domenica 14 ottobre 2012

Aspettando Novembre, prima parte

Quando ci si sposa, oltre al partner si sposano anche le usanze e le tradizioni a cui esso è legato. 
Avendo sposato un Americano, il tacchino del Ringraziamento mi sta aspettando al varco, ridendo come un matto per la dimensione dei miei arrosti e di tutta la carne che sono solita cucinare e invadendo con tutta la sua stazza i miei pensieri culinari di questo periodo.

I mesi passano, al Thanksgiving manca poco più di un mese e come dicevo qui l'ansia è abbastanza alta.
Ieri, su richiesta del coniuge ho accettato di cucinare la cena del Ringraziamento per otto Americani e, ancor prima, di mettermi a caccia degli ingredienti giusti, cosa che qui in Medio Oriente può causare qualche problema, visto che non solo alcuni prodotti sono irreperibili o difficili da trovare, ma la maggior parte delle persone non ha assolutamente idea di cosa sia il Thanksgiving.

Comunque sia, decisa a non lasciarmi scoraggiare, ieri durante la spesa settimanale mi sono diretta dritta dritta al banco della carne del supermercato.
- Ehm, buongiorno. Sarebbe possibile ordinare un tacchino per Novembre?
- Un tacchino?
- Sì, un tacchino.. mi servirebbe intero. Sarebbe possibile?
- Cotto?
- No, mi serve crudo.
- A fette?
- No, intero... è per il Thanksgiving.
- Thanksgiving?
- Mi servirebbe un tacchino intero, non cotto, non a fette, per Novembre. E' possibile?
Il commesso mi ha guardato perplesso, e mi ha detto che sì, prenotandolo una settimana prima è possibile avere un tacchino. Ora sarà meglio che la prossima volta specifichi che magari lo vorrei senza interiora, altrimenti ho il terrore che me lo consegni vivo...

Passando vicino ad uno scaffale di cibi etnici abbiamo visto qualche vasetto (pochi) di salsa di mirtilli rossi e ci siamo affrettati a fare incetta prima che sparisse. Ho occhieggiato la zucca nel reparto ortofrutta e al momento quella che mi serve è presente, speriamo che ci sia anche tra un mese.

Poi ovviamente c'è la ricetta. Molti dei piatti americani che ho imparato a cucinare li ho presi da Buon appetito, America! il favoloso libro di Laurel Evans che mostra come al di là del cibo spazzatura dei fast food anche gli Stati Uniti abbiano una cucina regionale davvero varia ed interessante. 
Il libro contiene anche una ricetta per il volatile, ma ahimè, il ripieno è a base di castagne, e mio marito mi ha già detto che il tacchino che lui è abituato a mangiare ha ingredienti diversi ( ma non si sa bene quali).
Da un lato la cosa è positiva, perchè qui non ho mai visto una castagna, nè fresca nè conservata. Dall'altro lato... gosh. 
Non solo io non ho mai cotto un tacchino intero in vita mia, ma non ho nemmeno idea di che sapore debba avere questo famigerato volatile ripieno.
L'unica consapevolezza che ho è che questa per gli Americani è la festa più sentita, una celebrazione della famiglia, e i cibi che si mangiano hanno tutto il caldo conforto dei sapori di casa, quelli della cucina della mamma.
In altre parole: tutto dev'essere come loro si aspettano che sia, quindi ho un mese di tempo per acquisire tutti i trucchi per preparare una festa del Thanksgiving se non perfetta quanto meno accettabile.

Poichè non sono sicurissima di raggiungere buoni risultati senza fare delle prove, questo mese sarà all'insegna del tacchino, e cucinerò il volatile fino a non poterlo più vedere.
Visto che, nonostante l'idea, l'ansia continua ad essere alta, abbiamo deciso di chiedere consulenza ai vicini di casa, quanto meno per la ricetta da seguire e il numero di portate.

Incrociamo le dita. Per fortuna manca ancora un mese.

9 commenti:

  1. Non puoi chiedere la ricetta a tua suocera o a qualche suo parente?
    Altrimenti devi fare un giro su internet, ci trovi di tutto.

    Senti, sapresti spiegarmi come si fa a mettere qui sul blog e rimandare a un post precedente come hai fatto tu?
    Io non ci riesco.

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  2. Questa soluzione sarebbe stata perfetta, ma purtroppo non è realizzabile. Ma confido nei vicini di casa!

    Per rimandare ad un post precedente ho cliccato su "inserisci link", inserendo l'indirizzo della pagina a cui volevo fare il collegamento.

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    1. Scusa, ma l'indirizzo della pagina qual è?
      Il titolo del post?
      Questa cosa non l'ho capita.

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  3. L'indirizzo è quello che appare nella barra in cima alla pagina: ad esempio per questo post è http://farfallacuriosa.blogspot.com/2012/10/aspettando-novembre-prima-parte
    Quindi: vai nella pagina che vuoi collegare e copi l'indirizzo. Poi vai nella pagina dove vuoi che appaia il collegamento, e clicchi su "inserisci link". Inserisci l'indirizzo copiato nello spazio apposito, e poi scrivi la parola che vuoi che diventi un link ( ad esempio in questo post la parola è "qui").

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  4. Ah, grazie, sei stata gentilissima!
    Sono sei mesi che ho il blog e ancora non ero riuscita a fare questa semplice operazione!
    Grazie!

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  5. Cara Phaedra, sai che non ho mai mangiato il tacchino ripieno? Sono curiosa di sapere con cosa lo farcirai... Attendo gli aggiornamenti sulle prove :-). Un abbraccio

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    1. Certamente, vi tengo aggiornati :) e poi metto ricette e foto.

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  6. Ciao Phaedra! interessantissimo quello che racconti!
    Per quanto riguarda il tacchino anche io non l'ho mai assaggiato, ma so per certo da una zia che ci vive, che in Inghilterra lo preparano anche loro con le castagne dentro.
    Ma ti dirò di più: da loro il tacchino lo prepara IL MARITO, che è, appunto, inglese!!!

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  7. Ciao Rachele, grazie!
    mi incoraggia il fatto che non lo preparino solo gli Americani! quindi anch'io ci posso riuscire!

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