229_090223.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Queste prugne sono deliziose!!!</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per ora e' tutto.</div>
<div style="text-align: justify;">
Prometto di scrivere piu' spesso e, nel frattempo, vi auguro un meraviglioso 2020.</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-49634437649016807272019-04-01T13:11:00.000+08:002019-04-01T13:23:59.846+08:00Panorami del Western Australia: prima parte<div style="text-align: justify;">
Seguendo il consiglio di una lettrice (grazie, Michela!), inauguro oggi una sezione dedicata ai panorami del Western Australia. </div>
<div style="text-align: justify;">
A causa della vastità dello stato (la cui superficie è più di otto volte quella dell'Italia), ho deciso di creare un post per ognuna delle nove regioni in cui è diviso il paese. </div>
<div style="text-align: justify;">
Inizio dall'angolo a sud-est, Goldfields - Esperance.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Goldfields - Esperance region</b></div>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVlNATM5EzGchdy_eGt-xaWOVGK4OueyWdknBbef5UE6Eluat_KsO79CEMc65oLJm2J8mNCNOKr-jEXb3VyUSA8ZXJ_3LBT_TyuZs482O8fBESXr6GhCTB45mrO0ZLDIuM9Z5pkfl0iqEs/s1600/220px-Wa_goldfields_esperance_western_aus_region.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="299" data-original-width="220" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgVlNATM5EzGchdy_eGt-xaWOVGK4OueyWdknBbef5UE6Eluat_KsO79CEMc65oLJm2J8mNCNOKr-jEXb3VyUSA8ZXJ_3LBT_TyuZs482O8fBESXr6GhCTB45mrO0ZLDIuM9Z5pkfl0iqEs/s1600/220px-Wa_goldfields_esperance_western_aus_region.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La regione in questione, immagine da Wikipedia</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: center;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<u>Qualche dato per cominciare</u></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Estensione</b>: 770.488 chilometri quadrati (2.5 volte la superficie dell'Italia)</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Popolazione</b>: 56.044 persone (Italia: 60,5 milioni di persone)</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Città più popolosa</b>: Kalgoorlie (32.797 persone)</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Economia basata su</b>: miniere di oro, opali, nickel, platino. Turismo e agricoltura sulla costa.<br />
<b>Clima</b>: desertico e semi-desertico nell'entroterra, temperato sulla costa</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="color: blue;"><b>Kalgoorlie</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Kalgoorlie è una città (cittadina, d'accordo) unica nel suo genere. Qui sono arrivate persone da tutta l'Australia attirate dal miraggio dell'oro. C'è il Super Pit, una delle miniere d'oro a cielo aperto più grandi del mondo, posti dove vendere le pepite, case che sembrano uscite dal Far West, negozi dove si può comprare il setaccio per cercare l'oro nei rigagnoli come faceva zio Paperone o noleggiare un metal detector se siete cercatori esperti.<br />
Kalgoorlie è anche la città di chi l'oro non l'ha trovato, la città con un alto tasso di delinquenza, con grossi problemi sociali.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifEOkvSu9UCvnop8F6cnuJN1tYOYSbATkjxsEN4oSTiPlMceVckyzGJyhcn2TWZiFZAsQcFYEDNaiOvEHT19Y1On3TzyNMRTRmGXpjOyPMqwOtjaN0eDUm_-tRjG7sofHHI2jvRgNU8bEo/s1600/Kalgoorlie-1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="948" data-original-width="1422" height="426" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEifEOkvSu9UCvnop8F6cnuJN1tYOYSbATkjxsEN4oSTiPlMceVckyzGJyhcn2TWZiFZAsQcFYEDNaiOvEHT19Y1On3TzyNMRTRmGXpjOyPMqwOtjaN0eDUm_-tRjG7sofHHI2jvRgNU8bEo/s640/Kalgoorlie-1.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Strade di Kalgoorlie, da www.travelin.au</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSN9ZIySdP7OoIefNdk2Jp3EoYPZVAIBHk3ZDmxb6YaIf3og40dGmgTyUxZ1jglYPKCFeZrXf7E0Y-Ky5hhuYn08p5uHl_V386fvyFG51-_LFvXaX-sm64Js_O7XEHDDm5HA5o7vQWYbci/s1600/kal1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgSN9ZIySdP7OoIefNdk2Jp3EoYPZVAIBHk3ZDmxb6YaIf3og40dGmgTyUxZ1jglYPKCFeZrXf7E0Y-Ky5hhuYn08p5uHl_V386fvyFG51-_LFvXaX-sm64Js_O7XEHDDm5HA5o7vQWYbci/s640/kal1.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Negozi lungo le strade</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-UxSBdCUo6EFNWNOOL8BeBKLDWRP08IlvP7ABCjBaqKEY0G6phDPXhLz06iJk5JLFLsrieGo5rAPkPP0-sybXX1Qih4qtdC4PVYuMynCCJLUHjqa2SU1na9nN2lYpqLt_9DoRTVTUiAnd/s1600/kal2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-UxSBdCUo6EFNWNOOL8BeBKLDWRP08IlvP7ABCjBaqKEY0G6phDPXhLz06iJk5JLFLsrieGo5rAPkPP0-sybXX1Qih4qtdC4PVYuMynCCJLUHjqa2SU1na9nN2lYpqLt_9DoRTVTUiAnd/s640/kal2.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Altri negozi</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7_PwUDvJ1jdbfmg9IbSlBsrgdRKycPR472BVzJUKI-iKvugUkHjPQtDl8hETodKsnirTVf7lorR5V3xOtKIycTaBYNpeVWgSxc-ULjw6VcnO2et13arV3rz3_y7JP9r836jgDmiWTgKBn/s1600/kal3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi7_PwUDvJ1jdbfmg9IbSlBsrgdRKycPR472BVzJUKI-iKvugUkHjPQtDl8hETodKsnirTVf7lorR5V3xOtKIycTaBYNpeVWgSxc-ULjw6VcnO2et13arV3rz3_y7JP9r836jgDmiWTgKBn/s640/kal3.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">L'hotel</td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9r4je7JFgmeFpz0aVvXaxBLWJP8JhlcO0Lxi98siS5xtt1jsFJnGK1S1eoOjJ0PUFP7IGTGg3QaCv8aoWX6DnADLbPk18JWAt8aaRe09ok2A0gWd9L0kOHjIdSEIR1qWytU-q37bDGIt-/s1600/kal4.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi9r4je7JFgmeFpz0aVvXaxBLWJP8JhlcO0Lxi98siS5xtt1jsFJnGK1S1eoOjJ0PUFP7IGTGg3QaCv8aoWX6DnADLbPk18JWAt8aaRe09ok2A0gWd9L0kOHjIdSEIR1qWytU-q37bDGIt-/s640/kal4.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Sì, qui si può ottenere il permesso per cercare l'oro. Poi anche tutte le altre cose di minore importanza..</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinVzCInaBUOaD9zySHYJimJoB-JQaw9Lu8I6ckR3pg4B5Pan-x5ajLy7nyvyaK6CLaAi7uFBMLIOM2jLgonexOotUOzDomrzvpi68LqNps4NYbq8swQwrreN2ckTwcRfqay27sNTTq5GLH/s1600/kal5.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEinVzCInaBUOaD9zySHYJimJoB-JQaw9Lu8I6ckR3pg4B5Pan-x5ajLy7nyvyaK6CLaAi7uFBMLIOM2jLgonexOotUOzDomrzvpi68LqNps4NYbq8swQwrreN2ckTwcRfqay27sNTTq5GLH/s640/kal5.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Questo volantino era ovunque!</td></tr>
</tbody></table>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4_VOdurUogw_ZYd-xHLgUjzZXVbxSyy9ZClxU2ly7l-PfvHdyBanL3EjE9cuJgnHqK4_WqUvj6IyocXkhIBLjhOMGJ1ccqLP5ATBG7l-uhV2eN-8ZuosLfVlEQbbx6nsEqJgqWdAPASc2/s1600/kal9.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg4_VOdurUogw_ZYd-xHLgUjzZXVbxSyy9ZClxU2ly7l-PfvHdyBanL3EjE9cuJgnHqK4_WqUvj6IyocXkhIBLjhOMGJ1ccqLP5ATBG7l-uhV2eN-8ZuosLfVlEQbbx6nsEqJgqWdAPASc2/s640/kal9.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Enormi camion (per davvero) all'interno del Super Pit</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQGQXfeIJHPrf9lMdGeSShCOCjSe0M_0uxZXEQabg6Y9L1AI5IHwdX7SeR3p79kzxosCFJs9thADv8Fap35JPiR4AW3ykQPqIuLAxVEUSRZF5lRAl6K4RWg8b8c5PzIR2KZM8lDInMUf0L/s1600/kal8.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjQGQXfeIJHPrf9lMdGeSShCOCjSe0M_0uxZXEQabg6Y9L1AI5IHwdX7SeR3p79kzxosCFJs9thADv8Fap35JPiR4AW3ykQPqIuLAxVEUSRZF5lRAl6K4RWg8b8c5PzIR2KZM8lDInMUf0L/s640/kal8.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Super Pit, uno scorcio del fondo (con zoom al massimo)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
<span style="color: blue;"><b>Esperance</b></span><br />
<span style="color: blue;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
Cittadina costiera, famosa per le meravigliose spiagge. Nonostante la loro bellezza, alcune di queste nascondono un pericolo mortale nelle fortissime correnti. Non lontano da Esperance si trova anche l'arcipelago Recherche, famoso per ospitare il <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Lake_Hillier" target="_blank">Lake Hillier</a>, il lago rosa più famoso dello stato.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd9wR5abzE7cwzWTS6wY9bquL29ShyphenhyphenJ65D6bLBBExt662_yEeOJ7kO3yVuA9WGInVxKGhbxCKHLmXLryVwykYvU4g8wSEuAgrNUlfsU251yIlwwSzHJScgGq7X1FhrHWz2ihixOH6_fzGs/s1600/esp1.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjd9wR5abzE7cwzWTS6wY9bquL29ShyphenhyphenJ65D6bLBBExt662_yEeOJ7kO3yVuA9WGInVxKGhbxCKHLmXLryVwykYvU4g8wSEuAgrNUlfsU251yIlwwSzHJScgGq7X1FhrHWz2ihixOH6_fzGs/s640/esp1.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Eleven miles beach</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrded_4hcfikO9FvzP3t8UcSw_jrWL7eok7rGd7wSy-kcF-Pu0M7tK2KhM0OaUB2xibGKdfPEssuN_7pdwShSOP2Mm_G5IJGi_eNwjnY7HrnKLqlf1V8CA9Z-IRIaNrsLc3g-9ky11EgJg/s1600/esp2.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgrded_4hcfikO9FvzP3t8UcSw_jrWL7eok7rGd7wSy-kcF-Pu0M7tK2KhM0OaUB2xibGKdfPEssuN_7pdwShSOP2Mm_G5IJGi_eNwjnY7HrnKLqlf1V8CA9Z-IRIaNrsLc3g-9ky11EgJg/s640/esp2.JPG" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Twilight beach</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNKJqgSSD_Y0VyPweWuQyL9PwUKDcRFUgrNqHG3O8Xnk1xVdipUXibpykmnxCzS-FSK0l3qSIuHkcZbdO9VpzasV5YoSueBqu95_paJKH-087vra-nyH0TqQoWF8TbzMDvaOAm8V_3TSO6/s1600/esp3.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNKJqgSSD_Y0VyPweWuQyL9PwUKDcRFUgrNqHG3O8Xnk1xVdipUXibpykmnxCzS-FSK0l3qSIuHkcZbdO9VpzasV5YoSueBqu95_paJKH-087vra-nyH0TqQoWF8TbzMDvaOAm8V_3TSO6/s640/esp3.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lucky Bay, famosa per i canguri sulla spiaggia</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikv8hXivWH1CTGG6jPRehnFQ24Mpf_TVgHeWvi_2A1RB_N7mA9W7HvyazrBpy0eZzgAm2gVcom141UopW_ynVToXnPpHl1IbEUxPBcVbDHyvLIDaUKOK4EaWvpbgI-v2FNr0K9Mua3oD8h/s1600/esp6.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEikv8hXivWH1CTGG6jPRehnFQ24Mpf_TVgHeWvi_2A1RB_N7mA9W7HvyazrBpy0eZzgAm2gVcom141UopW_ynVToXnPpHl1IbEUxPBcVbDHyvLIDaUKOK4EaWvpbgI-v2FNr0K9Mua3oD8h/s640/esp6.JPG" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un altro scatto di Lucky Bay</td></tr>
</tbody></table>
Aneddoto divertente riguardante Esperance: quando lo Skylab, la stazione orbitante della NASA, rientrò in atmosfera nel 1979 e si disintegrò, alcuni frammenti caddero nello shire di Esperance. La NASA venne multata per 400$ per scarico illegale di rifiuti. La multa, che venne emessa per scherzo, fu poi realmente pagata nel 2009.<br />
<br />
La regione Goldfield - Esperance non è solo Kalgoorlie ed Esperance, ci sono un sacco di cose interessanti e curiose, laghi salati, miniere di pietre preziose, aree boschive, campi coltivati. C'è il <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Lake_Ballard" target="_blank">lake Ballard</a> con le sue sculture, c'è l'inizio del <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Nullarbor_Plain" target="_blank">Nullarbor Plain</a>, ci sono tutte le minuscole cittadine perse in mezzo al nulla, quintessenza dell'outback australiano.<br />
Ci sono le stations, le immense fattorie con milioni di capi ciascuna, ci sono troppe cose per poterle elencare tutte, com'è naturale che sia in una regione grande due volte e mezza la superficie dell'Italia.<br />
<br />
Tra le stations, merita di essere menzionata la famigerata e remota <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Banjawarn_Station" target="_blank">Banjawarn Station</a>, dove, negli anni '90, gli adepti della setta giapponese Aum Shinrikyo produssero e testarono un tipo di gas nervino utilizzato poi nel '95 nell'attentato nella metropolitana di Tokyo. Nello stesso sito, secondo una teoria, fu anche testato un ordigno nucleare.<br />
<br />
Oggi vi ho parlato di una regione immensa, per lo più remota e poco esplorata, ma con alcuni luoghi di interesse.<br />
<br />
Alla prossima!!<br />
<br /></div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-62541342708905500672018-12-13T11:20:00.000+08:002018-12-13T11:20:44.783+08:00Settanta sfumature di tacchino, i nuovi vertici della follia<div style="text-align: justify;">
Era un freddo giorno di Agosto, qui in Western Australia, quando mio marito ed io abbiamo iniziato a parlare di come organizzare il Thanksgiving di quest'anno. Normalmente pianifico cene e pranzi da sola, ma essendo questa festa la quintessenza della tradizione statunitense nonchè la preferita del coniuge, preferisco sempre chiedere a lui prima di compilare il menù, per essere sicura che tutto sia come lui desidera. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sono passati ormai sei anni dal mio primo tacchino e non posso non provare una certa tenerezza al ricordo della mia ansia nel cucinare la cena per quel mio primo Thanksgiving (per chi volesse rileggere, <a href="https://farfallacuriosa.blogspot.com/2012/11/il-primo-tacchino-non-si-scorda-mai.html" target="_blank">QUI </a>il diario di quel giorno), le strane vicende della vita che mi avevano portato in Medio Oriente a reperire gli ingredienti e a cucinare cibi propri di una tradizione che conoscevo solo attraverso i film per un gruppo di Americani espatriati, tra cui mio marito. Ricordo il tacchino che non cuoceva, i dubbi sulla pumpkin pie, la tavola apparecchiata malamente per la mancanza di tempo e infine il sollievo quando ho letto nei loro occhi che quanto avevo fatto era abbastanza e che, nonostante l'inesperienza, ero riuscita a ricreare l'atmosfera di quel giorno così speciale. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Da quel giorno abbiamo sempre celebrato il Ringraziamento, a volte in modo piccolo e raccolto ma più spesso organizzando cene per gli amici, Americani e non. Ogni anno ci sono state nuove sfide (come in <a href="https://farfallacuriosa.blogspot.com/2014/11/il-mio-thanksgiving-30.html" target="_blank">QUESTA </a>occasione, in cui non avevo il forno) e mi sono infine impratichita nella preparazione delle diverse pietanze tipiche di questa occasione, imparandone i segreti ed elaborando le mie personali modifiche alle varie ricette. Ero dunque pronta per qualunque tipo di festeggiamento il coniuge avesse espresso il desiderio di avere. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
- Stavo pensando a qualcosa di diverso, quest'anno - ha esordito lui, esponendomi poi la sua idea.</div>
<div style="text-align: justify;">
Una cena per i suoi colleghi, settanta persone in tutto. Un menù di 14 portate. Una cucina professionale a disposizione e, se l'avessi desiderato, mi avrebbe trovato qualcuno per aiutarmi.<br />
Una persona normale avrebbe detto subito no. Non sono una cuoca, solo una persona che ama cucinare. Non so nemmeno se sono brava o se ho sempre trovato persone gentili che hanno elogiato i miei piatti anche quando al loro palato non risultavano nulla di speciale.<br />
Poi, vuoi mettere lavare tutti i piatti a mano? perchè la cucina, quella che doveva essere professionale, alla fine è risultata essere non proprio all'altezza. Per dirne una, niente lavastoviglie.<br />
Io invece ho scrollato le spalle e ho detto che sì, certo, lo potevo fare.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Il menù prevedeva ovviamente il tacchino ripieno (cinque tacchini in effetti), lo stuffing da mangiare a parte, macaroni and cheese, corn bread, buttermilk biscuits, candied yams, Lumberjack beans, green bean casserole, mashed potatoes, potato gratin, corn on the cob, pumpkin pies, Key lime pies ed apple pies.<br />
<br />
La cosa più difficile in assoluto è stata stabilire le quantità. Ogni ricetta riporta per quante persone è sufficiente quel piatto ma, essendo la cena estremamente abbondante, le porzioni per forza di cose devono essere più piccole. Non trovando online tabelle nè testimonianze che mi aiutassero, non avendo amici chef a cui chiedere, ho fatto la cosa peggiore, ovvero sono andata a caso, decidendo arbitrariamente di cucinare per 50. La ricetta dice che il piatto è sufficiente per dieci persone? bene, moltiplico per cinque le dosi.<br />
Vi anticipo che anche così ho cucinato troppo, ed è avanzata un sacco di roba, tra cui un tacchino semi-intero.<br />
<br />
Poi c'è stato il problema di dover stabilire in anticipo di quante persone avessi bisogno per aiutarmi, decisione difficile almeno quanto la precedente, non avendo mai cucinato una cena di queste dimensioni per così tanta gente.<br />
Ho pensato che potevo cucinare in anticipo e congelare la maggior parte della roba. Così ho detto che mi serviva qualcuno solo il giorno della cena e per il resto potevo fare da sola. Mannaggia alla mia poca avvedutezza.<br />
<br />
Poi c'è stato il problema di cucinare in grosse quantità senza avere l'attrezzatura adatta. Niente ciotole di grandi dimensioni, niente padelle adeguate. Presa dalla disperazione, a 5 giorni dall'evento sono andata da Kmart e ho comprato due pentoloni di acciaio da 15 litri l'uno che si sono rivelati utilissimi.<br />
<br />
Poi c'è stata l'inesperienza, che mi ha portata a fare calcoli sbagliati. Quanto ci vuole per fare una apple pie? un'oretta? per farne sette il tempo si dilata a dismisura, nonostante avessi a disposizione nove forni. Cosa mi ha portato via più tempo? pelare e affettare 45 mele.<br />
I dettagli contano e il tempo è un dettaglio da non trascurare. Dopo aver bollito dodici chili di patate per il purè ho iniziato a passarle nel mio schiacciapatate, pensando, (che sprovveduta che sono!) che fosse una buona idea prima schiacciarle tutte e fare poi il purè.<br />
Il realtà le patate schiacciate sono raffreddate in fretta e il purè non solo mi è venuto granuloso (cosa mai successa) ma in frigo si è separato, una massa di patate da una parte e dell'acquetta biancastra dall'altra e la sera della cena mi ci sono voluti 40 minuti di fruste elettriche e tre litri di latte caldo per risolvere il problema.<br />
<br />
Insomma, un errore dopo l'altro. Gli ultimi cinque giorni sono stati tremendi, con sveglia alle 4.30 per andare al lavoro, poi corsa al supermercato, poi corsa nella cucina ad un'ora e mezza di distanza, senza avere il tempo di pranzare, cucinare fino alle 10 di sera e poi di corsa a casa, mangiare un toast, dormire una manciata di ore e svegliarmi poi alle 4.30 del giorno dopo.<br />
In quella settimana ho perso due chili, tra stanchezza e pasti saltati.<br />
<br />
Il giorno della festa è arrivato anche troppo in fretta.<br />
Mi sono alzata alle 5, alle 6.30 ero in cucina. Ho messo su il brodo per lo stuffing, poi sono arrivate delle persone ad aiutarmi, una ha tagliato le cipolle, un'altra il sedano, un'altra la spropositata quantità di pane necessaria. Alle 11.30 tutti e cinque i tacchini erano in forno, a mezzogiorno abbiamo tirato fuori dal freezer tutto quello che avevo congelato, i sette pani dolci di mais, i 140 biscotti al latticello, i chili di Lumberjack beans.<br />
Vieni a vedere se ho fatto le cose per bene? no, vieni qui e mostrami come fare questa cosa.<br />
Ho corso da una parte all'altra della cucina, controllando, correggendo, approvando. L'ora della cena è arrivata in un baleno.<br />
<br />
La sala era gremita, due lunghi tavoli apparecchiati al centro, il buffet addossato alle pareti.<br />
Ed è stato allora, quando ho visto la lunga fila di piatti da portata, che mi sono resa conto dell'incredibile quantità di cibo che avevo cucinato da sola. Ce l'avevo fatta.<br />
E poi è scoppiato l'applauso della sala, un suono quasi irreale.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEBTcz_Ix-7lehhmGxkmHDDuuybronY5RGbtebUrGKULWyyX9VFj6lCGdIh4bA42oxNpKXDsUeawAzf_TcQlLsZVx70A2mYDQNlqfxo_Geecv6FEHLOxXWk8H-24Uz_9txOpWiyDg8Hnun/s1600/esp.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1040" data-original-width="780" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgEBTcz_Ix-7lehhmGxkmHDDuuybronY5RGbtebUrGKULWyyX9VFj6lCGdIh4bA42oxNpKXDsUeawAzf_TcQlLsZVx70A2mYDQNlqfxo_Geecv6FEHLOxXWk8H-24Uz_9txOpWiyDg8Hnun/s640/esp.jpeg" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">I piatti salati (sì, la foto è penosa)</td></tr>
</tbody></table>
<br />
<br />
Poichè celebravamo il Ringraziamento, mio marito ha suggerito che ciascuna delle persone presenti esprimesse ad alta voce la propria gratitudine, una possibilità per dirsi quelle cose che di solito rimangono non dette, ringraziare per i piccoli gesti di ogni giorno che rendono quello un bellissimo luogo di lavoro.<br />
C'è stata tantissima commozione, chi si è messo a piangere mentre parlava, chi ha detto cose così belle da essere applaudito da tutti, chi ha fatto scoppiare a ridere l'intera sala, ma nel complesso è stato un momento bellissimo, che ha legato ancora di più tutti i presenti e ha fornito una spinta motivazionale fortissima.<br />
<br />
Infine ci siamo alzati per iniziare a riempirci i piatti. Ho mangiato - letteralmente - a quattro palmenti, con tutta la fame accumulata nei giorni precedenti.<br />
Ho avuto abbracci da tutti, ringraziamenti e complimenti a profusione e richiesta di ricette. E' stato bellissimo.<br />
<br />
Nonostante la fatica e gli errori, è stata un'esperienza fantastica, che mi ha dimostrato, ancora una volta, che fare cose folli può anche portare un'immensa soddisfazione.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkPSUGM70OcD1R7FZ5lAPcZOL6rB2hi_8K5MDVZ8uRvzxdFCnoLkoPiW0u8s92fIEgqcN1hTGOzbTQ-MwuRrwNdG-CIQz0WKQEjdf4_RAyWDHYtiNJ7J7BoTXjdjsbMzlzeo7_0y8Qw8MO/s1600/PART_1544311240473_1.jpeg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1040" data-original-width="780" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhkPSUGM70OcD1R7FZ5lAPcZOL6rB2hi_8K5MDVZ8uRvzxdFCnoLkoPiW0u8s92fIEgqcN1hTGOzbTQ-MwuRrwNdG-CIQz0WKQEjdf4_RAyWDHYtiNJ7J7BoTXjdjsbMzlzeo7_0y8Qw8MO/s640/PART_1544311240473_1.jpeg" width="480" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il mio piatto<br /></td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-1065226165042550142018-10-30T20:24:00.000+08:002018-10-30T20:32:21.489+08:00Aggiornamenti<div style="text-align: justify;">
Eccomi qui di nuovo, dopo qualche mese di assenza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB6rEkyy5k7IvcjKsrGQHdTbGdj6C20P8937gmVL_yTcY7r2dV72NReQIWZm6P1lsUH2SV8LQdjvDYJ1FTSi6sTUVE2XpDe_vkoKFWid9I4RgLEHLaFPSrYukJH_7OI9aEiorXQVgaPZ4y/s1600/imagecherry.png" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="100" data-original-width="100" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjB6rEkyy5k7IvcjKsrGQHdTbGdj6C20P8937gmVL_yTcY7r2dV72NReQIWZm6P1lsUH2SV8LQdjvDYJ1FTSi6sTUVE2XpDe_vkoKFWid9I4RgLEHLaFPSrYukJH_7OI9aEiorXQVgaPZ4y/s1600/imagecherry.png" /></a>In questo periodo di silenzio ho vagliato il significato della parola "interessante". Quello che mi succede e di cui racconto sul blog è interessante? per me sì, perchè è la mia vita, ma magari ad eventuali lettori non interessa affatto. </div>
<div style="text-align: justify;">
Supporre che altre persone dovrebbero essere interessate alla mia vita è egocentrico e/o narcisistico? Dovrei cambiare il soggetto dei miei post? chiudere il blog? consultare uno psichiatra perchè mi pongo il problema?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il motivo per cui sono di nuovo qui oggi è che ho realizzato che per me scrivere è soprattutto uno sfogo. Lo faccio per me stessa, scrivendo riesco ad analizzare meglio le cose e a vagliare le circostanze. </div>
<div style="text-align: justify;">
Al piccolo gruppetto di persone che nonostante tutto mi segue: sappiate che vi voglio bene e che ogni commento che postate per me è preziosissimo fornendomi un punto di vista diverso.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Detto questo, gli ultimi mesi hanno portato poche novità. A Maggio sono venuti a trovarmi i miei genitori, per la prima volta dopo tre anni mezzo in Australia. Si sono fermati due settimane, una toccata e fuga considerando la distanza, ma sono loro grata per la visita. Ho programmato attentamente cosa fare e dove portarli, sono riuscita a fargli vedere un po' di Western Australia e a dargli un'idea di come si vive qui. Sono stati gentili e cortesi, non intrusivi nell'intimità della nostra casa, attenti a non disturbare i ritmi e le abitudini. </div>
<div style="text-align: justify;">
In due settimane mio padre ed io non ci siamo scannati nemmeno una volta e, se tralasciamo il pomeriggio in cui per un'ora e mezza l'augusto genitore mi ha fatto domande sul criterio di costruzione dei tetti da queste parti ("papà, non ne ho idea, non sono architetto, piantala di chiedermelo"), posso tranquillamente dire che tutte le nostre conversazioni sono state rilassate e pacifiche.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Poi sono ripartiti, lasciando dietro di loro un vuoto che per metà è la nostalgia di poterli vedere solo una volta all'anno (quando va bene), dall'altra l'angoscia leggera che mi cresce nel cuore alla consapevolezza che sono figlia unica, vivo in Australia e ogni volta che li vedo li trovo impercettibilmente invecchiati rispetto al nostro incontro precedente. Mi chiedo quanto sentano la mia mancanza, come potrei eventualmente aiutarli, quando verrà il momento in cui avranno bisogno. E' una cosa di cui dovremo parlare insieme, con calma. </div>
<div style="text-align: justify;">
Occorre trovare una soluzione in anticipo, in maniera che se qualcosa succede c'è già una procedura ideata e scritta, che basta seguire anche quando hai la testa piena di altro, anzi, soprattutto quando hai altro per la testa. Quando l'imprevisto accade non è il momento in cui si è più lucidi, e sicuramente le decisioni importanti non vanno prese di corsa. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sullo sfondo c'è anche il rapporto con il mio paese natale. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il posto in cui viviamo è come un enorme puzzle, di cui noi rappresentiamo una tessera. Il puzzle però non è statico, ma cambia continuamente e noi ci adattiamo a quello che succede, cambiando i nostri confini e spostando i margini. </div>
<div style="text-align: justify;">
Andando a vivere all'estero ci si accorge che il paese che hai lasciato è cambiato piano piano, ma tu non sei mutata con lui. Ovviamente sei mutata come persona: sei cresciuta, come ogni essere umano fa. Quella che non è mutata è la visione del paese: se io penso all'Italia che conosco, penso all'Italia com'era negli anni '90 o ai primi anni 2000, ma il paese è cambiato tanto da allora e io non mi ci riconosco più, anzi, di alcuni aspetti dell'Italia di oggi ho addirittura paura.</div>
<div style="text-align: justify;">
E' da tanto che mi sono accorta che la mia tessera non si incastra più nel puzzle dell'Italia. Questo mi mette malinconia e ansia, ovviamente. </div>
<div style="text-align: justify;">
Se mi chiedete se la tessera si incastra col puzzle australiano, rispondo "ni". Mi sto abituando a questo paese di cui molto prossimamente diventerò cittadina, ma alcune cose non le sento mie, non le capisco o non le condivido. Ho sentito espatriati che sono qui da anni che ormai si identificano completamente come australiani, altri che nonostante la distanza sono riusciti a mantenere quel rapporto col paese natale che per me ormai è già spezzato. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il mio incubo è di restare nel limbo, non da una parte ma non completamente nemmeno nell'altra, una tessera sbagliata per entrambi i puzzle e sì, ho conosciuto anche persone in questa situazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
A volte, soprattutto in questi giorni, ho l'impressione di essere un'ospite sgradita.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho scoperto una manciata di giorni fa che al momento non è possibile che io riesca ad ottenere il riconoscimento della laurea. Ho avuto alcuni momenti di panico, in cui mi sono sentita intrappolata in un lavoro che odio, con inutili anni di università alle spalle in cui avrei potuto tranquillamente fare qualcos'altro.</div>
<div style="text-align: justify;">
Poi ho scoperto che, anche se la laurea non è riconosciuta, ho comunque la possibilità di iscrivermi ad un post graduate course. Sarebbe a Perth ovviamente, a 300 km da dove vivo, e costerebbe quanto i miei organi interni nel loro complesso (per dire, si paga per sostenere ogni singolo esame: primo esame, 6.000 dollari).</div>
<div style="text-align: justify;">
Certo, ci sono i finanziamenti, le borse di studio per chi vive nel bush e tutto il resto, ma ancora non sono sicura che questa sia la mia strada. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Insomma, è un periodo di incertezza e di dubbi. Penso che capiti a tutti.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-41688378280462802172018-05-05T21:46:00.001+08:002018-05-05T21:46:23.986+08:00Incontri ravvicinati (di cui avrei fatto volentieri a meno) con la fauna australiana<b>Insetti</b><br />
<div style="text-align: justify;">
Hai portato la macchina all'autolavaggio e la vettura ne è uscita splendente, tutto è pulitissimo, il parabrezza è assolutamente perfetto. Quanti minuti passano prima che ci sia il primo insetto spiaccicato sopra? </div>
<div style="text-align: justify;">
Ricordo un giorno di qualche anno fa, quando avevo ancora la mia vecchia macchina, Torcina. Avevo passato un'ora a lavarla nel giardino di casa e alla fine era perfetta. Il giorno dopo sono andata al lavoro e lungo la strada un sacco di insettini volanti sono diventati macchie sul mio parabrezza. Ma questo era niente: il parafango era interamente coperto da cavallette spiaccicate, ce ne saranno state cinquanta, mi spiace solo di non aver fatto una foto.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Uccelli</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Da queste parti ci sono una marea di pappagalli verdi, mentre guidi volano da una parte all'altra della strada, restando bassi bassi. La prima volta che ne ho colpito uno mi sono sentita un mostro, non volevo più guidare. </div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVtXH_F0Hm_Cot_GsFZcTPv_nj2hznCwzcXcNpW0cDBtlpq7fVAOs2-fN4r49k8ckg1_Pw039gYpLqQb3D7k8_B74vsfB13SkcOLKzoKEl0D6W_MxXCRkzHE9wFZJ3lRaAfCzqBTd2UR_g/s1600/parrot.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="599" data-original-width="653" height="293" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhVtXH_F0Hm_Cot_GsFZcTPv_nj2hznCwzcXcNpW0cDBtlpq7fVAOs2-fN4r49k8ckg1_Pw039gYpLqQb3D7k8_B74vsfB13SkcOLKzoKEl0D6W_MxXCRkzHE9wFZJ3lRaAfCzqBTd2UR_g/s320/parrot.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Bellissimi, ma non troppo furbi.<br />Foto da <a href="https://en.wikipedia.org/wiki/Australian_ringneck" target="_blank">QUI</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Poi c'è stato il secondo, il terzo, poi impari a convivere col senso di colpa. Capisci che purtroppo per raggiungere il posto di lavoro non puoi fare a meno di usare la macchina. Capisci che, per le leggi della natura, una carcassa al lato della strada è cibo e sostentamento per un altro animale.</div>
<div style="text-align: justify;">
Questo fino ad un paio di mesi fa. Stavo guidando, sento un <i>TONK</i>, vedo nello specchietto retrovisore una nuvola di piume verdi volare per aria e, colta da un sinistro presentimento, fermo la macchina e vado a controllare. Il pappagallo aveva colpito la macchina di testa ed era rimasto incastrato in quella specie di griglia di plastica che c'è sopra al paraurti (lo so, la descrizione è penosa, non so nulla di macchine, perdonatemi), con la testa e le ali dentro e le zampe fuori. </div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa ancora peggiore, <i>era ancora vivo</i>, nonostante fosse ferito mortalmente. Tutti i miei tentativi di tirarlo fuori hanno solo peggiorato la situazione, fino a farlo cadere nell'esiguo spazio tra la griglia e il radiatore. Terrorizzata che potesse essere aspirato in qualche modo dentro al motore, sono rimasta bloccata accanto alla macchina in preda all'indecisione. Infine mi è stato chiaro che il pappagallo era giunto al termine delle sue sofferenze e con molta fatica e molto senso di colpa sono riuscita a tirarlo fuori. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Conigli</b></div>
<div style="text-align: justify;">
L'Australia è invasa dai conigli, si sa. Nel mio giardino ne ho una famigliola che esce fuori al tramonto e pasteggia con l'erba del mio prato, i miei pomodori e la mia insalata.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sfortunatamente anche i conigli hanno la brutta abitudine di tagliare la strada alle macchine, e qualche volta succede di colpirli.</div>
<div style="text-align: justify;">
La prima volta che ne ho colpito uno ho fermato la macchina, sono inutilmente tornata indietro per vedere se potevo soccorrerlo, sono scoppiata a piangere e sono arrivata al lavoro con i lacrimoni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Qui i conigli hanno più o meno la stessa considerazione che in Italia abbiamo delle zanzare: bestiacce da eliminare al più presto possibile.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Collega preoccupata, vedendomi piangere</i>: Che succede?</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Io</i>: ho colpito senza volerlo un coniglio!!!</div>
<div style="text-align: justify;">
<i>Collega</i>: maledette bestie, sono ovunque! Hai fatto benissimo!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Canguri</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Il canguro è il simbolo dell'Australia e nel bush sono ovunque, specie dal tramonto all'alba. Se la prima volta che ne ho visto uno il mio unico desiderio era di scattare una foto, ora che ne vedo giornalmente una cinquantina l'unica cosa che spero è che non mi taglino la strada all'improvviso mentre guido (anche questo evento che si ripete giornalmente). Avevo parlato <a href="https://farfallacuriosa.blogspot.com.au/2015/10/scene-di-vita-quotidiana-nel-bush.html" target="_blank">QUI </a>della prima volta che ho colpito un canguro.</div>
<div style="text-align: justify;">
La seconda volta è stata circa due mesi fa: mi ha colpito la parte di carrozzeria intorno alla ruota anteriore sinistra, facendo un piccolo danno che saggiamente abbiamo deciso di non far riparare. Saggiamente perchè, il sabato di Pasqua, ho colpito il canguro numero tre, mentre andavo al lavoro. L'animale, un enorme maschio, mi è come al solito saltato davanti all'improvviso. Ho inchiodato, ma lui veniva verso di me e l'impatto è stato inevitabile. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNg2j7g72AkCBUFd8_eImZr0q-188m8i-QIPdo0EB3it0PbQx33vkEafMvpnD2PKC3vNcI2YP2bm5DLAN43jEG0bSCLhsglg_SPuvZWgkhUL8lquIJBfWbWnWCPCeOGcVWIPbt59mF2OsL/s1600/macchina.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="720" data-original-width="960" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgNg2j7g72AkCBUFd8_eImZr0q-188m8i-QIPdo0EB3it0PbQx33vkEafMvpnD2PKC3vNcI2YP2bm5DLAN43jEG0bSCLhsglg_SPuvZWgkhUL8lquIJBfWbWnWCPCeOGcVWIPbt59mF2OsL/s640/macchina.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">La mia macchina dopo l'urto, 6.500 dollari di danno.</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo l'urto il canguro si è rialzato, illeso, e per una decina di interminabili secondi è rimasto saltellante accanto alla macchina, come un pugile che si prepara a colpire. Ricordo il terrore che ho provato. Se si scaglia contro la macchina, cosa faccio? esco e scappo? mi appiattisco sul pavimento dell'auto? per fortuna il cangurone ha realizzato che la macchina era ben più grossa di lui e infine è saltellato via, lasciandomi in lacrime, grazie al cielo illesa ma col motore spappolato.</div>
<div style="text-align: justify;">
Giusto per dire, mi hanno ridato la macchina ieri, per fortuna ha pagato l'assicurazione.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Un settimana dopo questo episodio, guidando la macchina di mio marito, ho avuto l'impatto col canguro numero quattro: ha colpito il paraurti, rompendolo. Stima del danno sui 2.000 dollari.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ora, come potete immaginare, sono terrorizzata da queste bestie. Purtroppo per lavoro devo uscire di casa ben prima dell'alba e mi organizzo in modo da poter percorrere gli 83 km che mi separano dal mio luogo di lavoro non guidando mai a più di 60 km orari, sperando così di riuscire a frenare in tempo anche nel caso mi taglino la strada sotto alle ruote. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Per ovviare al problema, qui in Australia si usano le kangaroo bars (roo bars), delle speciali strutture che vengono montate sulla parte anteriore delle macchine, per evitare i danni al motore. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicQsIM5wpsaxPrYfi7CiTFt7GXqhvqdZgygFDCXo0HxSoRS1ZHHDMYvjMR1ThombnpVheNFDfK-hQjjdLIDYGtux1nMbw7b86-Vuv6Z1fOUfQVlBTRwnRPCaT0-Bnu_uzik9UB4mRFxHlN/s1600/roobar2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="183" data-original-width="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEicQsIM5wpsaxPrYfi7CiTFt7GXqhvqdZgygFDCXo0HxSoRS1ZHHDMYvjMR1ThombnpVheNFDfK-hQjjdLIDYGtux1nMbw7b86-Vuv6Z1fOUfQVlBTRwnRPCaT0-Bnu_uzik9UB4mRFxHlN/s1600/roobar2.jpg" /></a></div>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh30lD89EbpijqmwFL6nQG078ITevB30HvxMorhgWtQ2RLQ56HuZ5nz6wf6WJdVwtAG0fWeRnvprCOhloU0NePdd8yw5Sh9LiU3KPzdfV6Fj8gfZzPVvEmxtCdnSi6Ggn3NmyuGlOcJsPNA/s1600/roobar3.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="183" data-original-width="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh30lD89EbpijqmwFL6nQG078ITevB30HvxMorhgWtQ2RLQ56HuZ5nz6wf6WJdVwtAG0fWeRnvprCOhloU0NePdd8yw5Sh9LiU3KPzdfV6Fj8gfZzPVvEmxtCdnSi6Ggn3NmyuGlOcJsPNA/s1600/roobar3.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiakdql8JUKHR6YClqrAaS-TnwvKYb6uJtZE_bKbDGiEP_nVGDysmmdWfhVSjSxg2Q93hYDkitBfe1_Pg33pWbe3PJClcY1_OdZ2FsJyNhppJr2NdGGqDW7KfKBgs8L9Ym7DBWPmL-hNlRJ/s1600/roobar1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="196" data-original-width="258" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiakdql8JUKHR6YClqrAaS-TnwvKYb6uJtZE_bKbDGiEP_nVGDysmmdWfhVSjSxg2Q93hYDkitBfe1_Pg33pWbe3PJClcY1_OdZ2FsJyNhppJr2NdGGqDW7KfKBgs8L9Ym7DBWPmL-hNlRJ/s1600/roobar1.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Esempi di roo bars, immagini da internet<br /></td></tr>
</tbody></table>
<div>
Purtroppo la mia macchina è troppo piccola per poterne montare una, senza contare che il prezzo della barra in sè probabilmente sarebbe superiore al valore della vettura.<br />
<br />
<b>Opossum&C</b><br />
<div style="text-align: justify;">
Nella nostra casa, nello spazio tra il soffitto e il tetto, vivono degli opossum. Li sentiamo correre sopra alla nostra testa di notte, ma, a parte questo, non ci hanno mai dato granchè fastidio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYhuv-JftgMFvMssFJ_jvzABf62gQuQJBUEvMiflSNIEMR4RBB4GjE6ZSWYG69iQfcxJ3A8fKr7EVQfvyxiW-eOiYsKP0ZCr82uSLChQ5ThIqX3cgH9REB5rMzzD6Iz_nkRYSWV6WeZcUs/s1600/possums.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="194" data-original-width="259" height="299" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjYhuv-JftgMFvMssFJ_jvzABf62gQuQJBUEvMiflSNIEMR4RBB4GjE6ZSWYG69iQfcxJ3A8fKr7EVQfvyxiW-eOiYsKP0ZCr82uSLChQ5ThIqX3cgH9REB5rMzzD6Iz_nkRYSWV6WeZcUs/s400/possums.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Opossum australiani, immagine da internet</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Ne abbiamo parlato con l'agente immobiliare, che ci ha detto che tutti qui hanno gli opossum nel sottotetto e di non preoccuparci. Tra l'altro questi animali sono protetti, per cui è vietato usare esche avvelenate e l'unico modo di liberarsene è catturarli e rimetterli poi in libertà in un posto diverso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Quindi tutto bene, fino a due giorni fa, quando ho notato che dalla parte inferiore del nostro condizionatore/ erogatore di aria calda spuntavano delle cosine nere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHzWkW4sbSYbjCJJOrubpqYswAuv1Gq_EPeocjo6eVrC0a78ZxeJYaxie55H3ndpuMlzyYynZP07ZKAcJ7eWBxZEqSRPGanp3ApwrK7aANYPK8pY-ibNgQcLl2PjWSq78_tzPZ2J77A9vR/s1600/IMG_20180505_205430.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="300" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiHzWkW4sbSYbjCJJOrubpqYswAuv1Gq_EPeocjo6eVrC0a78ZxeJYaxie55H3ndpuMlzyYynZP07ZKAcJ7eWBxZEqSRPGanp3ApwrK7aANYPK8pY-ibNgQcLl2PjWSq78_tzPZ2J77A9vR/s400/IMG_20180505_205430.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
Le stesse cosine cadono poi sul pavimento sottostante. Una veloce ispezione mi ha confermato che le cosine sono in effetti feci di opossum, di cui probabilmente il vano sopra al soffitto è strapieno.</div>
<div style="text-align: justify;">
Ora siamo quindi nell'impossibilità di accendere il riscaldamento (perchè questo è ovviamente l'unico aggeggio per riscaldare la casa, se escludiamo la stufa a legna che comunque non riscalda granchè) per evitare di soffiare in giro per la casa gli escrementi degli inquilini del piano sovrastante. Tra l'altro questa roba si trova a circa 50 cm dai fornelli e dalla zona cucina, cosa che mi lascia piuttosto preoccupata per quanto riguarda l'igiene. </div>
<div style="text-align: justify;">
Lunedì ovviamente andrò a parlare agli agenti immobiliari, sperando che gli stessi risolvano il problema prima di mercoledì, quando arriveranno a trovarci i miei genitori.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
La carrellata di animali con cui abbiamo a che fare quotidianamente da queste parti termina con i mardo, anche detto antechinus, l'ennesimo topo col marsupio che vive da queste parti (ho parlato <a href="https://farfallacuriosa.blogspot.com.au/2017/06/il-viaggio-mucchinabudino.html" target="_blank">QUI </a>di animali simili).</div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPUIyj7KX28faD_kzyWvrfaGZlpyBN_Hn5V9xx9W8KHZOhR_6cpqQNHQ4kob1yxMOtNgNhRR7mtWBkmhwrM8IhUn0AQzIKYnBxZMC-oMgcACubyUcc2ABT1xeadpK98gr5rlsPYL6-R03Q/s1600/mardo.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="343" data-original-width="620" height="177" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiPUIyj7KX28faD_kzyWvrfaGZlpyBN_Hn5V9xx9W8KHZOhR_6cpqQNHQ4kob1yxMOtNgNhRR7mtWBkmhwrM8IhUn0AQzIKYnBxZMC-oMgcACubyUcc2ABT1xeadpK98gr5rlsPYL6-R03Q/s320/mardo.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un mardo, immagine da internet</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
Cosa fanno i mardo? entrano nel motore delle auto per riscaldarsi e occasionalmente rosicchiano i cavi della batteria. Almeno così ci ha detto il meccanico, diagnosticando che evviva, abbiamo anche queste bestie! ovviamente sono protetti, quindi di ammazzarli neanche a parlarne. </div>
<div style="text-align: justify;">
Sto iniziando a pensare che il modo migliore per spostarsi da queste parti è il cavallo. Molte meno possibilità di urtare canguri, conigli e uccelli, e niente cavi da rosicchiare!!</div>
<div style="text-align: justify;">
Qui dal bush australiano per ora è tutto. </div>
</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-61844350263856181052018-04-25T20:36:00.003+08:002018-04-26T18:21:58.403+08:00Storie di donne straordinarie<div style="text-align: justify;">
Circa un anno fa, transitando vicino a Busselton, ho notato una scuola superiore intitolata a Georgiana Molloy. La cosa mi ha fatto un certo effetto, perchè qui di solito le scuole dei paesini hanno il nome del paesino stesso. Mi sono chiesta distrattamente chi mai potesse essere questa Georgiana Molloy, da avere una scuola che porta il suo nome. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ho poi scoperto che in questa parte d'Australia a Georgiana sono intitolate strade, scuole e hotel e sono ben poche le persone che non l'hanno mai sentita nominare.</div>
<div style="text-align: justify;">
E poi un giorno, in libreria, mi sono imbattuta in un libro su di lei. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Georgiana Molloy, the mind that shines</b></div>
<div style="text-align: center;">
Bernice Barry, 2016</div>
<div>
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt9-uCmc_cBOjhGkB8-DGj9Oa-VffGGMQpUSwRlsT0xTaLk1EZJrIyHTZrLq9gHdZKrWRlkI1Ol9bXELKnfcPhENmjwgL9m-AZtuYBs8Zv1Ao0grP7SDTDC8iCJkI6rgBpWF9CNNyA7ZLd/s1600/georgiana.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1080" data-original-width="709" height="400" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgt9-uCmc_cBOjhGkB8-DGj9Oa-VffGGMQpUSwRlsT0xTaLk1EZJrIyHTZrLq9gHdZKrWRlkI1Ol9bXELKnfcPhENmjwgL9m-AZtuYBs8Zv1Ao0grP7SDTDC8iCJkI6rgBpWF9CNNyA7ZLd/s400/georgiana.jpg" width="262" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Georgiana Kennedy nasce da una famiglia benestante nella cittadina di Carlisle, in Inghilterra, nel 1805. All'età di 14 anni perde il padre e per la famiglia inizia un lento ma inesorabile declino, fatto di problemi finanziari e disastri familiari. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Nel 1828 Georgiana lascia la sua vita familiare troppo stretta (segnata anche dai problemi di alcolismo della sorella) e va in Scozia per trascorrere qualche tempo presso alcuni amici di famiglia. Qui, nel 1829, accetta la proposta di matrimonio del capitano Molloy, insieme al progetto di trasferirsi in Western Australia subito dopo le nozze. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il matrimonio avviene e i novelli sposi lasciano un'Inghilterra progredita, alle soglie del periodo vittoriano, per un futuro di incertezza in una terra lontana e sconosciuta.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Il viaggio è terrificante, mesi di navigazione con scorte di cibo insufficienti, senza la possibilità di lavare i vestiti, e la neo Mrs Molloy è già incinta. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Quando finalmente, cinque mesi dopo, la nave arriva in Australia, tutto quello che Georgiana trova è poco più di un accampamento militare, nel luogo dove oggi sorge Perth. Georgiana e il marito si spostano poi verso sud insieme ad altri coloni, fondando la cittadina di Augusta.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Appena arrivata nel nuovo insediamento, in una tenda montata sulla roccia sotto alla pioggia scrosciante, Georgiana partorisce il primo di una serie di figli, che sopravviverà solo un paio di giorni. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
La sua vita procede dura come quella degli altri coloni, legata all'andamento delle colture e alla salute degli animali, cercando di sopravvivere in un paese nuovo e selvaggio. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Sullo sfondo delle sue vicende familiari vi sono i rapporti tra i pionieri inglesi e gli Aborigeni e già si intravedono le radici di una convivenza estremamente complessa.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Nel 1836 Georgiana riceve una lettera da un certo capitano Mangles, che le chiede di raccogliere per lui campioni e semi della flora nativa. Georgiana accetta entusiasta questa nuova sfida e con una perizia incredibile inizia a comporre erbari e collezioni di semi da mandare al capitano, che a sua volta li vende a caro prezzo ai più famosi botanici inglesi del tempo. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
Georgiana si spegne nel 1843, a soli 37 anni, a seguito delle complicanze dell'ennesimo parto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: justify;">
<b>Perchè consiglio questo libro</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Perchè è scritto benissimo. Perchè l'autrice ha fatto un lavoro immenso per ricostruire la biografia di Georgiana, partendo dai suoi diari. Perchè racconta gli albori della colonizzazione in Western Australia. Ci sono mille perchè diversi. Personalmente, come donna espatriata a seguito del matrimonio, mi sono ritrovata in moltissime delle cose che Georgiana scrive nei suoi diari, nonostante siano passati quasi 200 anni.</div>
<div style="text-align: justify;">
Trovate il libro <a href="https://www.amazon.com.au/Georgiana-Molloy-Mind-That-Shines-ebook/dp/B01AJHW1G4/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1524646662&sr=8-1&keywords=georgiana+molloy+the+mind+that+shines" target="_blank">QUI</a>.</div>
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<br /></div>
<div style="text-align: center;">
***</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho scovato il secondo libro nel piccolo tourist office nella cittadina di Derby, nel Kimberley, la regione più a nord del Western Australia. </div>
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<br /></div>
<div style="text-align: center;">
<b>Ready for Anything</b></div>
<div style="text-align: center;">
Janet Wells, 2004</div>
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1UCJdKCog_SHDk5FZLwnc7yiTsqVcrV9m8C-NVA4PAq1MQBT15b_bXNHAmxP_tfoemYAhb-36StHxp081vLRES5lQ_zKVG9xUA-vR0whhdLePfhqNUyOyUrgdJx-Z6SzPj2AUWMAZ46cH/s1600/margaret.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="267" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg1UCJdKCog_SHDk5FZLwnc7yiTsqVcrV9m8C-NVA4PAq1MQBT15b_bXNHAmxP_tfoemYAhb-36StHxp081vLRES5lQ_zKVG9xUA-vR0whhdLePfhqNUyOyUrgdJx-Z6SzPj2AUWMAZ46cH/s320/margaret.jpg" width="213" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Margaret Coakes nasce nel 1915 in un remoto paesino del New South Wales e già da bambina sogna di volare lontano. A 19 anni si trasferisce a Sydney, dove inizia il corso per diventare infermiera e ostetrica. Nel 1939, con un'amica, si trasferisce nel Kimberley, nel nord del Western Australia, nel villaggio di Fitzroy Crossing, in mezzo al nulla, per aprire un ospedale di cui lei e l'amica costituiscono il solo personale. Il viaggio in treno dura una settimana. Dopo un paio di faticosissimi anni nell'ospedale, Margaret si sposa con George Wells, che lavora in una delle station, le immense fattorie dell'outback. E' la storia della vita di una donna eccezionale, scritta dalla nuora di Margaret, che ne ha attentamente trascritto le memorie.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Perchè consiglio questo libro</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Perchè il Kimberley oggi è ancora così. <i>Selvaggio</i>. Perchè racconta con una pungente ironia di grandi spazi poco popolati, di convivenza con gli Aborigeni, di duro lavoro e di una donna straordinaria.</div>
<div style="text-align: justify;">
Trovate questo libro <a href="https://www.amazon.com.au/Ready-for-Anything/dp/0646444050/ref=sr_1_5?ie=UTF8&qid=1524646561&sr=8-5&keywords=ready+for+anything" target="_blank">QUI</a>. </div>
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Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-76058124342518495132018-03-21T13:58:00.000+08:002018-03-21T14:01:06.773+08:00Periodi di transizione<div style="text-align: justify;">
Mi accorgo che sono passati mesi da quando ho aggiornato il blog, giorni densi di tutto il resto, di quando la vita ti prende e quando torni a casa vuoi solo dedicarti ai bisogni essenziali, mangiare e dormire, non sempre in questo ordine. </div>
<div style="text-align: justify;">
Il fatto è che a volte ci si sente davvero fuori posto, come se all'improvviso le tessere del puzzle della nostra vita avessero subito un terremoto e si fossero rimescolate in un ordine confuso e disturbante. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Il lavoro, ad esempio. Chi non ha problemi sul lavoro? forse tutti ne abbiamo, prima o poi. Io credevo che la mia difficoltà stesse nel luogo, nei colleghi, nelle persone e che bastasse cambiare per superare il problema, ma la verità è che non sopporto più il lavoro che svolgo in se stesso, un lavoro che non è nemmeno il mio, o quanto meno non è quello che per cui ho studiato. </div>
<div style="text-align: justify;">
Quando stringo la mano a qualcuno per la prima volta, dico che sto svolgendo questa occupazione temporaneamente e che sono "into the process to get my degree recognized here in Australia". In realtà ogni volta che la ripeto, questa frase mi sembra sempre più avulsa dalla realtà, mi chiedo se questo riconoscimento della laurea avverrà mai o se continuerò a dire che sono "into the process" per sempre, illudendomi di raggiungere qualcosa che in realtà è solo un miraggio. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Cambiare, certo. Non è che non ci abbia pensato. Il problema è che ho 36 anni e, se escludiamo la laurea non riconosciuta, non ho altro in mano e non è facile nemmeno qui trovare un lavoro senza essere qualificati. </div>
<div style="text-align: justify;">
Qualche tempo fa ho trovato un'offerta di lavoro per pulire nottetempo i carrelli del supermercato. Se non avessi un affitto e delle bollette da pagare mi sarei candidata. Purtroppo, finora, la mia attuale occupazione sembra sempre la scelta migliore, anche se mi sta facendo andare fuori di testa. Credetemi sulla parola.</div>
<div style="text-align: justify;">
Cambiare, naturalmente. Per fare cosa, mi chiedo ad ogni ora del giorno e della notte, analizzando ogni singola offerta di lavoro nel raggio di cento chilometri.</div>
<div style="text-align: justify;">
Qualche giorno fa ho fatto un test proposto da un sito governativo che avrebbe dovuto aiutarmi a capire quali lavori mi sono congeniali. Ho avuto tre risultati, "orefice" era il primo e, per quanto improbabile, era l'opportunità più realizzabile. Gli altri due erano "parlamentare" e "astronauta" e calerei un velo di silenzio.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAq6cpXu7SQOUPffiuh40qou3KCJgM0y7fL-wZqA2OpeUafF3ZcTIIRRdbiZkWxnFU9o_-L6uJ3HPD1SNn63Tubw-ieVqvwFMdxv0CvRFAwQLDYOGMc4HETurAPPjnyGAuSv4FGLI9FBKk/s1600/astro.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="425" data-original-width="640" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhAq6cpXu7SQOUPffiuh40qou3KCJgM0y7fL-wZqA2OpeUafF3ZcTIIRRdbiZkWxnFU9o_-L6uJ3HPD1SNn63Tubw-ieVqvwFMdxv0CvRFAwQLDYOGMc4HETurAPPjnyGAuSv4FGLI9FBKk/s400/astro.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Forse avrei dovuto farci un pensierino. Immagine da <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Astronauta#/media/File:Astronaut-EVA.jpg" target="_blank">QUI</a></td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Facebook mi martella proponendomi di entrare nell'esercito australiano e mi mostra quotidianamente video di donne che hanno fatto questa scelta e ora dichiarano di aver trovato se stesse e il senso della loro esistenza. Purtroppo, nonostante la mia curiosità per il mondo e i miei numerosi interessi, una carriera di questo tipo esula completamente dalle mie aspirazioni. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
E' un periodo di transizione, in cui mi sento sospesa in una specie di limbo. Nel frattempo la vita va avanti, nel bene e nel male. Ho riallacciato i rapporti con una compagna di classe delle medie che non sentivo da anni. Insomma, finora ci siamo scambiate due mail, ma mi sembra comunque interessata ad avere un'amica online. </div>
<div style="text-align: justify;">
E' così difficile mantenere i rapporti con chi vive a migliaia di chilometri di distanza. Non è solo lo spazio che ci divide e rende difficile incontrarsi, è che a poco a poco le cose in comune sembrano diminuire sempre di più, si seguono strade diverse, l'interesse per chi vive una vita completamente diversa in un altro continente piano piano cala e si diventa estranei. Succede anche con i parenti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Io non insisto mai, quando mi rendo conto che dall'altra parte non c'è più interesse lascio andare, non impongo a nessuno di dover leggere o ascoltare le vicende della mia vita quotidiana. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ma le persone che ho perso mi mancano terribilmente, specie quelle con cui il legame era più forte. E' la vita, mi rendo conto. Le persone vanno e vengono. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Vivere quaggiù non è difficile solo per le amicizie che si dissolvono, è che volte vorresti prepotentemente essere altrove. Da poco meno di tre settimane il mio cuore è a Pavia, in un reparto di rianimazione, mentre la mia testa cerca di coniugare l'immagine mentale dello zio preferito, il testimone al mio matrimonio, il professore, l'esperto alpinista, con la creatura attaccata ai monitor descrittami dai miei genitori. A volte le cose sembrano completamente prive di senso, tanto da restarne storditi.</div>
<div style="text-align: justify;">
Prendo un aereo, ho detto a mia madre. Cosa vieni a fare, mi ha risposto lei. Niente, in effetti. Se io fossi lì non potrei fare assolutamente nulla per migliorare la situazione. Il mio senso di inutilità e impotenza è alle stelle.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ora ho un groppo in gola, per oggi mi fermo qui.</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-91790069152851069642018-01-14T16:17:00.000+08:002018-01-14T16:17:26.780+08:00Luci, piccole storie inquietantiCredo di non aver mai avuto paura delle ombre che si formano nel buio, nemmeno da bambina, ma è innegabile che la notte è il momento in cui mi sento più vulnerabile e in cui è più facile che le paure seppellite nella mia mente acquistino una forma e una dimensione. Forse è così per tutti.<br />
<br />
Da quando siamo qui, durante la notte si sono verificati alcuni strani episodi. Strani per noi, perchè non ci era mai capitato prima.<br />
<b><br /></b>
<b>La luce del capanno, prima parte</b><br />
<br />
Premessa<br />
<div style="text-align: justify;">
La proprietà dove abitiamo attualmente si trova al centro di un vasto terreno adibito a pascolo, a circa due chilometri dalla casa più vicina. Proprio a ridosso della parte posteriore della casa si trova uno shed, un capanno di alluminio, costruzione comunissima nei giardini delle case del bush. </div>
<div style="text-align: justify;">
Vi siamo entrati dentro solo una volta, la prima volta che abbiamo visitato la proprietà con l'agente immobiliare. In seguito la porta dello shed è stata chiusa e la chiave riconsegnata al proprietario che abita a Perth, affinchè provvedesse a pulirlo e a sgombrarlo. Abbiamo traslocato da un mese e ancora nessuno è venuto, la porta è sempre chiusa e l'agenzia immobiliare è sempre in attesa che il proprietario si faccia vivo. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz78DCdYXGvXGrNMr9Fxj0LpW5I3y6ufkY3xOlV1r2OombaAcfuAx3oZGAfwcTLbSRBiG14iGW2-ifrLzXsykTN6kHgZeAKwXOp23tMWyAx8Wbmanp_1qAC4umXBwgJ5fCT_Le3ykjNugP/s1600/IMG_20180114_151149.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjz78DCdYXGvXGrNMr9Fxj0LpW5I3y6ufkY3xOlV1r2OombaAcfuAx3oZGAfwcTLbSRBiG14iGW2-ifrLzXsykTN6kHgZeAKwXOp23tMWyAx8Wbmanp_1qAC4umXBwgJ5fCT_Le3ykjNugP/s640/IMG_20180114_151149.jpg" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Eravamo in questa casa da circa una settimana, ed era notte. Notte buia come la pece, senza altre luci che quelle della nostra casa e fuori c'era un temporale, con vento e pioggia a secchiate. Ci stavamo preparando per andare a letto, quando ci accorgiamo che in giardino c'è una luce accesa. </div>
<div style="text-align: justify;">
E' quella sopra alla porta del capanno, che è collegata ad un sensore di movimento. Sbirciamo attraverso i vetri. </div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo soli in questa casa al limitare della foresta, è notte, è davvero facile suggestionarsi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Decidiamo di uscire e fare un giro della casa. Ovviamente fuori non c'è nessuno. Rientriamo e poco dopo la luce si spegne, per poi accendersi e spegnersi più volte durante la notte. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ci diciamo a vicenda che deve trattarsi di rami mossi dal vento che vengono captati dal sensore, o magari di animali. </div>
<div style="text-align: justify;">
La luce si accende e si spegne più volte ogni notte, anche nelle notti serene e senza vento, ormai ci siamo quasi abituati.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>La touch lamp</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Sul mio comodino c'è una touch lamp, una di quelle lampade che si accendono solo toccandola, senza bisogno di interruttori. Un tocco, la lampada si accende, un altro tocco e la luce diventa un pochino più forte, un terzo tocco e la lampada raggiunge la luminosità massima, un quarto tocco e si spegne. C'è un'altra lampada identica nella camera per gli ospiti. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWfoIH4vYo8vk3pg6lKUMRi96h8Fug3_G_W6oPG6ht2t_RKEbWH598X1bi2hOBa4dFEUISz7zfZUZMUqwUhf2jhyphenhyphenQMWEEKSuZ8zoYtQBXMdkaCMTazMMrruZ6EB71YBDOOqYT39YLoanq9/s1600/IMG_20180114_150949.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1600" data-original-width="1200" height="640" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjWfoIH4vYo8vk3pg6lKUMRi96h8Fug3_G_W6oPG6ht2t_RKEbWH598X1bi2hOBa4dFEUISz7zfZUZMUqwUhf2jhyphenhyphenQMWEEKSuZ8zoYtQBXMdkaCMTazMMrruZ6EB71YBDOOqYT39YLoanq9/s640/IMG_20180114_150949.jpg" width="480" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Tre giorni fa il coniuge mi sveglia nel cuore della notte: la lampada sul mio comodino si è accesa. Gli dico che probabilmente mi sono mossa nel sonno e l'ho toccata, oppure è stato uno dei gatti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Due ore dopo la lampada è di nuovo accesa e i gatti dormono. Mio marito va in bagno e vede un chiarore nel corridoio: <i>anche la lampada nella stanza degli ospiti è accesa</i>. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ci diciamo a vicenda che dev'esserci un problema elettrico e stacchiamo la spina delle lampade. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>La luce del capanno, seconda parte</b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ieri siamo stati fuori tutto il giorno e siamo rientrati dopo il tramonto. Appena arrivati a casa sono andata a bagnare alcune delle piante in giardino. Mi avvicino al rubinetto, sul lato della casa, e mi accorgo che la luce del capanno è accesa. <i>Dentro. E' illuminato all'interno e la luce filtra da sotto alla porta. </i></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi sembra improvvisamente di essere diventata Emily St Aubert.</div>
<div style="text-align: justify;">
Avverto mio marito, usciamo a controllare. Proviamo la porta dello shed: è chiusa. Facciamo un giro intorno al capanno, anche da altri punti si intravede la luce all'interno. Attendiamo qualche minuto, in silenzio assoluto. Non si ode alcun rumore. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ci diciamo a vicenda che magari la luce è accesa da quando abbiamo visto il capanno quel giorno con l'agente immobiliare. Che quella sera che siamo usciti a controllare la luce esterna era accesa e ci impediva di notare il chiarore che filtrava da dentro. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Siamo persone razionali e sicure che debba esserci una spiegazione ovvia e normale per tutti questi strani fenomeni. Lunedì andremo a parlare con l'agente immobiliare, quanto meno perchè una luce accesa significa energia sprecata e da pagare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Nel frattempo quando si fa sera abbiamo un certo brividino nella schiena. </div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-72715713314683483842017-12-29T10:54:00.000+08:002017-12-29T10:54:55.221+08:00Una piccola e pazza festa di Natale<div style="text-align: justify;">
Il Freaky Village è un adorabile posticino pieno di gente fuori di testa.</div>
<div style="text-align: justify;">
Circa dieci giorni fa il coniuge è andato all'ufficio turistico del paese per chiedere alcune informazioni. E' stato dentro dieci minuti. Quando è uscito era diventato membro del comitato organizzativo del Festival delle Rose (l'occasione sociale annuale più importante, da queste parti) e, soprattutto, aveva ricevuto un invito (esteso anche alla sottoscritta) per una festa di Natale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Da queste parti ci sono edifici nati come micro-scuole. Non dovete immaginare un istituto come quelli che conoscete, con un'aula per ogni classe. Parliamo di scuole piccolissime, con tipo 15 alunni in tutto, di tutte le età e riuniti in un'unica classe. Queste scuoline, attive fino a pochi anni fa, sono formate da una sola stanza, alcune hanno ancora le panche e i tavoli e si possono visitare. Vicino a casa, qui a 15 km dal Freaky Village ce n'è una, ed è lì che si teneva la festa.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ci hanno detto di portare qualcosa da mangiare, per cui ho preparato una grossa teglia di pasticcini misti e all'ora giusta ci siamo presentati nel luogo indicato. </div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo conosciuto:</div>
<div style="text-align: justify;">
- un'adorabile coppia di mezza età di fotografi freelance, che un giorno ha venduto la propria casa a Perth e si è messa a girare l'Australia a bordo di un camper;</div>
<div style="text-align: justify;">
- una simpatica signora che ha un figlio che vive da qualche parte negli USA da vent'anni, in un capanno sul fianco di un vulcano, facendo lavori saltuari;</div>
<div style="text-align: justify;">
- un pittrice novantenne;</div>
<div style="text-align: justify;">
- un numero imprecisato di vicini, la cui abitazione è a meno di 2 km dalla nostra, tra cui un simpatico signore che ci ha chiesto se può mettere le sue arnie di api nel nostro giardino;</div>
<div style="text-align: justify;">
- una signora che gestisce una fattoria che produce esclusivamente lavanda;</div>
<div style="text-align: justify;">
- un numero imprecisato di persone anziane e curiosissime di ogni più trascurabile dettaglio della nostra vita;</div>
<div style="text-align: justify;">
- un signore di mezza età che mi ha raccontato di ogni festival musicale mai tenuto nella zona da quando lui ci si è trasferito molti anni fa.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo aver parlato per circa un'ora e mezza, è arrivato Babbo Natale e ha consegnato i doni ai bambini. Poi c'è stato il BBQ, corredato di molte insalate di patate, una zuppa, del riso, alcuni cibi non facilmente identificabili e quintali di dolci. </div>
<div style="text-align: justify;">
Abbiamo chiacchierato, riso, mangiato tutti insieme come se ci conoscessimo da sempre, sentendoci immediatamente parte di questa piccola comunità in mezzo alle foreste.<br />
Siamo tornati a casa tre ore dopo, carichi di auguri, di sorrisi e abbracci da parte di persone che fino al giorno precedente non avevamo mai visto e che sono entrate improvvisamente nelle nostre vite.<br />
<br />
I miei più sinceri auguri a tutti voi per uno splendido 2018.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN-JaX-Vkh6SiWsMMuJxNiqFIBSPwna625_qPds85X4rrUbihS8boGdSinSkbg_TWEg54GcptIK0vPXgLWXujf_zoOBehLDo_hH9vd_HMyL1MsKidP0GAL4fSTVNYXH7byY7pJcfXSoJsd/s1600/limoni.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjN-JaX-Vkh6SiWsMMuJxNiqFIBSPwna625_qPds85X4rrUbihS8boGdSinSkbg_TWEg54GcptIK0vPXgLWXujf_zoOBehLDo_hH9vd_HMyL1MsKidP0GAL4fSTVNYXH7byY7pJcfXSoJsd/s640/limoni.jpg" width="640" /></a></div>
</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-55049116080801962202017-12-24T15:12:00.001+08:002017-12-24T15:12:10.033+08:00Le dieci regole d'oro del trasloco<div style="text-align: justify;">
Sono esattamente dieci giorni che ci siamo trasferiti nella nuova casa, nel paesino che ho soprannominato Freaky Village e volevo condividere con voi alcune cose che ho imparato da questa esperienza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>1- Non fare i traslochi da sola.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Se tuo marito lavora, programma il trasloco per quando lui non ha impegni. Non pensare di fare tutto da sola. Almeno chiama un'amica, due amiche, se disponi di molti amici felici di aiutarti ad impacchettare, pulire, portare tutto nella nuova casa, spacchettare e pulire di nuovo chiamali e fatti aiutare.<br />
Non passare tutti i tuoi giorni liberi facendo assurdi viaggi avanti e indietro con la macchina carica fino a scoppiare, specie se la casa nuova dista 250 km.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>2- La roba da portare è molta di più di quello che pensi.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Anche se non sembra, la tua casa trabocca di oggetti che ti sono utili nell'immediato futuro o che vuoi comunque conservare perchè sono ricordi. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non pensare di poter stipare tutto nelle valigie in 2-3 giorni, hai bisogno sia di più tempo che di più contenitori. Inizia almeno due settimane prima e procurati delle scatole in quantità.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT47qvClwEHsXSju1sjL__sKpPF15yr_amadj_vYjvnyKuaH1rrn0a8NQkXpNayTANwJjeob5HjP7h3N5n1PMXh86FsfLR-1TAnFouAevDIb6fyGkLK8YYTewFmoA0Id-NS21kY0otIxTC/s1600/21lsg0.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="500" data-original-width="500" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhT47qvClwEHsXSju1sjL__sKpPF15yr_amadj_vYjvnyKuaH1rrn0a8NQkXpNayTANwJjeob5HjP7h3N5n1PMXh86FsfLR-1TAnFouAevDIb6fyGkLK8YYTewFmoA0Id-NS21kY0otIxTC/s320/21lsg0.png" width="320" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>3- La fortuna è cieca, quindi cos'è che ci vede benissimo?</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Incrocia le dita che vada tutto bene. Se due giorni prima del trasloco ti accorgi che la lavatrice perde, una buona idea potrebbe essere venderla, o regalarla a qualcuno. Se ti impunti che vuoi portarla a tutti i costi nella casa nuova, anche se lì la lavatrice c'è già, almeno renditi conto che non hai tempo per cercare un tecnico che la ripari. Quindi, non perdere tempo prezioso facendo disperate ricerche su internet e, per favore, non salvarti sul cellulare il numero di John Edwards, un tecnico per lavatrici che vive a 100 km di distanza e che no, non verrà ad aggiustare la tua.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>4- Valuta bene se vale la pena di chiamare un camion per spostare il mobilio nella casa nuova.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Tipo, che senso ha portare mobili in una casa che prendi in affitto già ammobiliata? Non ha senso vero? specie se i tuoi mobili li hai comprati da AMART, il parente australiano povero dell'IKEA, e li hai montati tu, col risultato che sono tutti sbilenchi e mezzi rotti. </div>
<div style="text-align: justify;">
Considera che, ad esempio, i due armadi in cui tenevi i vestiti potrebbero rompersi irreversibilmente nel trasloco senza che ne abbia alcuna colpa il trasportatore, il brav'uomo che hai pagato 900 dollari in contanti per portare nella nuova casa pregiatissimi mobili rotti di puro truciolato e una lavatrice che perde. </div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>5- Considera attentamente le circostanze.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Una volta che il tuo letto è stato smontato e portato dal trasportatore nella nuova casa, considera bene cosa ti conviene fare in caso tu debba passare ancora alcuni giorni nella casa vecchia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ad esempio, non rifiutare l'invito di due amici gentili che si offrono di ospitarvi. I materassini gonfiabili con cui pensi di poter dormire sul pavimento della casa vecchia non sono una buona idea.</div>
<div style="text-align: justify;">
Hai due gatti, te lo ricordi, sì? due gatti dotati di unghie che dormono con voi tutte le notti.<br />
Se alla sera il tuo giaciglio è bello gonfio e alla mattina ti svegli con la schiena a pezzi e scopri di aver dormito su una sottiletta, non è che hai gonfiato male il materassino. E' che è bucato, accettalo.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>6- Valuta in anticipo cosa devi fare nell'ultimo giorno di permanenza nella casa vecchia.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Ad esempio, se il contratto d'affitto dice che nella casa non deve rimanere spazzatura, organizzati in tempo, metti tutta la cartaccia e la roba da buttare in grandi sacchi e portali alla discarica nella settimana precedente, NON aspettare l'ultimo giorno. </div>
<div style="text-align: justify;">
Specie se sei da sola a fare tutto. Specie se i sacchi sono 16. E, per la miseria, non metterti il cellulare in tasca. Quelli vocina che senti provenire dai tuoi pantaloni mentre arranchi verso la macchina trascinando trenta chili di roba da buttare proviene dal tuo cellulare. Hai chiamato per errore qualcuno, in questo caso John Edwards, il tecnico della lavatrice del punto 3. Chiudi la chiamata, ora non hai tempo per spiegare.</div>
<div style="text-align: justify;">
Prima di mettere in moto la macchina per andare alla discarica, assicurati che tutti i sacchi siano davvero sulla vettura. Quel PRONK che hai sentito mentre facevi retromarcia non è "niente". E' il sacco che conteneva la lettiera sporca dei gatti, quello che volevi mettere nel portabagagli ma avevi lasciato le chiavi in casa. Te lo sei scordato lì, ci sei passata sopra con la macchina e ora il tuo vialetto è stato concimato. Chissà come saranno contenti quelli dell'agenzia.<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8Y38jK0yWABq0cVMurOCooubE_mB0bq16xR9RlehL2-g8XpPtm9xG96HjxeFMWaOdjTbM3SSH5pogqKZ_QJO_pjDwjMEA-aFKCRggdUqfRR47Z5H_uBTp1cPWCRu3WGbfcqQ78CAEbqPu/s1600/graph.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="463" data-original-width="600" height="307" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg8Y38jK0yWABq0cVMurOCooubE_mB0bq16xR9RlehL2-g8XpPtm9xG96HjxeFMWaOdjTbM3SSH5pogqKZ_QJO_pjDwjMEA-aFKCRggdUqfRR47Z5H_uBTp1cPWCRu3WGbfcqQ78CAEbqPu/s400/graph.jpg" width="400" /></a></div>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>7- Per fare il trasloco non metterti magliette scollate.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Hai bloccato la macchina in una posizione oscena, metà sul vialetto e metà sulla strada, e stai raccogliendo alla meglio gli escrementi dei gatti. Se le macchine rallentano per guardarti, forse non è solo per l'attività che stai facendo, ma anche perchè sei chinata in avanti e stai mostrando le tue grazie a tutto il quartiere.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>8- Non ti curare di quello che pensano gli altri.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Tipo, che importanza ha se il tizio della discarica ti guarda come se fossi pazza, quando gli confidi che hai con te 16 sacchi della spazzatura? Dirigiti nella zona indicata e deposita i tuoi sacchi in maniera ordinata. Se durante l'operazione hai di nuovo il cellulare in tasca, non c'è che dire, non brilli di eccessiva intelligenza. Ora hai chiamato di nuovo John Edwards. Prova a dirgli che hai sbagliato numero e spera che non ti denunci per stalking. </div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>9- Affronta le arpie dell'agenzia immobiliare a testa alta.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Stai andando a riconsegnare le chiavi. Raggio di Sole, <a href="https://farfallacuriosa.blogspot.com.au/2016/11/di-privacy-e-agenzie-immobiliari.html" target="_blank">l'impiegata che ti odia</a>, cerca di ucciderti con lo sguardo. Ora, testa alta, è il tuo momento! Voce ferma, vai, dille che purtroppo alcune delle cose che erano sul contratto non sei riuscita a farle, succede! Non abbassare gli occhi, NON iniziare a dire che ti spiace che non sei riuscita a pulire i vetri e ti sei scordata di comprare un nuovo zerbino! Soprattutto, quando l'arpia ti guarda e ti chiede se hai fatto la disinfestazione per le pulci, non dire "quale disinfestazione?". Lo sai, cerca di fregarti. I termini del contratto erano che, in caso di animali in casa, avreste dovuto far fare una pulizia professionale della moquette e basta. Nessuno ha mai parlato di assurde disinfestazioni per pulci immaginarie. </div>
<div style="text-align: justify;">
Non dire che non lo sapevi e che provvederai! Certo che non lo sapevi, non c'era nel contratto!</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>10 - Non ti complicare la vita.</b></div>
<div style="text-align: justify;">
Sai il tacchino da tre chili che avevi comprato per il Thanksgiving e che non hai cotto perchè tuo marito ha voluto comprarne per l'occasione uno più grosso? ecco, consumalo prima di fare il trasloco, oppure regalalo a qualcuno. </div>
<div style="text-align: justify;">
In ogni caso, quando il trasportatore ti porta via il freezer, non portarlo ad un'amica chiedendole di tenertelo. Perchè poi, dopo aver riconsegnato le chiavi all'agenzia, ti toccherà passare da lei per recuperare il tacchino congelato. Poggerai l'animale in mezzo ai calzini puliti e accanto allo scolapasta pieno di vasetti di marmellata poggiato sopra lo stenditoio, in quel casino assurdo che è la tua macchina, stipata a più non posso di tutte quelle cose che "questo lo posso portare all'ultimo". </div>
<div style="text-align: justify;">
<br />
Congratulazioni, ora hai fatto tutto, puoi iniziare l'ultimo viaggio verso la casa nuova. Ti aspetta una dimora sporca, piena di roba da mettere a posto. Sì, quello che hai appena visto è uno scarafaggio, che bello, <a href="https://farfallacuriosa.blogspot.com.au/2012/02/era-un-tipo-schivo.html" target="_blank">li hai di nuovo come coinquilini</a>! Per fortuna che ora hai ben due giorni per <strike>riposarti</strike> mettere tutto a posto prima di iniziare il nuovo lavoro full time a soli 80 km da dove vivi. Buona fortuna!</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-49055373945766704602017-12-03T16:44:00.000+08:002017-12-03T16:44:50.726+08:00Solo un'altra giornata surreale qui in Australia<div style="text-align: justify;">
<b>Antefatto</b></div>
<div style="text-align: justify;">
E' successo che qualche giorno fa mio marito è tornato a casa dal lavoro nel tardo pomeriggio, stanco morto. Si è seduto davanti al computer per guardarsi la posta e sgranocchiare qualcosa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Mentre era lì, Fluffy ha pensato bene di saltargli in braccio. Lo fa sempre, mentre il coniuge sta mangiando. Purtroppo il gatto ha le zampotte corte e non è molto bravo con i salti. Si è accorto che aveva mancato il bersaglio e così ha afferrato la prima cosa che gli è capitata, ovvero la tovaglia, e ci si è praticamente appeso. A causa dello spostamento improvviso, il bicchiere colmo che stava accanto al computer si è rovesciato sulla tastiera.<br />
E' lungo da spiegare ma è successo tutto in tre secondi.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil2_nLIEHA7dhdNVuJChPHwITBVRyuTg6Wd0unzgS2QSIsSr5GbnBbWEmr1IsVW-p7QmkOdgLes0UCFlSfySbqjRPOcKYlpURjjuYAvykhtNz9-FOYyiKxcGPMsDNwpUx8jNZCptE98ZLZ/s1600/fluffy.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEil2_nLIEHA7dhdNVuJChPHwITBVRyuTg6Wd0unzgS2QSIsSr5GbnBbWEmr1IsVW-p7QmkOdgLes0UCFlSfySbqjRPOcKYlpURjjuYAvykhtNz9-FOYyiKxcGPMsDNwpUx8jNZCptE98ZLZ/s640/fluffy.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Il malfattore, mentre sta per cadere dal divano</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Lo schermo ora ha un interessante pattern a righine colorate, stile televisione non funzionante degli anni '80, con caratteristico rumore bianco annesso.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il coniuge mi guarda. Il negozio di assistenza computer più vicino è 100 km a nord del Paesino nel Bush. Questo senza contare che domani io devo andare nella casa nuova, nel Freaky Village, a 250 km a sud-ovest. E' fuori questione che il computer possa portarlo lui, a causa del suo lavoro e degli orari del negozio, così accetto di fare la piccola deviazione. </div>
<div style="text-align: justify;">
Cosa sarebbe il mondo senza l'amore?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Capitolo 1 - distanza percorsa: 100 km</div>
<div style="text-align: justify;">
Alle 9.15 del mattino seguente sono nel negozio di assistenza computer.</div>
<div style="text-align: justify;">
- ...e quindi il gatto è saltato sul tavolo e il bicchiere si è rovesciato. Potete fare qualcosa?</div>
<div style="text-align: justify;">
Il tecnico mi guarda dubbioso. <i>Ma guarda questa. Ha chiaramente rovinato il computer del marito e ora cerca di giustificarsi dicendo che è stato il gatto.</i></div>
<div style="text-align: justify;">
Mi dice che vedranno cosa possono fare. Sgancio 44 dollari ed esco.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Capitolo 2- distanza percorsa: 220 km</div>
<div style="text-align: justify;">
Sono le 10.30 del mattino e sto passando vicino all'ennesimo campo pieno di mucche. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dall'altra parte della strada c'è un cartello, apparentemente identico, per forma e colore, ai normali cartelli stradali australiani che indicano la presenza di animali. Questo però è peculiare. Rappresenta un mucca con la testa alzata e la scritta "Moo cow".<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRMY1pbepGWLX14aJeDYvfsQ-V9NwwLCpkG-fzuXDEx8_z_MqLCog4It-5A1fTws5DU4xfFWe6Fn6LGZnse33uOpSZTMb5CM_OAGaFF2oU1bEGaGza8G_HgzmCK0LMdZCk8hAAnE_YMk_H/s1600/cartello.png" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="400" data-original-width="400" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRMY1pbepGWLX14aJeDYvfsQ-V9NwwLCpkG-fzuXDEx8_z_MqLCog4It-5A1fTws5DU4xfFWe6Fn6LGZnse33uOpSZTMb5CM_OAGaFF2oU1bEGaGza8G_HgzmCK0LMdZCk8hAAnE_YMk_H/s320/cartello.png" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Questo non è l'originale, ma era fatto così</td></tr>
</tbody></table>
</div>
<div style="text-align: justify;">
Cerco di interpretarlo. Mi sta invitando a <b>muggire alle mucche</b>? oppure mi avvisa che sto passando accanto a <b>mucche che fanno muu</b>? o magari è il nome di un'azienda, tipo "<b>Moo Cow Srl</b>"? Qual è il senso di tutto ciò?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Capitolo 3- Distanza percorsa: circa 280 km</div>
<div style="text-align: justify;">
Ho l'impressione di guidare ininterrottamente dal Paleozoico superiore. Ho attraversato millemila villaggi deserti dai nomi più assurdi, ho visto laghi, colline, foreste e pianure. Non ho la più pallida idea di dove mi trovo attualmente, situazione che secondo il dizionario equivale a "mi sono persa". Arrivo all'ennesimo gruppo di case. Qui campeggia un enorme cartello con su scritto <b>MEASLES</b>..</div>
<div style="text-align: justify;">
Morbillo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Sarà il nome della località? <i>Scegli Measles per le tue vacanze, aria pura, mucche, tutta salute!</i></div>
<div style="text-align: justify;">
No, forse no. Decido che in ogni caso non lo voglio sapere</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Capitolo 4- Distanza percorsa: 325 km</div>
<div style="text-align: justify;">
Per una stradina secondaria arrivo finalmente al Freaky Village. Qui scopro che:</div>
<div style="text-align: justify;">
- l'impiegata dell'ufficio postale sa <b>il mio nome e il motivo per cui sono lì</b> (ottenere una cassetta postale) senza che io debba aprire bocca.</div>
<div style="text-align: justify;">
- la nostra abitazione ha <b>più di un indirizzo</b>. E' il "Terreno 5972 in via delle Paperette Canterine" ed è anche "Via delle Paperette Canterine 821". Così, senza una ragione. Li possiamo usare entrambi, vanno entrambi bene, alcune utenze le avremo con un indirizzo, altre con un altro. Normale, qui. Mi dicono.</div>
<div style="text-align: justify;">
- Sul tetto della casa nuova di notte <b>scorrazzano gli opossum</b>. E vabbè, possiamo farcela.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Capitolo 5- Distanza percorsa: 525 km</div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo un nuovo viaggio attraverso le foreste torno finalmente nel Paesino nel Bush.<br />
<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibbnwaFRVM3mRQ8sNHqjWAfYaLFfqbEr8b6MLOXBIcxc23eBoE_6LyVJjF5c-PbXVF9ccAfx4vkBq8e61Q40mWawh96xSmZlosNOg4NisMDMxYBnFpKiGAArw002jJ8KMTLDuORA-N0yve/s1600/foreste.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEibbnwaFRVM3mRQ8sNHqjWAfYaLFfqbEr8b6MLOXBIcxc23eBoE_6LyVJjF5c-PbXVF9ccAfx4vkBq8e61Q40mWawh96xSmZlosNOg4NisMDMxYBnFpKiGAArw002jJ8KMTLDuORA-N0yve/s640/foreste.jpg" width="640" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Panorama intorno al Freaky Village </td></tr>
</tbody></table>
Sono esausta. Accendo il pc e mi preparo una tazza di tè. </div>
<div style="text-align: justify;">
Ora, sai quando trovi un sito interessante e ti aggiungi alla mailing list per poter restare sempre aggiornato? Io lo faccio spesso, forse troppo, e mi arrivano mail assurde da parte di gente che vuole vendermi olio, sapone fatto in casa, verdure e frutta in quantità.</div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi ho una mail da parte di Linda J, che mi racconta l'incredibile storia che le è capitata: è andata a fare un viaggio in Italia col marito. Appena arrivati nel Bel Paese, il marito ha avuto un infarto, è stato ricoverato d'urgenza e ha dovuto subire un intervento di cardiochirurgia.<br />
<i>Accipicchia che fortuna</i>. Comunque, una volta usciti dall'ospedale, i due hanno pensato di continuare il loro tour dello Stivale, così, senza problemi, perchè ormai il viaggio era pagato.<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Finchè lui non ha avuto un secondo infarto. <i>Perchè il medico italiano non gli ha detto che doveva prendere delle medicine</i>. Oppure gliel'ha detto in Italiano. </div>
<div style="text-align: justify;">
Dopo il secondo infarto gli hanno vietato di muoversi per almeno un mese. Linda era preoccupatissima di non poter più tornare a casa, ma si è rilassata quando ha saputo che <i>le avevano falciato l'erba nella sua fattoria in Australia</i>. </div>
<div style="text-align: justify;">
E vabbè, tuo marito sta poco bene, ma vuoi mettere che bel prato, adesso?<br />
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Poi conclude dicendo che ora sono tornati a casa, il marito sta bene ma <b>i maiali sono finiti</b>. Proprio così, finiti. E dirmi questo, aggiunge, è il motivo ultimo della mail.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Ora, io non ho idea di chi sia questa Linda, nè perchè pensi che la carenza di maiali possa interessarmi in qualche modo. Sono assolutamente certa di non aver mai lasciato la mia mail in alcun allevamento di maiali, negozio di maiali o posti che si occupino di suini in generale.<br />
Per un attimo mi viene voglia di scrivere a Linda per sapere come fa ad avere il mio indirizzo, poi decido di lasciar perdere.<br />
Per oggi basta così.</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-26218501354217283642017-11-28T21:25:00.000+08:002017-11-28T21:25:14.555+08:00Cinque posti da visitare in Western Australia<div style="text-align: justify;">
Dopo un lungo viaggio aereo siete finalmente arrivati a Perth, in Australia. </div>
<div style="text-align: justify;">
Distrutti dal jet-lag vi siete rifugiati nel vostro hotel e vi siete addormentati come sassi. Il giorno seguente, dopo una corroborante colazione, avete visitato le attrazioni più importanti della città, siete stati a Kings Park, avete visto Fremantle, magari siete andati fino a Rottnest Island per vedere i quokka. </div>
<div style="text-align: justify;">
Oggi che si fa?</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Inauguro oggi una nuova rubrica del blog: con cadenza fissa vi proporrò <b>5 cose da vedere/mangiare/fare in Western Australia</b>.</div>
<div style="text-align: justify;">
Iniziamo con cinque posti. Ho scelto la parola "posti" perchè non sono nè città nè paesi. Non sono in ordine di preferenza, almeno tre di questi li amo pazzamente allo stesso modo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Pronti? Via.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: large;">1- Pinnacles</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy4pawEKgyvLsBFm3FINBKdSiPHNKHGniAM7AFSMhokelgY1sYfb5VBRws-g1U-TgZ7jghpg3gUEcNGqL1o3r9HtWEs3ACN6F5Sop51GKsa0CSU5SHesr8WdxWrPJ6SxZp_b_J_etmHG5O/s1600/pinnacles.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgy4pawEKgyvLsBFm3FINBKdSiPHNKHGniAM7AFSMhokelgY1sYfb5VBRws-g1U-TgZ7jghpg3gUEcNGqL1o3r9HtWEs3ACN6F5Sop51GKsa0CSU5SHesr8WdxWrPJ6SxZp_b_J_etmHG5O/s640/pinnacles.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Di cosa si tratta:</b> un piccolo deserto di sabbia gialla cosparso di peculiari formazioni calcaree alte fino a quattro metri.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Dov'è: </b>dentro al Nambung National Park, vicino a Cervantes, a<b> </b>poco meno di 200 km da Perth. Prendete la Indian Ocean Drive verso nord, ci vogliono circa due ore e mezza.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Prezzo per visitare l'attrazione:</b> 12 dollari, prezzo d'ingresso del parco nazionale.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Perchè ve lo consiglio</b>: perchè è un posto surreale e bellissimo, non sembra nemmeno di essere sulla Terra.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Raccomandazioni</b>: il deserto è piccolo, ma è pur sempre un deserto. Se decidete di fare l'itinerario a piedi (circa 2 km) assicuratevi di avere con voi crema solare ad alta protezione, un buon cappello, scarpe adatte per camminare e almeno un litro di acqua a testa. </div>
<div style="text-align: justify;">
Se non volete camminare c'è anche un percorso da fare in automobile lungo 5 km e adatto a tutte le macchine. </div>
<br />
<b><span style="font-size: large;">2- Yanchep National Park</span></b><br />
<b><span style="font-size: large;"><br /></span></b>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoqgWJkwLRxOfsuPPDz355bW-xj3BDFTY1PDZq_TimUT1NCkaimSD31JPYAjb7P2tuonlzQW1t1pIqcpIqhBHbFZdH8ruhbU5Cp_H4yCOUHnsLv8I8RUCYckXOmIvKljaeE0YLmN5u2kk_/s1600/yanchep.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjoqgWJkwLRxOfsuPPDz355bW-xj3BDFTY1PDZq_TimUT1NCkaimSD31JPYAjb7P2tuonlzQW1t1pIqcpIqhBHbFZdH8ruhbU5Cp_H4yCOUHnsLv8I8RUCYckXOmIvKljaeE0YLmN5u2kk_/s640/yanchep.JPG" width="640" /></a></div>
<br />
<div style="text-align: justify;">
<b>Di cosa si tratta</b>: Un piccolo parco nazionale a nord della capitale, famoso per l'unica colonia di koala nativi del Western Australia e alcune interessanti grotte.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Dov'è</b>: 50 km a nord del centro di Perth, lungo la Indian Ocean Road.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Prezzo per visitare l'attrazione</b>: gratuito</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Perchè ve lo consiglio</b>: Guardate la foto qui sopra: i koala sono tra gli animali più belli che esistano, sono morbidi, pelosi e ad alto coefficiente di pucciosità. Se siete fortunati li vedrete sul terreno, altrimenti dovrete adocchiarli tra i rami degli eucalipti. Le grotte non ho ancora avuto modo di vederle, ma sono piuttosto famose.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Raccomandazioni</b>: nessuna in particolare. La crema solare è bene metterla sempre e non scordatevi la macchina fotografica in hotel.</div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b>3- Wave Rock</b></span></div>
<div style="text-align: justify;">
<span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDQco-45-SIrv8FEU0m9yS-wdW0LFV7rlD8P1h4mspIXILfin4VLl_7mpgoIx4Ox8_KuANLGNgViLo2M4mW8BN0529yTIIFonU9-oFNAGAvLdY7-vRNEXttUe-wuQ-GClyiFXWDnm3Zn1-/s1600/waverock.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiDQco-45-SIrv8FEU0m9yS-wdW0LFV7rlD8P1h4mspIXILfin4VLl_7mpgoIx4Ox8_KuANLGNgViLo2M4mW8BN0529yTIIFonU9-oFNAGAvLdY7-vRNEXttUe-wuQ-GClyiFXWDnm3Zn1-/s640/waverock.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Di cosa si tratta</b>: Un affioramento granitico antichissimo, scolpito dal vento come un'onda di pietra.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Dov'è</b>: 336 km a sud est di Perth. Dalla città prendete la Brookton Highway in direzione Corrigin. Wave Rock è a tre km dal paesino di Hyden.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Prezzo per visitare l'attrazione</b>: 10 dollari a macchina</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Perchè ve lo consiglio</b>: è una formazione naturale assolutamente unica e spettacolare. Non solo, ha un'importanza particolare per gli Aborigeni del luogo. Oltre a questo, se ci andate in primavera, la zona è piena di stupende orchidee selvatiche.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Raccomandazioni</b>: Come sempre, crema solare, scarpe adatte per camminare, un cappello e dell'acqua da tenere in borsa. Da Wave Rock c'è un piacevole sentiero nella boscaglia che in poche centinaia di metri porta ad un'altra formazione rocciosa, a forma di testa di ippopotamo. </div>
<div style="text-align: justify;">
Attenzione ai serpenti, nel bush è facile trovarne.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: large;">4- Little Beach</span></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4NWQKya7wqKgLzhxrNU-Iv5U5E788y0R1sN1MDQLtArJIK9MYC6N3Gx4nbYVm9167z-QQHbSwF-ZwVhn0KVRanCW3ogGls8C5xqz0sTvHjjsvDXWjPh_1_07SZj4hcuPWUmwspTdY0JrQ/s1600/littlebeach.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh4NWQKya7wqKgLzhxrNU-Iv5U5E788y0R1sN1MDQLtArJIK9MYC6N3Gx4nbYVm9167z-QQHbSwF-ZwVhn0KVRanCW3ogGls8C5xqz0sTvHjjsvDXWjPh_1_07SZj4hcuPWUmwspTdY0JrQ/s640/littlebeach.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Di cosa si tratta</b>: Una spiaggia da sogno, con la sabbia candida che contrasta in modo impressionante con l'acqua verde-azzurra dell'oceano.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Dov'è</b>: All'interno del Two Peoples Bay National Park, a circa 450 km da Perth. E' un po' lontano, ma è perfetta se passate qualche giorno ad Albany, sulla costa sud. Dista da Albany circa 40 km.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Prezzo per visitare l'attrazione</b>: 12 dollari (prezzo per l'ingresso giornaliero al parco nazionale: ci sono anche abbonamenti mensili e annuali molto convenienti).</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Perchè ve lo consiglio</b>: E' un posto da sogno. Davvero. Ed è quasi sempre vuota, come tutte le spiagge australiane fuori dalle grandi città.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Raccomandazioni</b>: crema solare e cappello. Prima di tuffarvi nelle acque limpidissime, date un'occhiata alla superficie dell'acqua: da queste parti ogni tanto ci sono squali (come dappertutto, in Australia). Vi consiglio anche scarpe chiuse adatte per entrare in acqua: nel sud del Western Australia ci sono il pesce pietra, che si nasconde sul fondale, e il piccolo polpo dagli anelli blu. Sono entrambi letali.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: large;">5- Laghi rosa</span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5M7CWQyZku6ydDpjei5btrHtD_DusxFBY_4k0UCJ4eOLPKMoUfOYklZCHyIpHHAHbLdmYczyJQCBw8wxMLaK_txUFfDw4pBCb3NcCONEG3tmQzCHO0YsIbvLotMUzlfcWxbQMYDINxXLk/s1600/laghirosa.JPG" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="1200" data-original-width="1600" height="480" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi5M7CWQyZku6ydDpjei5btrHtD_DusxFBY_4k0UCJ4eOLPKMoUfOYklZCHyIpHHAHbLdmYczyJQCBw8wxMLaK_txUFfDw4pBCb3NcCONEG3tmQzCHO0YsIbvLotMUzlfcWxbQMYDINxXLk/s640/laghirosa.JPG" width="640" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Di cosa si tratta</b>: in Western Australia ci sono parecchi laghi rosa, il più famoso è il Lake Hillier vicino ad Esperance. Tutti i laghi rosa sono accomunati dal fatto di avere l'acqua estremamente salata, spesso si possono vedere impressionanti fenomeni di cristallizzazione sulle rive. Il colore è dato da batteri alofili e microalghe rosse.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Dove sono</b>: un po' ovunque. Ce ne sono parecchi, piccoli, a sud di Lake King. Uno che mi capita di vedere spesso è a nord di Cranbrook.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Prezzo per visitare l'attrazione</b>: ovviamente gratuito, si tratta solo di trovare posto lungo la strada per fermarsi e guardare il lago.</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Perchè ve lo consiglio</b>: è inusuale e fuori dall'ordinario. Talvolta il rosa è estremamente acceso, quasi fosforescente</div>
<div style="text-align: justify;">
<b>Raccomandazioni</b>: i batteri che producono il colore rosa sono innocui, ma non mi sento di dirvi di farci il bagno, vista la concentrazione di sale. </div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-58616900893163545262017-11-23T10:42:00.000+08:002017-11-23T10:51:24.366+08:00Paranoie novembrine<div style="text-align: justify;">
Ogni anno è uguale. </div>
<div style="text-align: justify;">
All'approssimarsi di Novembre l'atmosfera inizia a farsi tesa e i discorsi tra me e mio marito iniziano a vertere su di lui, l'animale che dev'essere acquistato. Su quando lo dobbiamo comprare, su dove deve essere comprato e, soprattutto, su quanto grosso deve essere. </div>
<div style="text-align: justify;">
Lui, il tacchino del Thanksgiving.</div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3HGMmUIKzM9IWEjKZRugP8rrNmlQm17SqAfSVVS1GGYwBFbBYDLwGioNedCeazBft-AmyIBQLxpRd39BWfvfwC_bbc84MhrloSpATrP-2fuLLWbKN4U4L7A7Ll9Xd1LbaAdBCrQSqxhaB/s1600/TG2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="602" data-original-width="900" height="214" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3HGMmUIKzM9IWEjKZRugP8rrNmlQm17SqAfSVVS1GGYwBFbBYDLwGioNedCeazBft-AmyIBQLxpRd39BWfvfwC_bbc84MhrloSpATrP-2fuLLWbKN4U4L7A7Ll9Xd1LbaAdBCrQSqxhaB/s320/TG2.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Un degno esemplare</td></tr>
</tbody></table>
<div style="text-align: justify;">
L'idea strisciante è che non sia mai abbastanza.</div>
<div style="text-align: justify;">
- Siamo in dodici, basterà un tacchino di sette chili?</div>
<div style="text-align: justify;">
Il giorno della cena l'animale viene debitamente sgrassato, farcito e legato e infine cuoce per quelle cinque-sei ore, riempiendo la casa di quell'odore tipico di questa occasione e suscitando l'emozione negli occhi del consorte. La bestia fa infine la sua gloriosa apparizione sul tavolo apparecchiato e per un paio d'ore è la protagonista assoluta. Viene ammirata, tagliata, coperta di salsa di mirtilli rossi e mangiata insieme a tutto il resto. </div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Matematicamente parlando, nonostante l'emozione e la volontà dei presenti di ingozzarsi come struzzi, ogni commensale non ingurgita più di un etto, massimo un etto e mezzo di carne, perchè lo spazio nello stomaco di ciascuno di noi è quello che è, e se il tacchino è il re della festa è anche vero che non è certo l'unico cibo disponibile sul tavolo.</div>
<div style="text-align: justify;">
Il risultato è che, una volta finita la festa, <b>turkey leftovers recipes</b> diventa la frase più ricercata su Google, la nostra tavola si popola per giorni e giorni di zuppe di tacchino, quiche di tacchino, insalate di tacchino, panini al tacchino <i>ad ogni pasto</i>, colazione inclusa, solo per finire i maledetti avanzi. Parallelamente, il nostro riposo notturno si fa più difficoltoso, i nostri sogni si popolano di montagne che si materializzano improvvisamente sopra al nostro stomaco, mentre bizzarri pennuti corrono qua e là ridendo a crepapelle.<br />
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixwT5QJcS9rmyWIfbXgivFBEA1JUExlhHgBptNDHhGHzaK8wr2XTcqrnfR2CHkQZ9OriizvG7dhyphenhyphen_qgzO8Nb9TuXX3P_NwmSBzQR4T8ZugIffJzqTFa6lVMpWBY9o7T3i1_k_IqOJ85to9/s1600/TG1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="630" data-original-width="630" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEixwT5QJcS9rmyWIfbXgivFBEA1JUExlhHgBptNDHhGHzaK8wr2XTcqrnfR2CHkQZ9OriizvG7dhyphenhyphen_qgzO8Nb9TuXX3P_NwmSBzQR4T8ZugIffJzqTFa6lVMpWBY9o7T3i1_k_IqOJ85to9/s320/TG1.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="text-align: justify;">
Infine, più o meno una settimana dopo il fatidico giovedì, la carcassa della bestia viene finalmente buttata nella spazzatura e la restante carne suddivisa equamente tra i gatti e il congelatore. </div>
<div style="text-align: justify;">
I micetti non la annusano nemmeno, a causa dell'overdose dei giorni precedenti, mentre la carne in congelatore resta lì un tempo indefinito finchè non viene dimenticata e poi buttata, con grosso rammarico della sottoscritta che odia sprecare il cibo.</div>
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Ogni anno i buoni propositi si sprecano. Quest'anno tacchino piccolo, piccolissimo, nano. Ripieno ridotto al minimo. Contorni vari aboliti, a meno che non possano essere mangiati nella loro interezza nell'arco della serata. Dolci? quali dolci? DIETA. Questa è la parola. Dieta.</div>
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Poi, semplicemente, non si può. Perchè è la tradizione, perchè mio marito è americano e ci tiene, perchè il tavolo deve essere imbandito e traboccante, quasi che il cibo stesso sia l'essenza del nostro "rendere grazie" per il benessere.</div>
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Il Thanksgiving è oggi, tra parentesi.</div>
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Io però oggi ho il turno del pomeriggio, quindi festeggiamo sabato. </div>
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Avremo due ospiti, quindi saremo in quattro. Ho comprato il tacchino più piccolo che sono riuscita a trovare, tre chili di animale congelato che ora giace nel mio freezer.</div>
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La cena prevede tacchino farcito, ripieno extra da mangiare a parte, salsa di mirtilli rossi, patate al forno, green bean casserole, buttermilk biscuits, pumpkin pie e torta di ciliege.</div>
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Ieri sera mio marito mi ha guardata inquieto per un paio di minuti, quindi mi ha detto:</div>
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- Non so se la cena sarà <i>abbastanza</i>. Tre chili di tacchino <i>basteranno </i>per quattro persone? Forse potresti cucinare <i>ancora qualcosa</i>? magari il Boston bean pot (fagioli cotti con la melassa)? <i>Ho paura che non ci sia abbastanza da mangiare</i>.</div>
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Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-75910902115133327332017-11-16T19:13:00.000+08:002017-11-16T19:13:28.399+08:00Escape to the Freaky Village, seconda parte<div style="text-align: justify;">
Prima parte <a href="http://farfallacuriosa.blogspot.com/2017/10/escape-to-freaky-village.html" target="_blank">QUI</a>.</div>
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I nostri progetti migratori verso l'ovest ( leggi: a circa 250 km ad ovest di dove siamo adesso) procedono, anzi, dalla fase progettuale siamo passati a quella esecutiva.</div>
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<iframe width="320" height="266" class="YOUTUBE-iframe-video" data-thumbnail-src="https://i.ytimg.com/vi/1wc-AQJ2MYo/0.jpg" src="https://www.youtube.com/embed/1wc-AQJ2MYo?feature=player_embedded" frameborder="0" allowfullscreen></iframe></div>
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(Ok, ho scritto "verso l'ovest" e non potevo non mettere questo video).</div>
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Abbiamo trovato un signore col camion che ci porterà i mobili nella nuova casa. Ho dei flashback di <a href="https://farfallacuriosa.blogspot.com.au/2014/01/un-appartamento-tra-le-nuvole.html" target="_blank">questa esperienza qui</a>, speriamo bene.</div>
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Un paio di giorni fa sono tornata laggiù, per sbrigare un po' di cose pratiche, tipo il cambio di contea dei gatti, scoprire come funziona il servizio postale e tutto il resto. Vi sintetizzo i punti salienti.</div>
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1- Trovandosi a 15 km dal Freaky Village, la nostra casa non è allacciata alla rete idrica. Da queste parti non è una cosa strana, <a href="http://farfallacuriosa.blogspot.com/2017/06/15-fatti-sulla-vita-nel-bush-australiano.html" target="_blank">come dicevo qui</a>. Si risolve con una cisterna per l'acqua piovana raccolta dalle grondaie. No, non scherzo.</div>
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2- Ovviamente non c'è nemmeno l'allaccio del gas. Si usano le bombole, si possono comprare dal benzinaio.</div>
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3- Quanto alla spazzatura, in effetti il camion dove abiteremo noi non passa. Quindi possiamo A) arrangiarci a portare la nostra spazzatura alla discarica, oppure B) darci al compostaggio in maniera selvaggia e totalizzante.</div>
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4- Quanto alla posta - che ve lo dico a fare? - dove abiteremo noi non c'è la distribuzione porta a porta. Potremmo prendere una cassetta all'ufficio postale, ma sfortunatamente non ce ne sono di libere. La signora che gestisce il Post Office (che è anche giornalaio, centro scommesse e piccolo negozio) ci ha comunque detto che ci terrà lei la posta, telefonandoci ogni volta che arriva qualcosa. </div>
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5- All'ufficio della contea sono stati molto gentili e mi hanno dato il "resident pack", un plico di informazioni utili per chi si trasferisce da quelle parti. Il plico conteneva:</div>
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- il benvenuto nella comunità da parte del presidente della contea;</div>
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- tre brochure sugli incendi e la necessità di creare un piano di emergenza qualora la casa fosse minacciata dal fuoco;</div>
<div style="text-align: justify;">
- una lista dei club presenti in paese, degni di nota il club femminile di freccette, quello di meditazione trascendentale, e quello per scrittori.</div>
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- una preoccupante lista dei serpenti più comuni della contea, tutti velenosissimi e in grado di ammazzare più persone con un solo morso. Tra questi ne spicca uno col nome, come dire, evocativo: il DEATH ADDER. La brochure invitava caldamente a preparare il compost (perchè evidentemente tutti lo fanno) dentro contenitori chiusi, onde evitare che residui di cibo all'aperto attirino topi che possano a loro volta attirare serpenti. </div>
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Viva l'Australia! Ora vi lascio, vado a cercare online contenitori per il compostaggio e a controllare quante persone sono morte da queste parti bevendo la pioggia. </div>
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Alla prossima.</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-61634042256337077372017-11-12T18:42:00.000+08:002017-11-12T18:51:45.326+08:00Di occasioni solenni e figuracce paurose<div style="text-align: justify;">
Mi hanno sempre detto che ho la testa tra le nuvole. La verità è che il mio cervello ha dei momenti di stand-by, in cui, suppongo, si riposa dalla gran fatica di dovermi sopportare 24 ore al giorno.</div>
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Sul serio, sono un caso disperato. Mi succede di andare a sbattere contro un lampione perchè non faccio attenzione, di non accorgermi di gente che mi saluta per strada, una volta mi sono perfino infilata nella macchina sbagliata all'uscita dal supermercato :D (impagabile la faccia dei due vecchietti seduti nei sedili anteriori!).</div>
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Un altro di questi momenti di stand-by è quando sono al supermercato: inserisco il pilota automatico e faccio la spesa, ma non mi accorgo mai di niente. </div>
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Non succede solo a me, vero?</div>
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*****</div>
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A parte il Natale, in Australia ci sono due festività particolarmente sentite. </div>
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Una è l'ANZAC (Australia and New Zealand Army Corps) Day, che ricorda la battaglia di Gallipoli in Turchia durante la prima guerra mondiale, quando l'Australia combatté per la prima volta come nazione. L'ANZAC Day è il 25 Aprile ed è la quintessenza dell'identità australiana. Per l'occasione si organizzano parate, ci sono fuochi artificiali e innumerevoli commemorazioni dei caduti, le città si riempiono di striscioni e la frase "Lest we forget" appare ovunque.</div>
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La seconda festività è il Remembrance Day, dove vengono ricordati i caduti di tutte le guerre. Il simbolo di questa giornata è il papavero, per cui settimane prima si trovano ovunque in vendita spillette a forma di papavero da sfoggiare nel Remembrance Day. </div>
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<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: center;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfZjiS0H3XgqOlPl_wcpn_PfXYKHrj8i8V7rSe37vpYcT736q51wZRaqKBr6Z6o05JHtslLSc9eeTEt6zN7zJ2iPzUxTWFBokKboJkaYiEWha0cUQm8tmRkNqHeiNJXngqJia4jnaHMxQ8/s1600/papaveri2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="281" data-original-width="500" height="179" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhfZjiS0H3XgqOlPl_wcpn_PfXYKHrj8i8V7rSe37vpYcT736q51wZRaqKBr6Z6o05JHtslLSc9eeTEt6zN7zJ2iPzUxTWFBokKboJkaYiEWha0cUQm8tmRkNqHeiNJXngqJia4jnaHMxQ8/s320/papaveri2.jpg" width="320" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Lo so che non c'entra niente, che la scelta del papavero come simbolo<br />
di questo giorno ha sicuramente un motivo diverso, ma a me viene sempre<br />
in mente De André. Sono genovese, che ci volete fare. </td></tr>
</tbody></table>
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Il Remembrance Day cade l'11 di Novembre, e il momento clou della giornata sono le 11 del mattino ("at the 11th hour of the 11th day of the 11th month") l'ora e il giorno in cui venne firmato l'armistizio di Compiègne, che sancì la fine dei combattimenti della prima guerra mondiale.</div>
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Ieri poco prima delle 11 sono andata al supermercato, ho preso il carrello, ho dato un'occhiata alla lista della spesa e mi sono avviata tra gli scaffali. </div>
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Ero alla cassa automatica, intenta a passare gli articoli sul lettore ottico, quando ho sentito un annuncio interno. </div>
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Seriamente, quante volte ascoltate con attenzione questi annunci? Io mai. Di solito sono cose tipo "Annuncio interno: Anna è pregata di andare alla cassa numero otto" o cose del genere. Niente che possa interessare il cliente medio. </div>
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L'annuncio parlava del Remembrance Day, ma l'ho ascoltato con un orecchio solo, sempre per la storia del cervello in stand-by. Mi sono detta distrattamente che la festa era così importante che ne parlavano anche al microfono interno.</div>
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E poi all'improvviso mi sono accorta che qualcosa era cambiato di colpo. Era sceso un silenzio surreale. E mi è venuto in mente che in occasione del Remembrance Day si osservano due minuti di silenzio.</div>
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Ho alzato la testa.</div>
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Tutti, dico TUTTI, stavano fissando me, l'unica cretina che non si era fermata ad osservare il silenzio e continuava a passare gli articoli sul lettore, provocando rumorosissimi BIIIIIIIIIIIIP e mostrando di non avere alcun rispetto per i caduti australiani in terra straniera, martiri della libertà, eroi nazionali.</div>
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Avrei voluto scomparire, volare via, dileguarmi senza essere vista, nascondermi da qualche parte, tuffarmi nei sacchetti della spesa, simulare una malattia mentale abbastanza grave da fungere da scusa per il mio comportamento irrispettoso.</div>
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Invece ho abbracciato il flacone di detersivo per la lavatrice come se fosse un orsacchiotto consolatore, ho abbassato gli occhi e sono diventata rossa come un pomodoro maturo. </div>
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Mannaggia alla mia testa. Per fortuna tra un mese ci trasferiamo altrove. </div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2434120711549787545.post-2410393901428540252017-10-18T14:46:00.000+08:002017-10-18T14:49:59.897+08:00#metoo #quellavoltache<div style="text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoD8drOWAjOewX1Zopb5QfjLZqfTIibecP5Dh3B-wswYulheFIP8gwm_EF7wFak6JV_-rsLUbk_llC6UXz7gsfNnQZ33TaPQW_asbVoF8QKg4uKsxu4k1wBwYPLspKtiv6gCYyDlvUTrg_/s1600/metoo.JPG" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="430" data-original-width="810" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgoD8drOWAjOewX1Zopb5QfjLZqfTIibecP5Dh3B-wswYulheFIP8gwm_EF7wFak6JV_-rsLUbk_llC6UXz7gsfNnQZ33TaPQW_asbVoF8QKg4uKsxu4k1wBwYPLspKtiv6gCYyDlvUTrg_/s320/metoo.JPG" width="320" /></a></div>
Sono impressionata dal numero di bloggers che seguo che ha postato la propria personale storia di orrore preceduta dall'hashtag #metoo o #quellavoltache. </div>
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Sono impressionata per la percentuale: su circa 30 blog che seguo di argomento non culinario, quasi sulla metà è apparso un articolo legato a questa iniziativa! Quante sono le donne che hanno subito molestie, in un qualche momento della loro vita? </div>
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In una delle loro storie, l'autrice si chiede quante siano invece le donne che tacciono, che non ne parlano, per vergogna o paura. </div>
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Oggi ho deciso di raccontare la mia storia, per non fare più parte di questo inquantificabile e invisibile gruppo.<br />
<br />
Come a molte altre donne, anche a me è capitato di ricevere apprezzamenti non richiesti per strada o manate sull'autobus, specie quando era molto pieno.<br />
Questi però sono episodi momentanei, durano un secondo, e pur non giustificandoli affatto non sono tali da farmi stare male, mi scivolano addosso come acqua su di un impermeabile.<br />
<br />
L'episodio che volevo raccontare oggi è diverso e molto più lontano, troppo lontano negli anni, fino a raggiungere un'età in cui nessuno mai avrebbe dovuto sfiorarmi.<br />
Era il 1988, avevo sei anni.<br />
Mi piacevano i fiori, i colori e fare le cornicette in fondo alle pagine del quaderno.<br />
Frequentavo la seconda elementare in una nota scuola privata e nella mia classe c'era un bambino particolare. Era molto intelligente e sembrava più grande dei suoi sette anni. Era irrequieto e faceva fatica a stare fermo nel banco, era solito mentire e rubava piccoli oggetti, se li trovava in giro. Oggi un bambino così avrebbe un sacco di diagnosi, deficit di attenzione e iperattività e chissà cos'altro, ma era la fine degli anni '80, queste cose non venivano indagate in modo approfondito come si fa oggi, ed era bollato semplicemente come "irrequieto".<br />
Una mattina stava parlando con due miei compagni di classe, e sentii volare la parola "tette", di cui ignoravo il significato.<br />
Un paio di giorni dopo, poco prima dell'ora di pranzo, la maestra ci stava mandando in bagno a due a due, un bambino e una bambina, a lavarci le mani prima di andare a tavola. Il bagno dei maschi era attaccato a quello delle femmine.<br />
Ricordo che stavo facendo pipì, quando lui è entrato e mi ha messo le mani addosso. Le ha infilate sotto la canottiera, dentro alle mutandine, senza che io avessi anche solo una vaga idea di cosa stesse succedendo.<br />
Ricordo i suoi commenti, che non erano per nulla quelli di un bambino.<br />
Ricordo la sua lingua nella mia bocca, l'odore, il luccichio nei suoi occhi. E' durato minuti interminabili, finchè non sono riuscita a strapparmi quelle mani di dosso, a divincolarmi e a scappare in classe, con lui che mi inseguiva cercando di riacchiapparmi.<br />
- Ce ne avete messo, di tempo! - ci ha detto la maestra, quando finalmente ho raggiunto la porta dell'aula.<br />
<br />
Ritengo di essere stata fortunata, in quanto un bambino di sette anni non può avere un'erezione, quanto meno non come un adulto. Altrimenti sarebbe andata molto peggio.<br />
L'anno seguente, per motivi diversi, cambiai scuola. La prima (e unica) persona a cui ne ho parlato è stato mio marito.<br />
Anzi, se mi conoscete personalmente, per favore non dite nulla ai miei genitori a riguardo. Servirebbe solo a sconvolgerli.<br />
Oggi che sono adulta mi interrogo anche su cosa fosse successo a quel bambino, per renderlo così. Oggi con i cellulari e internet certi contenuti sono molto più accessibili, ma all'epoca tutto questo non esisteva. Mi chiedo se per caso non abbia subito violenze anche lui, e questa è l'unica ragione per cui ne nascondo il nome.<br />
<br />
Uno dei motivi per cui volevo raccontare questa storia è che non ne ho mai letta una simile. Non sono sicuramente l'unica ad aver subito un'esperienza del genere, eppure quando si parla di abusi sessuali sui bambini si è sempre portati a pensare che l'orco sia un adulto.<br />
Non è così. Se avete dei figli, non è mai troppo presto per parlare loro di cos'è l'abuso.<br />
Fatelo, vi prego. Parlate alle vostre figlie, dite loro che nessuno ha il diritto di toccarle contro la loro volontà.<br />
E se siete genitori di un maschio, insegnategli il rispetto. Non è mai troppo presto per cominciare.</div>
Phaedrahttp://www.blogger.com/profile/16305093801378367445noreply@blogger.com2