Circa un anno fa, transitando vicino a Busselton, ho notato una scuola superiore intitolata a Georgiana Molloy. La cosa mi ha fatto un certo effetto, perchè qui di solito le scuole dei paesini hanno il nome del paesino stesso. Mi sono chiesta distrattamente chi mai potesse essere questa Georgiana Molloy, da avere una scuola che porta il suo nome.
Ho poi scoperto che in questa parte d'Australia a Georgiana sono intitolate strade, scuole e hotel e sono ben poche le persone che non l'hanno mai sentita nominare.
E poi un giorno, in libreria, mi sono imbattuta in un libro su di lei.
Georgiana Molloy, the mind that shines
Bernice Barry, 2016
Georgiana Kennedy nasce da una famiglia benestante nella cittadina di Carlisle, in Inghilterra, nel 1805. All'età di 14 anni perde il padre e per la famiglia inizia un lento ma inesorabile declino, fatto di problemi finanziari e disastri familiari.
Nel 1828 Georgiana lascia la sua vita familiare troppo stretta (segnata anche dai problemi di alcolismo della sorella) e va in Scozia per trascorrere qualche tempo presso alcuni amici di famiglia. Qui, nel 1829, accetta la proposta di matrimonio del capitano Molloy, insieme al progetto di trasferirsi in Western Australia subito dopo le nozze.
Il matrimonio avviene e i novelli sposi lasciano un'Inghilterra progredita, alle soglie del periodo vittoriano, per un futuro di incertezza in una terra lontana e sconosciuta.
Il viaggio è terrificante, mesi di navigazione con scorte di cibo insufficienti, senza la possibilità di lavare i vestiti, e la neo Mrs Molloy è già incinta.
Quando finalmente, cinque mesi dopo, la nave arriva in Australia, tutto quello che Georgiana trova è poco più di un accampamento militare, nel luogo dove oggi sorge Perth. Georgiana e il marito si spostano poi verso sud insieme ad altri coloni, fondando la cittadina di Augusta.
Appena arrivata nel nuovo insediamento, in una tenda montata sulla roccia sotto alla pioggia scrosciante, Georgiana partorisce il primo di una serie di figli, che sopravviverà solo un paio di giorni.
La sua vita procede dura come quella degli altri coloni, legata all'andamento delle colture e alla salute degli animali, cercando di sopravvivere in un paese nuovo e selvaggio.
Sullo sfondo delle sue vicende familiari vi sono i rapporti tra i pionieri inglesi e gli Aborigeni e già si intravedono le radici di una convivenza estremamente complessa.
Nel 1836 Georgiana riceve una lettera da un certo capitano Mangles, che le chiede di raccogliere per lui campioni e semi della flora nativa. Georgiana accetta entusiasta questa nuova sfida e con una perizia incredibile inizia a comporre erbari e collezioni di semi da mandare al capitano, che a sua volta li vende a caro prezzo ai più famosi botanici inglesi del tempo.
Georgiana si spegne nel 1843, a soli 37 anni, a seguito delle complicanze dell'ennesimo parto.
Perchè consiglio questo libro
Perchè è scritto benissimo. Perchè l'autrice ha fatto un lavoro immenso per ricostruire la biografia di Georgiana, partendo dai suoi diari. Perchè racconta gli albori della colonizzazione in Western Australia. Ci sono mille perchè diversi. Personalmente, come donna espatriata a seguito del matrimonio, mi sono ritrovata in moltissime delle cose che Georgiana scrive nei suoi diari, nonostante siano passati quasi 200 anni.
Trovate il libro QUI.
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Ho scovato il secondo libro nel piccolo tourist office nella cittadina di Derby, nel Kimberley, la regione più a nord del Western Australia.
Ready for Anything
Janet Wells, 2004
Margaret Coakes nasce nel 1915 in un remoto paesino del New South Wales e già da bambina sogna di volare lontano. A 19 anni si trasferisce a Sydney, dove inizia il corso per diventare infermiera e ostetrica. Nel 1939, con un'amica, si trasferisce nel Kimberley, nel nord del Western Australia, nel villaggio di Fitzroy Crossing, in mezzo al nulla, per aprire un ospedale di cui lei e l'amica costituiscono il solo personale. Il viaggio in treno dura una settimana. Dopo un paio di faticosissimi anni nell'ospedale, Margaret si sposa con George Wells, che lavora in una delle station, le immense fattorie dell'outback. E' la storia della vita di una donna eccezionale, scritta dalla nuora di Margaret, che ne ha attentamente trascritto le memorie.
Perchè consiglio questo libro
Perchè il Kimberley oggi è ancora così. Selvaggio. Perchè racconta con una pungente ironia di grandi spazi poco popolati, di convivenza con gli Aborigeni, di duro lavoro e di una donna straordinaria.
Trovate questo libro QUI.
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