mercoledì 24 aprile 2013

Quei giorni fragili

Sarà che è quasi una settimana che il sole non lo vediamo, perso da qualche parte dietro i nuvoloni, e questo tempo a metà, che non è sole e non è pioggia, io lo odio.
Sarà che l'idea del trasferimento nel paesino-ancora-più-sperduto-di-questo potrebbe tornare in auge, ma ovviamente non c'è nulla di certo.
Sarà che in effetti l'incertezza qui è di casa. Domani ci vediamo? può darsi. Inshallah, se Dio vuole. Tu aspettami, al limite non mi vedrai arrivare. Posso tenere la carne in frigo fino a mercoledì?  Può essere, ma non è sicuro. Il mio frigo è l'elettrodomestico più inefficiente che abbia mai visto, a volte dopo poche ore la roba si è già deteriorata. Devo comprare il burro, ci sarà al supermercato? A volte c'è. A volte no. E queste sono solo le cose piccole.

Sarà che non avere un lavoro non mi piace affatto. Stare a casa tutto il giorno mi rende nervosa, preoccupata e ipocondriaca, e divento isterica se qualcuno mi chiama "casalinga". Non perchè abbia qualcosa contro le casalinghe eh, tanto di cappello a chi sceglie questo tipo di vita (che non è affatto facile). 
Sarà che oltre a non avere un lavoro non posso uscire di casa. Cioè, non me lo vieta nessuno, ma non c'è nessun posto dove andare, eccettuato il piccolo supermercato (che è comunque lontano). Non ci sono negozi, non c'è una libreria, un caffè, una piscina, un cinema, un centro commerciale. Non c'è niente, eccettuata una temperatura di 40°C e un vento che ti rovescia in faccia chili di sabbia, facendola entrare in bocca, nel naso, negli occhi, tra i capelli, nei vestiti.

Sarà che sono stanca di questo rapporto odio-amore con il computer, stanca di passare ore e ore su internet per evitare l'atrofia cerebrale. Stanca di partecipare ai giochini idioti di Facebook, stanca di passare ore su Wikipedia a leggere la storia della Mongolia o l'elenco delle piante rare del Guatemala.
Sarà che non sono capace di stare senza mio marito, mi pesano anche le ore che lui trascorre al lavoro, figuriamoci l'idea di andare qualche giorno in Italia per cambiare aria (che comunque non servirebbe a niente).
Sarà che il soffitto della cucina gocciola, sotto al lavandino è pieno di muffa e le finestre non si possono aprire perchè i vetri sono bloccati dalla sabbia. 
Sarà che sono in piena sindrome premestruale, e vedo tutto nero, anzi, nerissimo.

Sarà. In ogni caso oggi è uno di quei giorni fragili, in cui la mia eutimia, la mia tranquillità sembra venata e sul punto di sgretolarsi come sabbia asciutta.
Lo so, i giorni fragili capitano a tutti, e con questo post non voglio nè impietosire nè dire che sto peggio di altri, ma solo esporre cosa sento. Ogni tanto mi capita un giorno fragile.
Poi mio marito torna a casa e la malinconia svanisce come la nebbia quando il sole si fa alto. Tutto si ridimensiona, e del temporale appena passato resta solo un grande arcobaleno.

13 commenti:

  1. Sei dolcissima, i momenti no ci sono per tutti, fanno parte della vita e le sensazioni che provocano sono nostre, impresse dentro. Sono momenti difficili ma come hai detto tu per fortuna c'è l'arcobaleno, colorato, speranzoso che raggiunge solo chi sa amare! Tieni duro

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  2. Tieni duro fla!!!
    I giorni duri ci son sempre purtroppo, ma almeno ci fanno apprezzare ancora di più i momenti felici che ci regala chi ci ama!
    Sei fortunata ad avere una persona che ti doni tanta gioia, pensa che sopporti tutto questo per star con tuo marito e da quel che scrivi mi sembra che ne valga davvero la pena! =)
    Forza forza che prima o poi troverai un pò di stabilità!
    Ps: bella l'australia? ho dei miei amici li, pare sia stupenda, magari un giorno riuscirò a vederla anch'io!
    un bacione marty (rosen) :)

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    1. Marti! Grazie di cuore!!!
      L'Australia è bellissima, ti auguro davvero di poterci andare al più presto!

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  3. non sai come ti capisco...anch'io vorrei avere un lavoro fuori casa, e mi capitano giorni fragili.... ma come capita a te poi torna a casa mio marito e la fragilità diventa gioia che rienpie il cuore...lui è il mio Sole...come tuo marito lo è per te. sai che siamo fortunatissime???? sento solo donne lamentarsi dei mariti e io invece non ho parole per spiegare quanto lui mi renda felice.
    Più ti leggo più mi piaci, più credo che un pochino ci assomigliamo.
    ti abbraccio stretta da qui a lì
    Sara

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    1. Credo anch'io che ci assomigliamo, ad ogni post vengono fuori cose in comune!
      Grazie di cuore, Sara, ricambio l'abbraccio!!

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  4. e x fortuna che c'è il blog....serve anche a questo...a sfogarsi e poi ci sentiamo meglio.... passerà questo periodo ne sono sicura....

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    1. Sono assolutamente d'accordo con te, il blog è uno strumento fantastico, scrivere aiuta tantissimo a sforgarsi e a stare meglio.
      A presto!

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  5. Come stai oggi, tesoro? Superato il momento buio? Capita a tutte, poi passa e ti rendi conto che avevi ingigantito la situazione. Sto scrivendo un post in cui parlo di te e mi sta facendo capire quanto la tua amicizia sia diventata importante per me :-), perché è vero che scrivendo si riordinano i pensieri, e a volte anche i sentimenti. Ti abbraccio, amica mia, e ti mando un raggio di sole

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  6. Sto meglio, grazie!! ci sono momenti davvero neri, per fortuna poi passano. Grazie di cuore per il post in cui parli di me, non merito tutti i tuoi complimenti!!
    Ti abbraccio forte

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  7. Ciao, mi fa piacere conoscertiti tramite Kreattiva.. anche io ho un blog molto personale.. se ti va di passare: http://ioforsesonoio.blogspot.it/
    Un abbraccio :)

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    1. Spicchi del gusto non Kreattiva, scusami >_<

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    2. Ciao, grazie della visita!! corro a vedere il tuo blog

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